Critica Sociale - Anno X - n. 22 - 16 novembre 1900

338 CRITICA SOCIALE fatto apposta per offuscàre la buona impressione lasciata. nel popolo italiarìo da.i primi atti della nuova Corona. Quanto al domicilio contto, si ripro– pone di peggioral'lo sostituendovi la Jontana, omi– cida, incontrollabile relegaxione: un famoso pro– gresso in verità! Ora l'essenziale, a senso nostro, ò che l'Bstrcma Sinistra si ricordi delle sue origini, ciel signifitato eloquente delle ultime elezioni, dcUe forze decisive che può attingere dalla nazione, e in questo mese di " Camera blanda ,,, cli orientamenti e di assaggi, provveda a tracciare le linee somme ma ferme di ciò clie essa, in nome del paese, chiede al Govemo. Fatto questo,· si vedrà quant.o la sua piattaforma coincicla., o possa coincidere, con quella dei settori vicini, e allora si darà la battaglia ministeriale. Ch'essa 11 1 esca vincitrice o vinta, ,•i saranno due programmi in lotta o H 1>aesene giudicherà. ai futuri Comizi. Se il Gabinetto Sari-1.cco, dopo averci liberati dalla politica energumena e frodatrice dei Pelloux:, dei Sonnino e dei Colombo, sarà stato il ponte cli passaggio aJl(t restaurazione delle part,i politiche parlamentari e avrà lasciato riacc1uistare alla Camera la potesti~ genitale ch 1 essa aveva perduta, quelJa. di J)rocreare, senza Aiuti estranei, !llinistcri tutti di un pezzo e tutti d'un colore, esso non avrà vissuto invano. - Questa funzione negatha ò tutto ciò che può atten– dersi di meglio dalla sua arlecchinesca senilità. LA CRITICASOCIAU:. TmOtlFI IIVIPE~IAldSTI I. Le elezioni inglesi. La stampa inglese, commentando in questi giorni i risultnti delle elez1011iamericane, osserva con assai ,,iva compiacenza, o almeno con una vivida. finzione di compiaconza, che essi corrispondono perfettamente a quelli delle elezioni inglesi ciel mese di ottobre; e vi corrispondono sopratutto nella superba afferma– zione della politica imperialista. Dunque i due grandi rami della. razza anglosassone, non ostante le pro– fonde differenze storiche che Ji distinguono, non ostante i possibili conflitti di concorrenza, di gelosia ed anche di antipatia, superficiale, sono d'accordo su questo punto fondamentaJe dell'imperialismo; sono stretbunente uniti nel.la grande idea cli clomiuazione e di sfruttamento del mondo. 1~ noi non possfamo non riconoscere la verità cli questa affermazione. Per moltissimi ris1>ctti, in questo momento storico cl'importam:a. forse decisiva, i due grandi paesi anglosassoni si rassomigliano assRi pii1 fr1tdi loro che non l'l"nghiltcrra. allo altre IH)ZiOlli del vicino continente europeo, o gli Sfati Uniti 11lle altre nazioni del continente americano. ( tratti principali di questa. somiglianza sono: la. dominazione assoluta del capitalismo, che in entrambi i paesi ha, a poco 'a poco, sommerso sotto la sua espirnsionc formidabile tanto le vecchie forze storiche quanto Jc giovani idealità sociaJi; o J'entusiasmo im– perialista., che tende rapidamente a.stornare le energie delle due na.zion.i dai canali in cui si espanclevnno da circa un secolo, per rivolgerlo a nuovi scopi. Un brc,·c esame dei risulfat,i delle uJtime elezioni nei due paesi metterà in nrnggior luce l'importanza e il significato di questa. trasformazione. . .. J,; cominciamo per oggi con lo elezioni inglesi. Ho sotto gli occhi una carta illustrativa di queste elezioni, in cui i distretti conquistati dai liberi,1\isono tinti in colore rosso, e quelli conquistati dai conscr- 6,u IUlt:v<l JI llJ L a u va.tori in turchino. ]%bene: in questa carta geogra– fica dei 1>artiti, il colore rosso copre quasi intera.