Critica Sociale - Anno VIII - n. 9 - 1 maggio 1898

Critica Sociale RIVlST.A QUINDICINALE JJELSOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Rerao: AnnoL. 8 • Semestre L. .a- .lll'E•tero: Anno L. IO - Semestre L. 5,50. I.ellere, vaglia, ca,·loline-vaglia alfUfflcio di CRITICASOCIALE - MILANO:Portici GalleriaV. E. 23 (i• plm 101111) Anno VIII- N. o. .:No1l si. vencle (f, 1Ut11UJ•I IJCJXO"((..(Ì. Milano,1. 0 maggio 1898. SOMMARIO Attualità. L'idea dtl 1lo11or Fi<,rittt: a propo,l1odell'11npo1ta 8ul fabbricati (WALTtn Moccm). JU,;l~ta tnter11a1tonale: l:,1ton• anolo1a11one e unione latb1a \0. AL), Studi sociologici. c,mtrtbul() alla ,·1ro,·,11a dd m·ooramma m111ii,10; Caratter, oe• tttroll del 111-ogramma; Ili (ftoe) tUN T1tAVr.T). /,a rt·ld dd ,o~(all,mo lr'lentl/fCO (O. l':iOllaL). - Postilla (fllL f'l'O T1 nn1). l'aolu:fone della scuola polltlca penate (GH"nrrtt nr.s::.1). Filosofi.a, letterat.ura e varietà. Vcrd dl ,n·tmo maooio: 1:1101110; la ter,·a (GJOV,.NNI BKltTACCIII). JJolltltlno 1.,itJUO{J1•oflco: « I.eréglme 1ocl:ilit10 • di o. Rtnard tg r.) - .. I.I\ prlm1wern dell'e,ule • di AJ1g/o/o Cabrlui (v, o.). /J•ubbl/ca.:loni ~ri;ttiute lta do110. L'IDEA DEL SIGNOR FIORETI'I (a proposito dell'imposta fabbricati) I lettori della Critica non hanno certo il piacere di conoscere il signor Giulio t>iorelti, Carneade in Italia, ma illustrazione cittadina sulle rive del Sebelo! In compenso però essi conoscono molto bene quel Maut110 di Napoli, sullo cui colonno Edoardo Scar– foglio - grande depositario della civiltà magna– greca e della inciviltà cl'ispina, prorondo specialista nei misteri d'Arrica e più ancora in quelli dei Pm·cs aua; cc,·{,; delle moderne l'Ompadow· - si diletta - tra un'impudente proressione di cinismo, tra una lepida insolenza di mediocre buon gusto e qualche amena invocazione alla sana morale dei tempi di Alcibiade, che (bealo lui!) non trovava censori pei debiti non pagati - si diletta a rare il guerrafon– daio in l'itardo, ostinandosi ancora a chiedere mi– lioni per la 1·evanchc in Abissinia; e sulle cui CO· !onne inoltre Federico Di Palma, altro specialista di professione, tuona e fulmina quotidianamente per far portare a mezzo miliardo 1I bilancio della marina, tutto stupito che non ancora i pellagrosi del Veneto e le risaiole di Molinella, i ca,-usl di Sicilia e gli affamati di tutta llalia non abbiano comprc•o che, al disopra delle preoccupazioni del pane quotidiano, esistono le preoccupazioni per l'au• mento della flotta nazionale I Ebbene, i lettori della C1·itlca, i quali sono cer– tamente provvisti di un cervello meglio organizzato di quello dello amabili lettrici del Malti110 - assai diffuso nei salotti partenopei, per merito special– mente dei Mosconi di Matilde Serao - i lettori della Crtuca resteranno sorpresi, sentendo come su quelle stesse colonne - cosi ingorde dei milioni dei contribuenti - trovi da qualche tempo larga ospitalità la prosa scialba e noiosa del sullodato Giulio Fiorelli, proprietario, avvocato di proprie- u tarii, nonchè organizzatore inraticabile dei medesimi per la diminuzione dell'imposta sui fabbricali e quindi per la diminuzione delle entrate dell'erario. Ma la loro meraviglia diventerà certo infinita, quando conosceranno la mirabolante idea spuntata, a nostro riguardo, nel vulcanico cervello di questo illustre messere, che ru già mangiasocialisli ai tempi delle LeQ(li ecce~tonali, nei quali si dilettava a denunziarli come anarchici; ed autore .... del lilolo della Supe,·stt;to11csocfaltsta del barone Garofalo, a quanto almeno, con immensa gra\'ità, egli non du– bitò di asserire in un articolo alle turbe sbalordite per una cosi geniale trovala! . .. Per intendere bene la cosa, ò necessario rifarsi un po' da lontano. li signor Giulio Fiorelli non è semplicemente un p,·opr'ietario di case, ma ò anche, diciamo cos.i,un giu1·ecoasulto, ed un giureconsulto di quella scuola positivista italiana, che simile alle uova fecondate dalla Hlosofia hegeliana, ha avuto l'abilità di dar la vita ad aquile rivoluzionarie ed a pulcini rea– ziooarii. Come giureconsulto e posilivisla, egli si fa na– turalmente un dovere di pensarla assai dive1·sa– mente - tranne, s'intende, che sull'articolo 217 del Codice penale, cui rimprovera solo di essere troppo blando - dell'oa. Zanardelli. Si può dire anzi che gli odii del signor Fiorelli si riducano ormai a due soli: quello contro la rou• diaria e quello contro il vecchio di Mademo. Ne consegue che, nell'ossessione dei due odii, molte volte il signor Fiorelli n nisce per fare del le due cose una cosa sola, ed allora gli capita di Cllll· cepire l'on. Zaaardelli come una specie di teno– broso Sonnino dell'imposta sui fabbl'icati. Un paio di giorni fa, per esempio, l'egregio uomo ha sentilo dire dall'on. Loiodice, uno dei più irre– quieti del gruppo zaaa,·delliano, che non si poteva ancor parlare di diminuzione di entrate; « che tutiavia, se qualche imposta si doveva mili11are, bisognava cominciare da qualche tassa il cui al– leviamento rappresenta un benefizio per le classi povere, non per quei 1·icconi che sono i proprietari di case. Se 110 t socfalistt avrebbe,·o ragto11e dt strepitare. • Or bene, queste parole sono state la luce per l'illustre proprietario e giureconsulto. Ah! dunque è il Grande Loniba,·do che non vuole diminuire la fondiaria! Ah! dunque è lui che sta escogitando una terribile congiura! Ah! dunque, con l'afferma• zione che è la bo1·ghesia quella che dove soppor– taro i maggiori tributi, egli mira ad eccitare le cupidigie socialiste e ad allearsele per l'imminente votazione sulla legge dei fabbricati! Benissimo! senonchè stia attento l'oa. Zaaardelli: egli ha fatto i suoi conti senza l'oste, e l'oste è proprio lui, Giulio Fiorelli ed il suo mirabile genio in\'entivo.

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