Critica Sociale - Anno X - n. 21 - 1 novembre 1900

CRITICA SOCIALE 325 guaci e la loro singolare attitudine ad applicare nei f'iltt.i le ragioni dei principii, allora si fa. palese il dìslivello delle coscienie socialiste e come per molti la. dottrina socialista sia. rinrnsta ad uno stadio di infatuazione sentimentale, più propizio alla. mistica contemplazione della fede che all'energico opcrn.ro della politica: effetto e indizio sicuro di una propa– ganda, che ha. preparato le menti piì.1all'attuazione del collettivismo per colpo di bacchetta magica che non alla conquista 1>rog-rcssivadelle ineluttal>ili riforme che precedono e distanzia.no il collettivismo stesso, mentre pure sono quelle che immediatamente modi– ficano le condizioni generali delle classi lavoratrici. Un nostro illustre amico, professore di Università e aclusato alle discipline sperimentali, non socialista, ma progressista di buon conto, insisteva. presso cli noi a. farci rilevare che " un certo grado cli religio– sità,, è insepar11bilc claqualunque grosso movimento di masse; non potersi rinunziare a f11rpresa sul sen– timento per innestarvi le idee; e che il partito socia– lista. pagava questo tributo aJla necessità. Perfettamente d'accorcio j ma. purchè la religiosi fa non diventi religione, culto, rito; ma. purchò il sen– timento si trasformi tutto in idea. e dall'idea scenda poi l1emotivitù sana che spinge all'opera: se no, ac– cadrà. che, come la. religione ritu::tle non ha veruna azione sulla condotta morale delle persone - è noto che le peggiori canaglie sono religiose - così un socialismo, o meglio un l}artito socialista, basato su leggi e formolo superstiziose, non avri\ che scarsis– sima. influenza. sulla azione prat.ica ])Olitica. Questa. la preoccupazione nostra, onde siamo in– sorti e, non neghiamo, forse con qualche eccesso, che spiacque a taluno dei nostri amici. . .. ~\la vi fu veramente eccesso? '!'urati ha detto nel suo articolo quale sia la vita dei nostri Circoli, delle nostre Sezioni, organismi cel– lulari e protoplasmatici del 1>artit.o,divenuti organi fiscali di riscossione, luoghi di ritrovo serale, nè fre– quente, nè ,;•olonteroso, per gli stessi soci, ma non mai, o molto di rado, crogiuoli di elaborazione con– tinua della.coscienza del partito. :Noi non diremo che una parola sulla nostra stampa. È un fatto indiscusso che quella sessantina di fo– glietti settima1iali socialisti che si pubblicano in ·1talia trae giorni meschini; vivacchia. Due fogli soltanto, la Giusti.zia e il G1·idodel Popolo, hanno tiratura su– periore alle 4000 copie: gli altri scendono giù gii'1; il pubblico socialista non Jeggc, o legge assai poco. Perchò? Perchò la propaganda.elementare, restando sempre sui principii sommi del partito, ha in breve a.ssolto l'ufficio suo, convertendo i convertibili o istruendoli dei maggiori dommi. Dopo breve tempo, il ueoJìta non trova più nel giornale pascolo alJa sua curiosità, poichè ha esaurito la teoria cleUa lotta di classe, deUa. socializzazione dei mezzi di produzione e le risposte alle " obbiezioni più comuni ,,. Allora abbandona la lettura del giornale. E a buon diritto; sia perchè il giornale non ha pill nulJa da dirgli, sia J)erchè egli non ha più nulla eia. chiedere al giornale una volta che egli si è formata. la sua " coscienza ,,. Il giornale serve u per i nuovi ,, - non per quelli che l)Osseggonola fede e la dottrina per averne avuto un'esposizione intera in una conferenza ocl in un opuscolo ed in questo possesso si sento110 tranquilli e sicuri. QuelJo che ancora gli piace è sentire ripe– tere " Jc stesse cose ,, da '!'urati o da li'erri o da Pram– po1ini, per il calore, la grazia, Jo spirito del predi– catore: dilettazioni che procedono dalla forma, non acquisti faticosi di sostanza. Il ritualismo della pro– pa·ganda è la naturale conseguenza cli aver eletto tutto fin dalla prima conferenza o dal primo articolo. Le menti sono scettiche perchè han troppa. fede. A che affannarsi in quisc1uilic, quando