Critica Sociale - Anno VIII - n. 8 - 16 aprile 1898

CRITICA SOCIALE cosi dire, tutto ciò che vi ha. di rorza centripeta nel movimento sociale moderno•· 1'.; a. Marx che dobbiamo una. concezione veramente realistica del movimento sociale. t cioè che il socialismo, come scopo da. raggiungere, come ideale, poi· il prole~ tariato, dovo risultare neceual'iamente dalla situazione economica di questo. Il proletariato infatti tendo natu• rnlmcnto alla propria emancipazione; o non può consi– derarsi emancipato che coll'abolizione della dipendenza economica, e quindi politico, in cui si trova dal capitale, cioò coll'abolizione del sistema c.1pi1nlista. Questa a.bo– liziono ò possibile in due maniere. « ron una h'asr o r– maziono rcgrcssi,•a dolio grandiose forme economiche, e so))ratutto della grande produzione che a.ven\ sosti– tuito l'antica piccola. produzione, all'antico quadro poco sviluppato, cioò rPstringondo lt\ grande produzione in– tcrlocnlo o internaziona.lo fino ai \imili d'una produ– zione locale.• f~ ciò che vuole quel partito cnttolico, di recentissima. formazione (almeno in Italia), che va 8otto il nome di democm;ia cristiana. E la semplice enunciazione del suo intento basta a dimostrarne la vanità dogli sforzi. Questo ritorno al sistema di produ– zione medioe,·ale non pu0 d'altronde essere l'ideale del proietaria.to. perchè il proletariato, come tale, e non ò che l'ombra della grande produzione i non si forma che là ove regna la grande produzione•· Necessariamente, a.dunque, l'idonlo del proletariato, in quanto mira alla propria. em11nci1H11.ione 1 sarà quello di attuarla nella seconda forma possibile, o cioè di sor• passare il sistema capitalistico conservando le !'orme esistenti della grande produzione. E allora ciò non può riuscire che al socialismo. Il Sombart qui (è opportuno noto.rlol tende sollanto & dimostrare la verità del concetlo, scaturente dal com– plesso della teoria materialistica. marxista, che il socia– lismo devo necessariamente essero l"ideale del proleta– riato; non gfa che questo idealo si debbi\ necessaria– mente raggiungere. Il che ò un'altm cosa., alla qutLlo il Sombart non sembra prestar molta rode. )hL intanto la. 11ecessitù di questo idealo socialista noi proletariato, e della lotta di classe come mozzo per raggiungerlo, sono lo grandi o incontestabili conseguenze della teoria mar:dsta, l'opera. della quale pertanto e è stata di sopprimere la frase nel dominio politico e so– ciale•· Ed i.i quindi dal pensiero di Marx cho parto l'impulso inizialo per far entra.re il movimento internazionalo del proletariato in un'unica linen. modiann. Quando si pensa :LI p1•ogra.111ma oramai comune ai socialisti di tutti i paesi, cioò che lo scopo C la.sociltlizzaziono democratica. dei mozzi di produzione tecnicamente pili sviluppa.Li, o il mezzo per raggiungerlo la lotta di classe; ò l'orza riconoscere • che vi ru una pe110trazione graduale, in tutto il movimento socia.lo del nostro tempo, da parte dello spirito marxista>. . . . Questo concetto strettamente realistico, questa « sop• pressione doll:L frase :, 1 ci conduce all'osarne che del giudizio otico del marxismo fo. Benedetto Croce nell'ul– timo capitolo della. sua eccellente memoria. Non ò che il materialismo mar.,,:ista sia intrinsecamente amorale. !,"impotenza della. mor.i.le , secondo Marx, vale soltanto l'impossibilità. di risolvere con essa una situazione quando le condizioni di fatto son tali che, come hanno questa storicamente prodotta, così la mantengono necessaria– mente in vita. Invece e la morale condanna il già. con– dannato dalla