Critica Sociale - Anno X - n. 16 - 16 agosto 1900

CRITICA SOCIALE 251 rhc numcnta. i poteri della gcrarchin od intcn ifìc:1. l'tiziunc delJo Stato, è nello vie del socialismo. J I monopolio, che è indiscutibilmente la forma econo• mica antisocialistica per ccccllemm, è parsa al De MRrinis uno degli indici della trnsfonnaziono ini• ziatn.. A. lui stesso lo sparire delle autonomie intel• lottivc personali è sembrato indice importante della iniziAta. trasformazione collettivistica. J,a soppressione tiella personalit.."- umana è dunque cosa che riempie di gioia alcuni socialisti. f! inutile avvertire che non nhhiamo nu.lla di comune con questo modo di pensare. Ora. il merito del Merlino e del Bernstein (piì1 ciel Merlino che del Bernstein) consiste nell'avere avver– tito che il collettivismo ò soltanto una delJe forme possihili del socialismo. l)el resto la stessa. formula colktfivistica è insufficiente, Lo Schaettle ò collotti– visb1, ma yuole il potere dirctt.ivo della produzione forte ed a utoritario. Qucst11,era hi concezione del ltodbert.us e del Lassnllc. Noi siomo i1wece una de– mo crazia sociale e non tendiamo punto all'assogget– tamento dell'individuo ad un tetro potere centrale, amd vogliamo massima Pa11to11omiadell'individuo, che ò la. sola f_raranzifld"ogni progresso sociale. Non dunque il grado di approssimazione all'accentramento dellft. produzione e allo sparire delle autonomie indi– viduali ò Pinllice del progresso del socialismo. Engels hn parlato sempre cli llemocratic<t socializzazione dei mezzi di produzione. Tl co1lettivismo non ò che una delle forme della. socializzazione o può non essere quella. democratica. Jl Sorci dice molto bono che ò dal loro contenuto 1)Sico7ogico-s"entimenlale che noi dobbiamo apprezzare le istituzioni, per sa.pere se esse hanno o non hanno affinità con le aspirazioni del socialismo. 'l'utto ciò, che tende a diminuire lo spirito di responsabilità, il valore della dignità personRlc, l'energia dell'inizia• tiva, deve essere condannato, perchò tenderebbe Il. diminuire ciò che elevo essere esaltato nella società futura. Perciò appunto noi condanniamo i tentati,•i del socialismo cli Stato. Altra volta ho detto perchè, e 8otto quali condizioni, Ja stessa condanna non si estendo al socialismo municipale. Per questa. via. noi torniamo, veramente, flilo spi· rito del marxismo. Nel suo scritto sulla Comune 1·i- 1:emUcata1 :Marxmostra tutta. la sua. predilezione per una repubblica democratico-federo le disccntratissima. "Bgli manifesta ogni sua simpatia. per molte dello istituzioni, e forse per tutte le istituzioni, inaugu~ rato dalla Comune: abolizione dell'esercito perma.-. nente, sottomissione della polizia all'autorità muni– cipale, riduzione del salario degli impiegati a quello cli semplici operai, abolizione del bilancio dei culti, magistratura elettiva, riduzione al minimo elci potere centrale dello Stato, assemblee locali 1 e così via. 'J'utto ciò, elle sa cl'acce,ntrame11to1 compressione, au– toribuismo1 coercizione, è colpito da :Marxcon le piìl acerhe ed amare invettive. Marx fu e restò sempre un lilJortario in tutta restensionc della p;1rola. )Jarx fu sempre fo.vorevolo alle 'l'radt~U11io11s; disse che il bili per Je 10 ore df lavoro " non fu sol– tanto un gran successo pratico, ma sovratutt.o la vittol'ia di un J)t"incipio 11 • 'Egli ave\"a di mira la. elevazione morale della. clR.sse hworatrico, per modo che questa. potesse dirigere la società. Infatti egli lamenta pii, volte che la conquista del potere poli– tico da parte ciel prolctarh1to abbia due volte fatto fìnsco, nel .L 792 e nel 1871, a ca.usa dell'immaturità intellettuale e morale della classe lavoratrice. ])unquc occorreva tenere in vista proprio una tale eleva– zione. Di qui le sue manifesto simpatie per il mo– vimento corporativistico dei lavoratori