Critica Sociale - Anno VI - n. 19 - 1 ottobre 1896

B 300 CRITICA SOCI AL I! salariato e la merce forza-lavoro continuera. a creare un plus.valore pei capitalisti. . .. Passiamo ora in r!\sscgna le ragioni por le quali i socialisti debbono essere ravore"oli all"imposta. progres– sin. e personale sul reddito. li socialista Jauròs recentemente, alla Camera fran– cese, discutendosi l'imposta progressiva., la caldeggiava perchò « essendo essa una vera e propria antropometria fiscale, denuda lo persone che godono e soffrono dietro l'attualo ordinamento economico, distingue i ricchi dai poveri, i creditori dai debitori, i potenti dai deboli, pur troppo confusi dietro questo che si chiama comu– nismo fiscale, o rendo più patenti gli attriti delle classi. Oggi - soggiungeva - liberti\ vale frode, vale l"occultamento del caplt.ali e dei redditi: domani, per– fezionalo il sistema dello ,lichiarazioni o delle verifiche, questo brigantaggio non sarh. più possibile e la nazione preleverà. da ogni cittadino una quota rispondente alle sue forze economiche. Noi siamo infine per tale im• posta percbè essa, non venendo a colpire i redditi che e.launa determinata somma in su, è un"imposta umana, in quanto non toglie i mezzi elementari di esistenza e non muta la pO\'Crtà in indigenza. • A questi argomenti lo ne aggiungerò un solo, a mio vedere, capitale, ed è che l'imposta progressi va. alTrel– lerà. la scom1>arsa della piccola proprietà più rapida– mente che non si creda. Essa farà cioè l'uRlcio di leva a vapore in questa disorganizzazione capitalistica. Dal Manifesto (febbraio 18-18) in qua è stato detto che il socialismo avrà. solo attuazione in quanto tutti questi piccoli borghesi o piccoli industriali o piccoli proprie– tari, che pencolano fra la borghesia. e il proletariato, vadano a ingrossare la massa dei maltrattati, degli emigranti, degli sfruttati. 1-: questa infatti un condizione siue qua non perché si acutizzino gli antagonismi dello classi e il prolotariato rivoluzionario s'incammini o.Ha presa do! poteri pubblici. La imposta progressiva favo• risce nppunto l'avverarsi di questa condizione. È risaputo che la piccola proprietà. va. fatalmente a dileguarsi sotto la erosione dell'Jpotoca e dell'usuro, determinate dalla pressione delle tagse, dello imposte o dalla. concorrenza. della grande industrio.. Oro. la pro· gressivi1b. dell'impostn, colpendo i redditi in rogione geometrica, minerà lo basi stesse di vita. dei piccoli borghesi. Costoro - o sono la maggior parte - si reg• gono stentatamente col mezzo dei redditi poco o niente colpili: la loro vita ò monotona., sempre uguale a sè stessa dall'inizio o.Ila tino, ma la proprietà loro resisto alla legge d'nccentramento. V'hanno, p. es., nella Sicilia molti proprietari - le cui sostanze non oltrepassano il \'aloro reale dello L. IO mila - i quali vi\'Onoo man– dano i flgli agli studi esclusive.mento col reddito loro non colpito. Non cos} accadrebbe quando fosse applicata l'imposta progressiva e fossero perfeziono.ti i mezzi d"accerta– mento dei redditi, in modo che nessuno potesse - come già avviene in parte nella semi-feudale Germania - nascondere allo Stato la proprio. quot.a. Poichè allora i piccoli proprietari, por vivere, dovrebbero intaccare la loro proprietà, o vendendola, o ricorrendo all'usura, o ai prestiti, d'omle l'ipoteca o un nuovo runesto prole• vamento sulla proprietà per pagare i relativi interessi. E non si è detto che ò por colai via che la piccola proprietà tende anche a sparire 1 Ma c'è di più. L'im– J>osta progressiva - come notammo - non potendo colpire i redditi che fino ad un cerlo limite, verrebbe o.. mettere i più (orti redditnari, tutti coloro cioè che non a,•rebbero intaccati i loro redditi tla un dato segno in su, in una condiziono di coso certamente più favo– revole di fronte ai loro rivali meno fortunati. Nella lotta economica quindi, che si svolge fatale anche tra le ,·a1·ie gradazioni della borghesia, quei forti reddi– tuari avrebbero un mozzo di più dalla loro parte per vincerla sugli nitri, che é come a dire sui piccoli-bor– ghesi: fra gli uni e gli altri correrebbe più accentuato che oggi non é quel rapporto che ha.vvi in una corsa fra chi vn a cavallo e chi v& a piedi. I piccoli indu– striali, colpiti nella pa1•le loro più vitale, ciob.noi red• diti, non potrebbero domani con probabilità. di successo sostenere la lotta economica che pure oggi sostengono penosamente col mezzo dei redditi poco o niente col• piti. L'imposta progressiva muterà così i piccoli bor· ghesi in veri o semplici proletari, i quo.li , coscienti o no, diventeranno I demolitori di questo edificio che crepo. e accenna a cadere. F.ssa, con tutte le altre cause, funzionerà. dti vera eliminatrice di tutti questi esseri deboli, che, parteggiando per la borghesia, edu• cali come sono o.Ila scuola dell"alterigia e del disprezzo pei miseri, sono di grnnde impedimento ad una vera azione politica del proletariato. L'imposta progressiva dimostrerebbe infine che la J>roprietà. e il capitale, questo sopra-la.voro non retri– buito, non sono poi tanto sacri come si vuol dare ad intendere: e i proletari, penenuti, coll'acquisto dei poteri pubblici, alla.dittatura, daranno l'ultimo colpo di piccono a questa proprietà, che sarebbe smussata dall'im– posta progressiva, abolendo il suo necessario organo, cioè lo Sta.to, o socializzando i mezzi di produzione. ENRICO LONCAO. La questione armena elerecenti catastrofi Il. L'assolto olla Baucn. La conoscenza 1 ormai antica, di un impiegato alla Banca ottomana mi permette di dare una re– lazione il più possibilmente autentica di questo attentato, nuovo nella storia, inverosimile per l'audacia spiegata vi ed estremamente caratteristico. Alcuni particolari - come i lettori facilmente no• teranno - sono affatto inediti tuttora. La lettera, che tr·aduco sen1.a.variazioni, è scritta i.n inglese e l'eca il timbl'o postale del 2 settembl'e. Mercoledl, 20 agosto, all'una e mezza, sentimmo una scarica di dodici o più colpi di revolver. In un mo– mento tutto l'edificio ru sottosopra. Scrivani, contabili, cassieri, portieri nbba.ndonarono i loro posti e si pre– cipitarono nelle gallerie ohe· corrono internamente in– torno o. ciascun piano. Ounrdai gili o vidi una massa d'uomini che si rom– p0\'l o si ricompone\'a. La. mia prima. impressione fu che stesso por Incominciare un massacro di cristiani. Ma mi accorsi subito che non doveva essere questo, perché gli uomini cho si erano impossessati della Dnnca scarica.vano lo armi dn fuoco in diverse dire– zioni sonza mirare alla gente. Pensai a dei ladri au– daci. Ma. nuche qui mi accorsi dell'orrore quando vidi che colui che dava. gli ordini dai primi scalini indos– sava lo sli{11liu1 o aveva a tracollo. una borsetta da. viaggia.toro. Senza. por tempo in mezzo, il signore dallo slifeliu,

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