storia•; cioò, quando cominciano ad ap- I . . . . . . I par,ro lo nuove cond1z1on1d1 f1Lltoche consentono 11 modificarsi d'una data situazione sociale. allora la con– danna morale O giustificata, e a.nche otllcace, e 1>erac- 1 colorare 11 processo di dissoluzione o spazzare gli ultimi rimasugli dol passato». Ool resto le ,·icerche che il Croce si 1>1·opone in questa sun. memoria vanno al lii lìL dol campo segnato dal Sombart alle suo conreronze. Oltre un capitolo dì acuto osservazioni sulla teoria del va.loro, o uno studio del I rapporto tra !"economia marxista o le recentissimo ten– denze della. scienza economica. pura, vi tro,•iamo, pe1· quanto riguarda il materialismo storico, un interessante para.grafo, in cui si studia la sua portata generale come dottrina filosofica. Vi è, secondo il Croce, un pericolo mela/i,sico in cui incorrono molti dei seguaci e inter– preti ciel Marx: quello di intendere il materialismo sto rico come c una nuova costruzione a vriori cli filosofia della. storia• o e un nuovo metodo del ponsioro storico :t. In questo p11ricolometafisico ò caduto anche il 1.abriola quando ha. concluso che la filosofia immanenle nel ma– terialismo storir.o ò la tendenza al monismo. Invoco nel materialismo storico non vi ò una. determinata conco– ziono della vita e del mondo; esso ò semplicemente un canone d'interpretazione storica. elio e consiglia di rh•ol– gero J"attenziono al sostrato economico delle società, por intender meglio le conllgurazioni o lo vicende di questo•· Por questo, appunto, il Marx, senza darci schemi o definizioni, ci insegna a ponotraro In. verità. effettuale della società.: per cui si potrebbe chiamarlo da questo lato e il piti insigne continuatore dell'italiano Niccolò Macchiavelli •· . . . In questo momento in cui il marxismo sembra essere I veramente, come il principe ;\lborto diceva del parla– mentarismo, lo its t,•ial, tra i nemici che lo attaccano o lo respingono in blocco, o i seguaci che si sfo1'1.ano di penetrarne e cavarne fuori con tutta. scrupolosifa quello che devo esserne lo spirito ,·ero (fol'so alcune volto sottilizz:uu.lo fino a farlo volatilizzare); questi duo libri, insieme con quelli di Antonio l.abriola, e con gli scrilti ciel Sorel, del Kautsky o del Uernstein, sognano come il '!aposaldo da cui non può prescindere di prendere lo mosso il futuro studioso della teoria. marxista. 11 u:: Eou. BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO C,rn1.o D~:r,llALZO, Gente di chiesa. - Torino, fratelli Bocca, I.. 3,50. 1.:autoro di Pa,·igi e i Ao·igini è giiL da lungo tempo simpaticamente conosciuto ,:omo brilhrnte scrittore; o i suoi /i,·edità ìllegillime e /Jottori in medicina han 110 1 più reconiemente, affermata la su.i. rama. di forte ro– manziere o vigoroso riproduttore di ambienti e. di ca– ratteri. L'arto di Carlo Del Balzo si muovo ancora sulla grande via aperta dal 81Llzaco luminosamonLO solcn.1.:1. dtLllo Zola: ò essenzialmente na.turalistn.. Anch'egli ha il suo ciclo di romanzi: I Oeviati, di cui questo fa 1>a.rto;e i Deviali si sottotitolano, come ò dì prammatica nella scuola verista, SI.urti cli costumi contemporanei I costumi contemporanei cho il Del Balzo studia in questo suo ultimo libro sono f!Uelli di cinque o sci tr<L preti e rrati di un pa.osello del meridionale. I-~ ,•i so dir io che non sono costumi troppo edificanti. l.:Lla– scivia, la. corruttela d'ogni maniera, o la. più grossolana sensualità sono e le tro faville ch'hanno i cuori accesi • nel cloro di quel Partenico, sono il fondamento dei

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