Critica Sociale - Anno X - n. 8 - 16 aprile 1900

120 CRITICA SOCIALE dei soci, e a fornire nlla nrncchina-stomaco il carbon roi-iililo necessnrio Jlet· re:,istere all'esaurimento, e nlla. tentazione dello lui:inghe J)adronali. Dmmoso, J)Oi,nnche dal lato JJiì1 mnterialc della <1ueitione, Jlerchè, mentre ora la cassa del Sindacato è rttJlJJresentata da un CM· setto o da un portafoglio iguoto e in,;equestrabile, quando il Sindacato al.;Uin fondi di commercio e immobili i11 1n·o1n-io ,iome, ,,ualunque J)Rdrone, che abbia Yinta una causa di danni contro l'operaio :,ingoio o l'ente collettivo, sa1nù 110,•e contbcnre e dove ripagar:-i. Oionumi Jaurès, non <liSiC'OllOl'Cendo la realtà del 1,e– ricolo, 011.ser\'a che, a (lar rctt!I. a quei-te obbiezioni, 11 i Sindacati operai co111i11ccre1Jberoa esser lil>eri Rolo al– lorchè 11011 111Jitano iu c11sapro11rin. I~'t'i<leetle è mw dassc operai<, ir1nuda 1 11oichè 110,i si 1mò 1we1ulerle nu(la:,, li sofl.,.ma ò /\Ottile; ma noi che sap))iamo di vi\"t~re in un uml,ie11tc ostile, senza volere una. classe OJ)erain nmln. del tutto, o nnzi t\c.<iidernndoh~ ben coperta, la. vo– gliamo cosl difesa e protetta da non f)Crmettero ad al– cuno di spogliarli\ o svaligiarla. C.he sareUbe mai se i giornali socialisti, se i Circoli sociali:,ti 1 l?llJlOlle .... s ero, in loro nome, capitali loro? Ad ogni se<1uestro, sciogli– mento o J)rocesso, ci sareUbcro cau-.e cli danni, pignom– meuti, esprOJlrinzioni, e, 11oichè la persecuzione morde– rebbe nel sodo, sarebbe più frequente, più sJ)ietato, e, per noi, più tcrri\.Jile e irre11arabilo il colpo. Ori.lene, se i .i;riornali e i Circoli sono la YOCetlel so– cialismo, i Hindacati J)o,-;ono esserne l'anima; e, non ostante tutte le t,landìzie dei Oo,•erni, <1uesti non sono pili benc,•isi di c1uelli ! )la il danno maggiore, che dttll;i prirnn llarte della legge viene ai l)indncnti, è certamente la disorganizza– zione della cla.<1seO))eraia. · Ossen·1rno alcu11i, con logica indi.,;cutibile, che, natu– ralmente, qrntndo un l)indacato possedesse dei capitali, non J)Otre\.Jbero cutrnn•i nuO\'i O))erai, essendo questi imJ)otenti a pagi:tl'C la forte 11uotanecessaria. - Benissimo! ri$1lOndonogli organi miniisteriali; i nuo"i operai si riu– uirnnno in un l)iuchwato uuo,·o. - E così voi avrete, uello stetJS()111eiitiere, 11111) 1 due 1 tlieci SindilCati, pili o meno Yecchi, con soci, c1111itali, intcrc1'si scm111·cdiver,1i, spe'sso con– trnrt. Ecco du11quo la di:-ior,:.r:tnizzazionce hl morte: ect.:O J)ei·chè, in 111iral,ilo nccordo, contro il nuo,·o progetto han le,•ato la voce le Cumerc sindacali o il " Parti ounicr ., di rrauèhl ! . .. La jò:Cconda11arte :-i riferisce agli abu ... i degli OtlCrai contro il pa1lro11c;e del 11adro11ccontro il Sindacato, ùiO\'U rièorllare rhc, dfl circa dicci anni, fu J)rc;,;entatn nlln Camern, dal deputato UcYier-l.apierret una proposta nella quale era. detto: 11 ogni llJll>altntore, o J)adronc, che, C'Oliminnceie o violCIIZ<',nbbin illlJ)Cdito a~li operai di :-i111lacnrsi,o li abbia. cncC'iati, 11crchè sindacati, sarà 1>u– nil,ile di nmmemln, e, ,,;e recidivo, di J)rigionc. -i La 1,roposta., due ,•otto ,·otnt:, dalla Camera (an(')1c ultimamente nelht legi.,.lnturn 1892-98), fu res11inta.tlal Senato. Ora, c.-.sn.ria1>1u11·c 11rescntabt da un ministro, e certo il Smrnto non lil 11i,1approvel'Ì1. 