Critica Sociale - Anno VIII - n. 12 - 1 agosto 1899

192 CRITICA SOCIALE sempre più gigantesche; daccllè Il numero, la.compat– tezza, la combattività delle forze avverse crescono da. ambe le parti. È adunque perfettamente esatto il parlare d'aumento della miseria e dell'asservimento, o insieme della ribel• lione, nel senso di tendenza, non già. transitoria, ma insita nelle stesse radici della. società. <'&pitalistica; di tendenza. che va acquistando sempre maggior esten– sione. . . . Ancheun'altra. interpretazione è però concilia.bilocolla realtà. dei fatti. La parola mise1·ia può significare non solo mùeria fisica, ma.altresi misel'ia sociale. Nel primo caso bisogna considerarla. in relaziono ai bisogni fisici dell'uomo, i quali, è vero, non sono identici in ogni tempo e in ogni luogo, ma.sono ben lontani tutta.via dal presentare enormi differenze come i bisoyJJi sociali, dal cui mancato soddisfacimento scaturisce la miseria sociale. Oro., se prendiamo quella parola nel senso t}siologico, la. tesi di Marx non sarebbe in nessun caso sostenibile. Appunto nei paPsi capitalistici più progrediti non ò più do. consta.tare un aumento generale di miseria. fi– sica; anzi, tutti i fatti concorrono piuttosto a sta.biliro che questa vi ò in via. di decrescenza., per quanto estremamente lenta. e non eguale in ogni luogo. ll te– nore di vita delle classi lavoratrici ò oggidì più alto che non fosse cinquant'anni addietro; sarebbe tultavi& un errore l'eguagliare tale elevamento all'elevamento dei salari, non dovendosi dimenticare quanto i mezzi di sussistenza. sia.no rincariti da quel tempo. Gia.cchè, se i prezzi dei cereali ribassarono negli ultimi anni, e così pure, almeno trnnsitoria.mente, quelli delle co.rni, salirono invece straordinariamente i prezzi dei fitti e lo imposte, come del resto anche le altro necessilà della classe operaia. Ed allorquando si ra rirerimenlo alla diminuzione del numero dei poveri, quale ad esempio può riconoscersi in Inghilterra, non si ram– menta poi che la si deve all'azione delle associazioni operaie, e d'altro istituzioni <l'assistenza, le quali, me– diante i contributi tlei lavoratori, mantengono gran numero di disoccupati, d'inrermi, d'invalidi, che altri– menti si troverebbero negli ospeda.li od anche nelle carceri. SHflltte spese 1 allo quali una volta dovevano provvedere, sotto forma d'assistenza. dei poveri, prin– cipalmente le imposte degli abbienti, conviene rlotrarle dagli aumentati salari, ove si voglia raffronta.re le odierne condizioni con quello del passato. li progredire adunque del tenore di vita non è stato punto cosi grande, come apparirebbe dalla misura dei salari; ed anche colla traduzione in cereali dei salari in denaro, si giunge a conclusioni troppo roser, ap– punto perchè non si tien conto di quelle necessità. della. vita che divennero più care. (Continua). CARLO KAUTSK'I.'. IL RISVEGLIO DEJ.MEZZOGIORNO Alla Oritica &cialt, Nell'ultimo numero del meso di luglio, tu invitn,•i i BO·. cialiat. a riflettere sulle elezioni nmministrati,•o « cosi elo– quenti da noi {settentrionali}. cosi i11esistmti in lutto il Meno-– giorno ». Siecomo mi pare cho durnnto quesli ultimi giorni ala avvenuto un u ratto ouovo » di oatura da stabilire l'ionoeenza del Mezzogiorno, ti prego di pubblicare queste poche linee, dando alla pubblicazione il significato di • revisiono del giu · di.zio». 1 urna 01r.1 GO Abbiamo infatti avuto: 1. 0 I 2;;00 voli sui candidati socialisti a Nnpoli, in uno. cleiiono improvviJata proprio in qualche orn, senza nproggio di giornale, con la semplice pubiJlieaziono di un bollcttlno., .. debitamente sequestrato; 2. 