Critica Sociale - Anno V - n. 23 - 1 dicembre 1895
CRITICA SOCIALE 359 Ed è cosi che la verità concepita dal socialismo, che lo Stato non sia se non l'organo della classe dominante, ll'ova un novello riscontro nella osser• vazione della realL-\ finanziaria. Le verita, che in astratto appaiono discutibili, diventano e,·identi, tostochè si controllino con gli elementi concreti oo~o. sono formate. Mentre dutique la classe capi• tahshca dà allo Stato con una mano, piglia con l'altro ciò che gli ha prestato. Così, se essa sola srrutta i vantaggi dell'eser'Cit0 forte, della buro– crazia fedele, di un nudrito intreccio di vie commel'ciali, . tutto ciò è pagato esclusivamente dnll'operaio. E sul co1·po martol'iato di questo che si leva il mh·abilo oditlcio do11a societ."i attuale. Polchè, mentre la classe capitalistica esige dallo S_tatosotto forma di interessi del debito pubblico ciò che ha erogato come imposto dirette, nulla di questo avviene per il lavol'atore, che è costretto a subire esso solo la maggior parte delle spese ef– fettive dello Stato attuale Difatti l'onere delle im– poste seguenti, in milioni: Ta.r1tdi fabt.wicazion.e e lii vm.dita Dogami e diriUi ma1·illimi Da~ii interni cli co111umo Tabacchi Sali Lo~ 1893-94 30,29 221,36 61,~ )9'2.,67 W,17 6<,89 636,63 poggia quasi esclusi\rameute sul lavoratore, come consumatore. Le rimanenti entrate sono dovute a redditi pa– trimoniali, ai proventi dei servigi pubblici, aH'Asse ecclesiastico, di cui non è il caso di intrattenerci io queste ooterelle. ARTURO L.\BRIOLA. IIprincipio della c usalità economica SECONDO IL MARX E SECONDO IL LORIA È noto ormni a coloro che seguono con sguardo imperturbato e sereno lo svolgimento delle dottrine marxiste, corno il Loria, tolto a prestito dal Marx il nucleo fecondo del suo sistema, si sia di questo largamente giovato e ne abbia continuato lo svi– luppo, in parte vtgo1'0samente attaccandolo, in parte presentandolo sotto una nuova luce. Tre principalmente sono i punti nei quali l'eco• nomista italiano si scosta dalla pura dottrina del rivoluzionario tedesco. Egli, per parlar bre,•e, non accetL~ dat Ma1-x nè lo parte statica della sua con– cezion~, che si eria-e sopra la teoria del valore a base dt quantità d1 lavoro; uè la parte dinamica, a cui il Marx pone come fondamento la trasforma– zione dello st1•umento produttivo e il Loria il vario grado di pressione e d1 densifa che la popolazione esercita sulla terra; nè infine il regime colletti– vista pressglto dal Marx, sostituendo ad esso quello forma-limite di economia egualitaria, imperniantesi su11e associazioni miste, che sogna ed addita come la corona d'alloro che cingei-.\ la fronte dell'uma– nità sofferente, corno l'Eldorado « in che s'acque– terà oirni desio •· Lasciando da parto il primo punto, intorno al quale si ò gi:\ aperto su queste stesse colonne un poderoso e ben nutrito ruoco di fila, prenunziatore di alh'e più formidabili battaglio, e sottacendo della concezione della forma-limite, cmne quella che ancor fluttua nella densa nebbia dell'avveni1·e, gra• vido di tanti nembi e di tante imprevedibili tem– peste; vogliamo ora soffermarci un poco sul secondo punto, poco noto e generalmente negletto, quan– tunque _diculminante importanza per la mesologia economica. .. Fin dal 1850, sebbene il germe di questa nuova e geniale teo1•ia. si trovi anche in scritti ante- 1·iori C-), il Marx, nel suo celebre opuscolo Zur Krlttk, ecc. ('). poneva lo basi del determinismo economico, destinato n. disserrare per sempre i can– celli intellettuali entro i quali aveva fino allora vagellato t"ideolo((ia metafisica. Ecco, in breve rormola, il principio direttivo della nuova inte1•pretazione materialistica della storia contenuta nella prefaziono del citato lavoro del Marx: Ad uno stadio dello strumento produttivo si an– noda e sovra osso si erige un co,•rispondente si– stema di produzione o quindi di rapporti econo– !Tiici, gius~a i qu~li si raggiano e si plasmano tutti 1 fenomon1 socrnh. Seno11cl1è,col procedere rapido dell'evoluzione, lo forzo produttive, venendosi a tro– vare in contrasto coi rapporti economici preesistenti, rompon~ l"involucro esterio1'0 che le comprime, e danno vita a quelle passioni, a quei sentimenti di reazione che t·assetto economico crollante racchiude; facendo sbocciare sui ruderi de1la vecchia società al sinistro bagliore dello rivoluzioni, nuove form~ di una più equa economia sociale. 'l'ale traccia, appena segnata in codesto 1ibro tanto suggestivo, ru il germe delle opere posteriori dello scienziato tedesco. Ora U Loria tenta avvolgere nelle maglie della suo logica questo sistema, e s· illude di gettarlo a terra sgommato con due colpi: e Non sa veder.si « - egli scrive - quale connessione si riscontri « rrn la direttiva concitiabitifa del processo tecnico « coi rnp\JOrli produttivi e lo sviluppo psicologico « di passioni reagenti nei partecipi della produ– « zione. , ('). Inoltl'o e lo strumento di produ– « zione non ò sorto per generazione spontanea, « ma fu esso medesimo esplicazione dell'intelletto « umano ». ( 4 ) R cosi per nitra via si ritornerebbe secondo il Lorin, allo spirito di Hegel, ali' intelli– gonzo. di Bucklo, all'uomo, insomma, delle teorie ortodosse, dalle quali pa1·eva che lo ricerche del Marx ci avessero per sempre allontanati. Di qui dunque ecco sgorgare la necessità di ricercare al– tl'ove il 111·tmum.mooens della dinamica sociale, e d! qui per logitlima conseguenza, la sua teo1•iache riannoda la struttura economie..'\,condizione e base di ogni manifestazione umana e sociale, da una parte alla terra, daJraltra alla popolazione, senza annettei-e però a questi fattori il significato e il valore che loro assegna it De-Oreer (') e che anche a noi pare il più vero; ma dando loro un'interpre– tazione esclusivamente economica; vale a dire con• sidorando la terra come fonte di alimento, la po– ~laziooe come puro nume1'0, come semplice grado dt _pressione, fuori d'ogni influenza geologica ed etnica. È per noi ruori di dubbio che questa teoria porga una spiegazione più comprensiva e penetrante del– l'intreccio dei fatti sociali, benché pur essa presenti il fianco a critiche fondatissime, quali sarebbero la (1) Vedi, per la 1rene1I11torlca dd materlal11mo economico, Il bel lavoro del L,uHIIOLA: Saggi tnton,o alla oonce.ito,te mate– ,•,afl,1tlet1 della 1torta, - Romn, Loe1cher, 169:S;del quale è uscita lettè la 1econda edlllone, ('I Z«r Krilllt tler J)Oltt/1che11Oeltonomte. - Berlln, 1859. t 1 J L11, re11a1ta fona1a,-1a • la 11111 dlllone naturale, capo VI, pag G8t e 11@guen11. - MIiano, Jloepll, 1880, ( 1 1 l{A:tL M.uu . .Ylfota Antologia, 1• a1lrlle, 1883.- Roma. t•J lntroductlon 4 la ,octolooU; premlère partle, cbap. 111.- tlarl,, Alcan, 1891,
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