1-:tl :Lvrà ragio11e, Pct·chè, mentre la. 1wo1>ostaBevicr– Lilpicrrc, pu1· esflcndo il1iq1plica.Uilc, nvova. un carattere antilJorghe ... e, per il i'iOIO fatto ('he rninllC<'iava il 11adro110 o non l'O))eraio, la nuovii lcg-~e, minac<'iamloli 1 con Ullll vernice di ,:iustizin, ontramlJi, col11irìtsolo quest'ultimo. lnfat(•i 1 11erchò il JJ1Hlro110 sia punito, ~i richiede rhc egli <tbbia cacciato o 1•ifì.ltlatu Po)leraio, J'lt!' if. solo fatto d1 1 egli è sinclacr1(0. Mn chi tlomandi, al Jiadrone le caujò:8 di una. non nmmi:;sionc o di 1111 licenziamento dal ~uo :-itabilimento? Ba1'tcn\ ch'egli, rifiutando o cacciando l'o– pemio ~indacnto 1 non 11ronunci la t~rril,ile parola II Si11- dacato:, e tutto andrà a mera\'i~lin. Basterìl ch'egli dica: 11011 vi accetto 11erchènon siete ahl,n.stam~a forte, J)erchò non c'è Ja,·oro, )lerrhè ho inie!.O 1mrlar male di ,·oì, o ch'egli adduca a 11rete:..to,nell'atto del licenziamento, la. riduzio11e lici personah\ In 11oca.voglia. che l'o1Jeraio lm ili la,•orare 1 l'incapacità, hl couclotta, ccc..., e ne:-suno gli domanderà conto d'altro. Dunque, 1:cma ò l'azione ch•ile che l'operaio o il Sin– tlacato lutnno contro cli lui. ~è altrettanto vana è l'azione del 11tulronecontro il Sindu.cato o l'operaio. Saranno puniti coloro che 1,oicottano un 11adronc per il solo ratto che egli ha. accolto opernì non sindacati ? Ebbene: come potra11no ~li operai di:-;sintulare di a,·cr alJIJirndo1111ta una fabbrica per protestare contro l'a.tto del JJUdrone, che ledo gli iuteressi del Sindacato, ·ucco– gliendo lavoratori <lisorgouizzati? Qui 11011 ~i tratta 1Jiì1di ·UIHL pe1·sona, mn; di una massa com1)atta., che com)lic un ntto ili J)rotei'lta, e ehe è co– stretta, o con la libera confes:-ione, o co11·1:1, coiuéidenza. degli a\'Yenimenti, n. dimostrare ch'e~sa. rifiuta ·d'f1 l:wo– rnrc ove la\'Ornno altri operai, ignari o nemici del~a loro :-iolillarictà e orµ-nnizzazione cli cla• ..;se. Questo il ))rogetto di legge, che ucceude in ,,uesti giorni Jtli animi e le di:icussioni, e che, rh·e:itendo di 11110,•a veste l'a11ticu <1uc~tio11c )liller11nd, J)erJlChmfatal– mente e de1Jlorcvolml'ntc l'o,;tacolo che si OJ)J)()ne alla so,;11irntn uniti socialiste. NELCAMPO DELLASTORIA Il cn11itolo della Rtoriu <lcllu. l'Caziono italiana:i, che incominciò nel ma~g·io 1lel t8U8 e si chiuse il a aprile di <1uost,'a11110 col voto violentemente ille• g-ttle con cui 11111t frazioue della. Camera csautornnt il Pnrlamcnto, ò stnto 1111corso \'ivo e vissuto di diritto costituzionale, che non può passare senza lasciare fecondi i11scgm1menti. \'i sono verità eh~ ·tutti conosc:.iv1n110per averle lette sui lihri. Ma è la prinut ,·olta, forse, che le vedia:11110 co11for11111te c.htlJa. realtà o dagli eventi che si svolg-0110 sotto i nostri occhi. na. di <1ucste veri hl è che non basta, per l'acquisto e la difesa della libertà, che un f>Opolo,,·incendo in un dato momento le resistenze, riesca a far iscrivere i principii· fondnmentali della lihertil -in. una Cart-tt, .in un Patto, in uno 'tatuto. La conquista d'un fo-gli~ scritto e stnm1>ato C<1uivale assolutamente a zero, se nrnnca nel ()Opolo la forza per difendere i f)rinci)Jii che esso contiene. lmperocchè, una ,·oJfa che il po– polo, momentanefuncnto vincitore, rientra sotto <111egli ordinamenti e quegli in~ranag-gi (polizieschi, militari, g-iuridici 1 ccc.), con cui una dinastia o una classe ~ocialo (o generalment.o l'una e l'i-1ltra nel reciproco intcres~e) lo tcugono n,•viuto, questa medesima classe o c.linostia. potrll fare man hassa delle concessioni strAppatcle. La Finlandia J)Ossiede per certo una Costituzione, In quale shil>ilisco che l'imperatore e grnnducn 110111n1ò fnrn alcuna nuowt legge senza la dcliherazione o il conscnRo dl'll::t Dieta j questa Co– stituzio110 fu l)l:I' Cel'tO riconosciuta u confermnta. da 1\ l('Si:;andro 11 o giurnb1 dn. suo figlio, l'attuale czar ~icolò 1r; n111che mie? l,a l 1 'inlandia. non possiede forz,~ suttìciente per f;ir fronte a \Juella dello czar. I~ il numircsto del 15 fohhraio 1899 di Kicolò 11, che sopprime di fatto la Costituzione giurata,.è di-

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