Critica Sociale - Anno X - n. 2 - 16 gennaio 1900

CRITICA SOCIALE 23 ---·---------------------------------- L'on. Barzilni si dichiara anche uell'articolo, cli cui ci occupiamo, pronto a finirla la. commedia, purchè gli altri glie ne dieno modo: Senza farmi la piit lontana illu~ione che la politica aulica possa essere capace di condurci un giorno al completamento della patria, io, seuza illusioni ed esa– gerazioni rii alcuna !1-pecie,ho detto dieci volte alla Camera o ripeto soltanto questo: che ove la politica estera italiana, o non solo nei ri~uardi dell'Austria -– (vuol prencler~i anche il Canton 'Picino?) - avesse UJl indirizzo schiettamente nazionnle, io mi sentirei di porre, all'appoggio della forza pubblica, q uella fo rza delle armi che oggi immensamente ci pesa, perr.hè de– stinata a far da comparsa allo spettacolo vergognoso di una serio non interrotta di cata'itrofi diplomaticho 1 o da. presidio n idealità o interessi che repugnano ru nostri. E così, so la politica estera rosse avversa al– l'Austria, le :;pese militari non ci peserebbero pili, i contadini pellagrosi creperebbero di buona salute e ron. Barzilai voterebbe le spese militari o difenderebbe contro gli as!ò:alti dei sovversivi la 1>arte più sana e quindi pii1 vorace della na:done, il presidio delle isti– tuzioni, il sacro palladio della patria. }.leno male che Pon. Barzilai parla per conto proprio o che gli allri rOJ)ubblicani o di:i~onlono ( 1 ) o t.acciono. Gli irreclenlil.;ti si sentono cosi deboli di idee e di seguito nelle filo ste!-se dei partiti democratici, che il buon Socci scrivo uell' Italia: 11 Non insistiamo, per ca– rità, su questioni, che ci possono dividere, mentre tanto è necessaria. l'unione. 1 , E noi rispondiamo r,ol vostro maestro Giuseppe Maz– zini: u Vnnione! noi la vogliamo; ma tra buoni e fondnta sul vero. Vnltra, che alcuni paurosi o inetti gridano tuttavia, senza insegnare il come si stringa, è unione di cadavere alla creatura vivente: spegne il lume clelln vita dov'è, senza infonderlo dov'è la morte n· UN TRAV•:T. (') Kd11a:1zlo11tJ)Ollt/c(I, (Il dlc:cmbro 1899: "'Altra rra.se che tro,•lamo QUHI oirnt giorno IUll'lta/!(1: i'll(1/im1iM (U 7',•/tsltf J: clii In COI\• te1l11? )fa noi Abblnmo cerèuio 111,.Anonel 204 numeri fino IHI og~I u.1et11 di quel i:rlornRI{'; un arlleolo 1010 del wm1>etentlt1!1lmo 11nrx11a1, per esempio, Il quale <'I Illuminasse Intorno Al come rlsoh·erebbo IR 11,11estlone delle rR'lZC nell'Istria qualora - J,tr 1111·11>0le11l - l'IStrlA ,enlllle annell~R al regno d'ltalla e l'on. nar-lllal dln•nta.sse mlnbtro degli Interni. Noi conre~etnmo di aver bisogno di lumi, se almeno la Statistica non ò ~ 1111•01111110110 "' l)erc:11òlcmhuno !orte, che, n11c11e dOJlO l'RIIIIC8810lle- l)Cr IJ)O!C81 - dcll'Jslrla nll'liallll., 81 ,·cdrcbbcro rlAr• dere, non meno as1Jr{', rorse più aspre che mat 1 le 1mll1rni1e lit rt1zu1 6 Il OOllftllto tlel 811\goll lnicreHI ira quelle l)OJ)()lazlonl, llllOrtt l't• dtntt ..., cioè trapassato dall'Impero degll Ab~burgo 1111 1 u111tA d('I Sabaudi. • L'articQ/,o II Dichiarazioni necessarie :s, Jmbblicato tiel prect<lente fascicolo, ha, p1·ot:ocato ;. commenti cU 1>arecchi yiornaU e lliviste ct'aUri1,artiti 1 fra, l'altro un 11otevole articolo <lella ni"ista dì Ro1~rn. che, 1whtralme11te, trac le affermazioni 11osfl•e a co11segue11ze assai maggiori che 1I0n siano nellfl nostre premesse: {i110 <ul<tlfribuirciil1>ensiero che il 1xtruto socialiste,, ·11ell'lali<t presente, H011 abbi<, a/,– cmu, ragione di essere,e 110nJJO.,sa e.sercil<tre altra azione che cli partito democratico ;mi {/ilt(lizio abb<~t<,nzc, sinyolctre cli fronte al ratto evidenteclell'<mmentarecontinuo e ra.