si possiede il tutto? ... Appena appena al giornale quotidiano si con– sente di scendere dai generali ai particolari dell'a• ✓-ione c1uoticliana politict~- e ancora. Jo si accusa di far " troppa politica,,. Ma il giornale settimanale ò condannato a insistere sull'esistenza dellR. lotta di classe, sul collettivismo o suUe "obbiezio11i ,,, sotto pena di essere scomunicato come non abbastanza sc– cialista e popolare. Ciò costituisce un altro risultato della. formazione delle coscienze religiose. JI credente ripet.e le sue preghiere o Je sue giaculatorie a. sfogo del suo sen· timcnto, ma non ha nessuno stimolo a scovrire appli– cazioni nuove. La coscienza scientifica è curiosa.; la coscienza religiosa non lo ò punto. A che leggere, studiare, tormentarsi la mente por YCdere come il socialismo risolve i problemi della lotta. quotidiana? Basta sapere che il socialismo verrà e Ji scioglierà tutti col trionfo del bene e clclln giustizin. Pertanto si frequentano le conferenze quando, per la solennità. delle circostanze o il nome dell'oratore, rappresen– tano <1uasiun ufficio sacro; viceversa.,le discussioni attive, pratiche, tra. compagni, vanno deserte perchè non a.ttirano nessuno. I giornali non si leggono por il motivo che non dicono mai niente di nuovo: e, se si studiano cli dirlo, riescono t1·op1)<) (z.ifficili ed an– noiano. Altrove, dove 1a propaganda socialista si propone veramente di emancipare le coscienze, il risultato suo piì1 diret.to è cli eccitare un O'J'anclc ardore di discus– sione, un'ansia cli sapere, cli studiare, di meditare, che talvolta può persino prestarsi allo scherzo. Jn Germania si pubblicano 76 giorna.li sociaJist.i, 51 dei quali sono quotidiani. Jnoltre si hanno 60 giomali professionali, alcuno dei quali tira. oltre J 00 ntiJa, copie. 'l'utti questi giornali, e tutti gli opuscoli che li seguono dappresso, rispondono a questa " febbre cli sapere ,, destata nel proletariato daJla. ])ropa– gancla positiva socialista, permeandone tutti gli stra.ti cli cognizioni rigorosamente scientifiche di economia politica, storia, scienza naturale delPevo– luzione, filosofia, letteratura, ecc., ecc. Ogni " fatto del giorno ,,, ogni legge elle si presenta aJ Re-ich– stag1 determina una vera inondazione di pamvhlets d'occasione, il cui fine è spiegare nl popolo il rap– porto che corre fra. il socialismo, la lotta cliclasse, le " obbiehioni piì1 comuni ,, e il progetto di dazio sulle carni salate, o la Jegge Heinze per reprimere l'immoralità, o il disegno del nuovo Codice di proce– dura penale poi militari, o le richieste per la flotta, o il Governo personale dell'Imperatore rispetto alla " politica mondiale "' ecc., ecc. Fate l'esperien1.a: aprite qualsiasi foglio socialista tedesco alla. rubrica " riunioni popolari ,,, e voi troverete che il 95 ¼ ciel.le conferenze annunz~atc volgono su argomenti di attua– lità. politica., di intcil·cssc economico diretto ccl imme– diato clel1aclasse lavoratrice, e niente affatto sui temi generali (socialismo - lotta. cl.iclasse - obbie– :doni piì1commti) che sono i1 clichés obbligato del 95 ¼ cle!Je conferenze che si tengono in Italia. Ciò significa che in Germania prevale quel metodo induttivo nella propaganda, che noi auguriamo trovi pili Jarga applicazione in ItaJia per l'opera. sistema– tizzatrice della solerte "Direzione ciel nostro Partito. Risalire dal fatto politico del giorno ai principii ge– nerali è eccitare piacevolmente in una felice ginna– stica le menti degli ascoltatori, ò un farli collabora– tori delle conclusioni socialiste cui arriva il propa• ganclista; con che tali conclusioni - essendo come conquiste proprie degli uditori -- restano ancora pili impresse nelle menti che se affidato a qualche im– magine di Perri, per quanto vaga e smagliante. I risultati economici poi, per il partito, di un tal metodo si ricavano dai bilanci di quei giornali; i quali, come ognuno sa, sono la risorsa veramente inc-

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