e per le leggi operaie che consentono la rigenerazione fisica e mo– rale della classe lavoratrice. Lo spirito della ri– (01·ma socialista consiste 11ella elevazione della classe lavoratrice ci classt <lirìyente <Lella sorieti,, e quimli nella, so1>pressione delle classi, cioè del rapJXJrlo ili dominazione esistente fra, le clw;si sociali. La forma sotto cui tale dominazione della classe laYoratrice - che corrispondo all'abolizione d'ogni dominio di classe - si compir_~1., è cosa, sotto un certo aspetto, affatto secondaria. Inteso in questo modo, acquista. tutto il suo -va.lore il J}ensicro di Hcrnstoin 1 del resto molto involuto ed abbastanza. cquh•oco, come sono molti prodotti del pensiero tedesco 1 che, in socia– lismo, il fine è nulla. ed il JUO\"imentoYerso il fine è tutto. J"nfatti è solo nel movimento verso Ja propria emancipazione che la classe lavoratrice acquista lo qualità. che le renderanno possibile di dirigere la sociebì. Dunque tutto ciò che eleva ma.terialmente e mo– ralmente In. classe lavoratrice ò nelle vie ed inter· preta. lo spirito della riforma socialista. Cessa a questo punto la. disputa intorno al quid che dovrebbe distinguere le rivenclica.zioni dei socialisti da quelle dogli altri partiti borghesi-democratici. Questo quicl ò lo spirito che agita la nostra riforma, ovv ero la t en– denza all'abolizione delle classi per mezzo del.la de– mocrazia operaia . .Il programma minimo ciel Partito socialista è altrettanto socialista quanto riualsiasi programma massimo, dal momento che tutte le sue misure sono prese in vista cli assicurare la preva– lenzt~ sociale 1 da. principio, e il dominio esclusivo, in fine, della sola gente che hwora: operai manuali od ingegneri, direttori di fabbrica od inventori, am– ministratori de!Pinclust.ria o gerenti di commercio, uo– mini dall'attivifa materiale o dnll'attività intellettuale. rn che cosa dunque dove consistere il programnrn minimo del partito socialista? Nell'affermazione della democrazia operaia e nella legislazione del lavoro. Ora, questi punti si ritrovano, con fini piìt o meno consapevoli, nei programmi della democrazia sociale del mondo intero. Basta dmH1ue confrontare un 1>0 1 questi pro~rammi e sceverarne la parte pill adatta al fine. .Da uno spolvero sommario che ho fatto di questi giorni 1 credo che lo seguenti norme potreh– hcro servire per il pr ogramm a del partito socialista, così itnliano che degli nlt.ri paesi: (SEQUESTRATO<•>) I. • • • • • . S1t/li·ayW unicerS<tle dfretto e segreto. JJtellon,to JXtSSivo ed allii.;o J)er ogni cittaélino non intenlello fJCr infermitc't. 2. Sostitu.:;ioneclella nazione w·mota. all'esercito _ve1·1mmeule. 3. Referendum e cliritlo d'iniziatica politico ect amministratii:o ('). 4. L'guagliauza yi11ricUr<te poWic(l. dei due sessi. 5. S01mrcssione llel IJilaucio dei culli e clellri chics<t ufficiale. G. Autonomia comunale. 7. lstruzione gratuita, JJrofessWnale,scientifiw o classirci, sino agli stutli superio,·i, esctusi. 8. Abolizione di tutte le i1111J0sle sui generi, di consumo, tanto nia11ufatti quanto agricoli. !L lmpostci unica 11rogrcssiva sul 1·eddito, sul l'ft· pilale e s11llc successioni. IO. Obbligo cli concedere ·i lacori 1>ubbliri alle a.~. soriazioni coo1Jerati1:e di 1}r0lluzione. 11. Legislazione operaia, (Jlassimo (ii ore ili lavoro, minimo (li salm·io. Liutila:ione clet lm:orodelle clouue e clei fanciulli. Assicm·azio11i sull<tiecckiaia, snlle i11fermitù e sulla disoccupazione. Lavoronotturno, ecc.) j\ HTUHO LABUIOLA. (1) l'Cr l"nrt. 22 del n. F:dllfo 8111111 slam1111(Rdc11lonc ad nitrii rormll di <10,·erno). (-) 1.e mie Idee 11111 ,·tft1·t1td11111 non son CA11g1ate. :\111 son con,·lnto che oeeorreranno nno,·e CllJlerJenu1 11erchè 11~ democrazia rinunzi alla Illusione del nftrma11m. •

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