0 La vittoria repubblie:ma di Molfetta; 3. 0 La villoria radico-socialista di Gallipoli e Corato; 4. 0 La vittoria esclusivamente socialista di Palermo e Mes– sina; 5. 0 La villoria di altri pieeoli centri, come Palo del Collo (Puglie), Pozzuoli {Napoli), ccc. Non ti chiederci la pubblicaziono di questa reltifl.:a se il deridere gli &forzidei radicali del ~[ezzogiorno, non fosso di– venlato proverbiale sulla stampa socialista del Settentrione. I futti non mi paro che diano loro ragione. UN SOCIALISTA NAPOLETANO. Per conto nostro, lieti dei risullo..ti registrali qui sopra, ci limitiamo a protestaro contro l'ipotesi di una qualsiasi intenzione derisoria. nella dolorosa. constata~ ziono delle peculiari difficoltà che attraversano, noi Mezzogiorno, l'opera dei nostri amici e che blvolta. fanno problematico anche il valore dei successi. Quello difllcoltà., ad ogni modo, rendono la loro rauca. tanto più apprezzabile e meritoria. L\ CRITICA. FRA LIBRI E RIVISTE Guco)10 MoNTAr.To di Trapani, il modesto e geniale nostro collega, condrrnnato a 10 anni di reclusione dal Tribunale d1 guerra. di Palermo no\ 1891. pensò di pubblicare sotto il titolo: IJll<111estionesociole e Il 1rnr- 1ito socinllst11, quelle idee che gli si sono venuto condensando nel cervello - come scrive egli stesso - in questi ultimi anni, per lui, di (orzato e doloroso isohu1v,nto; irlee che attendono dal tempo un maggiore svolgimento o cho ad ogni modo - egli spora - SO· guira.nno l'uomo, fide compagne, (}no alla morto. Cinquanta. esemplui del prezioso volumetto egli - con pensiero fraterno - regalò al nostro ufficio perchò il ricino venga devoluto alle loti.e del partito. {Ogni esemplare L. I). Premessa. un'introduzione. il Monta.Hodiviso la materia. in tre ca.pitoli principali: P,·oblema 1·eligioso-momle; P,·oblema politico {Bisogni, diritti, doveri - Lotta pel' l'indipendenza - Lot.to. por la sovranitiL); P,·oblema eco,wmico. E in questa, che è la. parte più diffusa, tratta. della sovrani1à politica. od oconornicn, del diritto di proprietà, di Malthus e dei Malthusiani, degli ln-li– viduailsti, dei Collettivisti, di Marx, tlei concett.i erronei sul socialismo. delle obiezioni, del modo di etfettua• zione. - SPguono: La sintesi clei p1·oblemi; lt parli/o sovver.tivo in a.:ione .- Ostacoli at sociatùmio; Speciale importan:a del JJroblem.!l. politico in, llatia. Il libro, piccolo di molo, ò denso di concetli o si presta atl utili discussioni. ,•, U)IANO - il mogistra.to 1·am avis, che gittò via. la toga. per salvare la coscienu e la dignità - ò una. vecchia. conoscenza. dei noslri lettori per JZli articoli che già. diede allo.. Critica a oer la sua. }'Jne delle guerre che figura nella nostra IJiblioteca di p1·opagamla. Umano ò un pensatore solitario - un \l'it,l, direbbero i tedeschi - che po..rovenuw al mondo per sbugiardare le etichette e per lacerare le falsarighe. Una vibrazione gagliarda. del corvello pe.- tut.te le cose generoso - un'ironia implacabile per tutte lo viltà; ecco llmauo. Nel Discorso di 1111 1>ollccmannel chuprnntenario dc1lo Statuto ltallano {Editore Battistolli, Milano, L. I) c'è del forte agrume per tutii. A11cheper noi. Ma ò un piacere - una volta. tanto e fra tanti vituperii d'imbecilli - sen– tire la nerbata. che viene da una mano intelligente. A questo si può dire: balli, ma ascolta. Mo.agli altri n .. II, TAGl.lACAllTE. GIUSEPPE RIGAMONTI, uei·ente 1·esponsabile. a.Ulano.Ti1lografla degli Operai (Soc.coop.), corso vin. Em. l~·IG.

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