– mente l'lrlamh1, il paese di Galles, la Scozia sctten– t.donale, la Cornovaglia; mentre il colore turchino) il colore dal consen-atorismo e delPimperiaJismo 1 si estende, continuo e compattot con appena qualche modesia oasi sparsa. qua e lù, su tutta la. va.sta estensione centrale del paese. Un sociologo della. teoria della razza pot,rebbe ri– crLva.rnosubito una im1>ortante deduzione. Tnfatti, nel complesso delle isole hrittanniche, P(rlanda, la. Scozht settentrionale, il paese di Galles, 1::t Comovaglia non sono forse j paesi rimasti alla vecchia. ra.z;za.britanna e celta, mentre il centro dell'Inghilternt fu OCCHL>ato dagli invasori angli, danesi, sassoni e normanni? Da. questo punto di vista. si può dunque affermare che neli'(nghilterra. moderna l'imperialismo è degli in– glesi propriamente detti, mentre il liberalismo è delle razze minori o inferiori .... }M io non contraddirò assolutamente questa. dedu– zione; ma. osserverò che essa. ha bisogno di essere complett~ta. h1fatti J'(rlanda, la Scoiia settentrionale) il Galles, la Cornovaglia. non sono solamente distinte c0mc le regioni abi~ate dallo rnzze vinte, ma. anche come le regioni piil povere del paese: e si comprende. Gli invasori trionfanti frn il 600 e il 1000 si ap1>ro– priarono le grandi pianure fertili della grande isola, cacciando le antiche popolazioni verso i distretti ste– rili o montagnosi dell'Ovest e del Nord: e natural– mente gli effetti di questo lo11tano avvvenimento di carattere militare, politico e di razza si prolungarono traverso i secoli sino alla società economica-indu– striale odierna. Quella prima ricchezza di territorio conquistata. colla spada fu la l}rima pietra della. for– tuna dei vincitori, che doveva diventare colossale coi secoli; quella prima miseria., a cui furono ridotti i vinti, fu la radico di tutte le loro miserie secolari. Quelli, che altora. furono i vinti, oggi sono i poveri i il fat.t.o politico di or sono dieci secoli è diventa.to il fatto economico d'oggi. · Un'altra e non mono importante rivelazione di quesb1 statistica elettorale è la proporzione del libo– r~1lismo e· dell'imperialismo nelle citfa e nelle cam– pagne. Tutte le grandi città ricche, tutto le llotenti 1netropoli dc!Pindustrialismo, si sono dichiarate, in queste nit.ime elezioni, in favore dell'idea. imperiale. Londra ha eletti cinquantasette imperialisti contro sette liberali; .Manchester nove imperialisti contro due JiberaJi; Liverpool cinque im1>crialisti contro un liberale; Binnìngha.m sette imperialisti contro uu Jiberale; Glasgow .sette imperialisti e nessun libo– raie, ecc., ccc. n lihcralismo, cacciato dalle grandi città., ha dovuto rifugiarsi nei borghi e nei villRgg-i ! Questo carattere delle recenti elezio11i è di eccezio– nale importanza, specialmente perchè si trova. in asso– luto contrasto co11quanto era sino ad ora avvenuto. Sino a questi ultimi anni, infatti, jl liberalismo ora stato la politica dei grandi centri industriali. Furono, avanti tutto, questi centri t:ho, al principio del se– colo, crearono le grandi teorie della libertà e della democrazia; il radici\lismo fu invento a Uinningham, il liberismo a :Manchester; e, per quasi un secolo, queste grandi città laboriose e creatrici, questi splen– didi fari della civiltà mondiale rinrnsero i feudi fedeli, le cittadelle inespugnabili del partito liberale contro il torismo e fimperialismo, elle arnva. le sue forze nei htifon1..li della vecchia. superba. aristocrazia. rufinc 1 uu terzo fatto, meno grnnclioso ed impor– t.tute dei due che abbia.mo qui analizzati, ma di cui pure si d9ve tener conto) è il trionfo delle candida– ture imperialiste in tutte quello città, sopratutto porti di mare, i cui affari hanno prosperato oltre og·ni speranza durante l'ultimo anno, citus,1 In guerra. Lg'rossi g-uachlg -nirealiz:rn.ti dai forr1itol'i milibtri e dai possessori di lince occftniche, e gli alti safari ottenuti

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