– pi<lissimo <li questo 1>artito iu Italia, (re, lo sgi·etolarsi i11cessa11te d lle altre tendenze e clegli c,lfri partiti. Q1umto C11la sf<tmJ)a SC>Cicllista, esse,, J)er lo 1>iù, {<lei/e questioni d'indiriz:o 1m po' rnste, che SUJ'Jt>w10 le esiye11z, del giorno pe,· giorno (sall:osi traili dello Stc,fo futuro e <lell'wmo duemila), a111<1, 1 0,i clarsi per iutesa. Così. avt'ieut, che1x>i,ai Congressi,n11>1>re11e11tw1ze impr parate, uscile (l<t 1111clei cli 1x1rtilo ancor pit'i impreJXll'ati, e murate nella Iwo1n·ic1,-impi·c1><11·<tzio,Ie clrt 1moulati imperativi, risolvono, et colJJi cli 11/Clf/!JiOrcmw, questioni ·yl'(ivissime, col J>OClico met<><lo clell'imJ)rovvisC1zio11e. n nostro Tnwet, t:icerersa, c11i formeuta incessaut"" mente l'arclore polemico, ci mwulò 1111r:ir<ict articolo cli risposta. 111 que,'llo {m~cicolo, q1u11ut 1 c111cht lo i11serissimo, ci mancherebbe lo spazio ci reptic<tryli acleguatamente. Lo p1tbl.Jtiche1·emo 1>erciò11elfascicolo prossimo. ===..!•-=·=========== L'IMPERIALISMO TEDESCO EI SOCIALISTI Il tentntiyo intrapreso dai professori cli economia politica. delle università. tedesche cli inoculare l'im– perialismo nel 8anguc della borghesia non è riuscito n un vero moYimcnt.o di entusiasmo in favore della proposta imperiale di flotta, ma non ha nemmeno incontrato una resistenza ntth 1 tL I~ non era impresa ttge,·ole. fl borghese tedesco non è certo più il ti1>0 che Orerhe diJlins(', tt cui piace,•a, sì, di domenica, seduto innanzi al bic,·hiere, udir parlare di guerra; ma l11:,t– g-iì1, tceit i11 der 'l'iirkei, per poi tornarsene a casa hcncdicendo la pace e i t.empi pAcifici. La " lontana 'l'urchia ,, <11allora è diYcntntn qu11si una provincia tedcsc11; un secolo di storia. vivtt. ha dato l'uniti', nazionale alla Ocrnrnnia e lrn fatto scaturire mille fonti di ric~hczzn, cioè le condizioni necessarie - 11011 sufflcienti - del sorgere cli un rno,,imento im• f)erialista j ma l'una e le altre sono di data tropJ>O re– ccnt.c, di formazione troppo poco saldata, perchè il programma espansionista. di Ouglielmo H, illustrato dal prof. \\ragner, si trasfonda fin d'ora in entusia.– smo marinaro nel vignaiuolo del fhllen o nel piccolo borghese di Baviera, che già non è ancora riuscito ad amare la Prussia. La Germania è anche diventata una grande po– tem~a coloninle; ma il gusto della conquista. cli ter– ritori i lontani lascia ancora indifferente il J>0J)0lo, la cui politica coloninte non ha che tradizioni commerciali ncll'An~a- senzn flotta guerresca - e che contro tali co1H1uiste(la prima risale soltanto al 1884) ha la dif– fidenza dell'uomo stato lungamente povero, senza però le ripugnanze dell'idealismo politico italiano contro la conquisra in sè: difJìdenza alimentata in– cessantemente dagli specchietti statistici di :Eugenio Hichter: quanto costi alla nazione un tedesco nel– l'Africa sudoccidentale; quanto a Kiaocii1: e quanto la prolificazione coloniale tll'ovocata colle spedizioni g-o,•ernathe di brave ragazze tedesche ai coloni soli, ccc., ecc. E si aggiunga a tuttociò la diffusa educazione so– cialisra1 che è antimilitarista e anticoloniale. Per tutta cotesta 1>assiva opposizione piccolo-bor– ghese e po1>olare,che diYien viva nei 1>artiti freisin· nirJe e socialista e in part.e nel Contro cattolico, la spiegazione di tutto il movimento per la flotta.g-rando s'ha eia cercare semvlicementc nei cantieri degli ar– matori di Amburgo e nelle oflìcine che forniscono le corazze. Krup1>e Stumm, per citare solo due nomi nori in Ttalia, 1>crsonnlmente 'interessati all'avveni– mento della 1>iÌI grnude Germania, hanno organizzata la pro)>agancla·\ il Krup1> ha llersino comprato un ~iornale a Ber ino; Stumm lo avewt già-; oltre co– storo, la cui influenza nei circoli industriali e a Corte è grandissima, non è mancato l'appoggio degli agrari, dei quali 1 a .primo aspetto, non si sa vedere che ci abbiano a fare; ma adagio essi hanno chiesto di averci a che fare nella questione del coprire le spese e hanno subito osco~itato una t>iccola combinazione che, al solito, motte d'accordo i sacrifici pel bene della p:itria con l'interesse delP 1.: agricoltura,,, pro1>onenclo

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