Critica Sociale - Anno V - n. 23 - 1 dicembre 1895
356 CRITICA SOCIALE ... Primo dovere e prima cura. - narra il deputato del Tarn - era assicurare I&libertà. dei ,·etrai di Carmaux, dando loro, negli statuti, le garanzie necessarie ..... La Vetreria. operaia di Carmau1 1 costituita in (orma di società. anonim&, avrà la sede sociale a Parigi, poichè l'opera sarà il risultato di uno sforzo della Francia intera: è a. Parigi che si terranno le assemblee genernli di azionisti, ma è a Carmaux che avrà. sede il Consi!JliO d'amministrazione. Questo consterà. di nove membri e, su questi novo, sei saranno presi tra. i vetrai della Vetreria e designati .da.loro. Que,to Comiglio d'amnii– ni1t1·a:io11e ,ard: ,ovrano per la dirt::ione tecnica, in- m~!~;::i~n~ W~ ~=~·::: ed1! f• ~r- stf;:~dtomioorà Di più, il prelevamento pel fondo dt riserva, che permetterà all'lmresa di svilupparsi, sarà. elevato ben ~~ dJ~gf;agir:~at~t\iÌ11~ii 1 s:a;~oa1~vJj~t~ :~~~1 ~~~~~~ essere elevato. Potrà. arrivare sino alla metà. del ca– pitale sociale. Finalmente, sui beneftci che rimarranno, vrelev&te le spese generali e Il fondo di riserva, il 40 '/, ò assicurato ai vetrai della. Vetreria per costituire un fondo di pensioni, di ma.la.tua e di disoccupazione. Ma, mentre cosl garantivano la libertà. e la sicurezza dei vetrai, le organizzazioni operale vollero dare a questa nuova opera, per quanto lo consentono la so– cietà. capitalista e la legge che ne ò l'espressione, un carattere davvero elevato e sociale. Con,·eniva Impedire che le somme messe a servizio dei vetrai, non aoltanto per essi, ma per quanti ver– ranno dopo di loro a lavorare nella stessa officina, potessero ea11ereaccaparrate dai vetrai d'oggi. A questo pericolo fu prov,•eduto. l vetrai non saranno indivi– dualmente proprietari del capitale. Le offerte andranno al sindacalo dei vetrai: saranno cosl patrimonio ina– lienabile delle generazioni successive. E quanto al resto del capitale, esso apparterrà. alle organizzazioni operale e coopera.Uve, che riceveranno in azioni liberate della Vetreria l'equivalente dello somme da ciascuna d'esse raccolte nella sottoscrizione. Per modo che la. nuova intrapresa a.vrà. per azioniste le Cooperative operale di Francia. ~la non ò tutto: e qui è che no.eque una curiosa discussione. (') La. ph\ parte dei delegati presenti alla. assemblea (ed erano numerosissimi) dichia.rarono che e,,i 110npotevano acceum·e, pe,· le lo1·0organizzazioni, il dividcnclo tielle a.iioni della Vet,·eria. Essi non vole• vano - dissero - che si potesse accusarli d'intascare, per un interesse personale, o sia pure per l'angusto interesse di un solo sindacato, una parte del prodotto del lavoro dei vetrai. (') Bisognava, secondo essi, che il dividendo, non appena distribuito per obbedire alla legge, ricostituisse Immediatamente un fondo comune, che verrebbe imrlegato in un'opera d'interesse generale, ri:r al:~~~e:t, drn pq~~:i~ri:!~:~t!o111u~~~~s;·:~:eriib~:~ mitato, rimettendo alle singole organizzazioni, in azioni liberate, l'ammontare delle sottoscrizioni da esse rac– colte, le richiederebbe di prometterne il dividendo ad un'opera economica o sociale d'interesse generale, che sarà determinata ogni anno dall'assieme delle organiz– zazioni. Con ciò, evidenlcment.e, il carattere della proprietà. si trasrorma, e sotto l'aspro regime capitalista si sen– tono trapelare forme novelle, pili disinteressate e più nobili, della proprietà.. Io avrei preferito, per mio conto (e lo dissi all'as– semblea), che al la.sciasse ad ogni Cooperativa., ad ogni Sindacato, l'iniziativa di questa bella e alta decisione. Po.recchie Cooperative espressero il medesimo voto, assicurando, con un accento di sincerità. passionata, cb'esse consacrerebbero la loro po.rte di dividendo a ~i!'ii~~ 1 ~~ comune, concertata. con tutte le altro asso- Ma l'Assemblea volle che una. decisione salda fosse <') Paragonare quanto 1egue col 1entlmeatl che l'Oplntonc e Il algnor Cottnfart prt1tano - largendo del proprio - :li proleta- I rlato !'nnceae. (7) Dtcluruente queatl delegati dHono parert,. all'Oph1lone • al ala:nor couara,I, dtl ,eri • mottrl di natura»! subilo presa o - cosa. curiosa - fu una Cooperativa, la Egualitaria, che sm1tenne nel modo più vigoroso, questo concetto, che è il più lontano dal sistema coope– rativo propriamente detto. La Egualitaria informò i delegati che easa aveva votato un dono di 5000franchi r:rc~~p~~~~T~~ n°tner~~!er!aaz~o~~!!?d:b;i;i;~~:~c:~b: la loro parte di beneftzio andasse al proletariato mtero. Questa dichianzlone suscitò le acclamazioni e decise l'Assemblea a un voto immediato. Sarà. uno degli effetti più curiosi della. lunga. lotta di Carmaux d'aver cosl ravvicinato per la. prima volta le Cooperative o i Sindacati operai in un'azione comune e nettamente socialista. Vi è qui, pei difensori del r&– gime capitalista, una terribile minaccia. ... Questo spirito che ravvicina la Vetreria di Carmaux - non già. vetreria. degli operai, ma vetreria operaia - allo Cooperativo socialiste del Belgio, la fa degna di tutta l'attenzione dei socialisti e permette di augurarle quel successo che mancò alla Vetreria. di Riv&-de-Oiers e ad altre simili imprese. Senonchè, a raffreddare gli entusiasmi, un'obiezione si a.traccia, che è, si può dire, intuitiva. - e che il Jaurès non pare abbia veduta. Sia pure che la cooperazione di lavoro, destinata a. fallire nel suo nudo aspetto economico flnchè duri la pressione avversa d el capitalism o, possa invece vincere la prova quando sia co razza.la dall'armatura politica., sostenuta. dall'entusiasmo che anima i proletari nella loro battaglia di classe. Pure il successo non potrà coronarla se ne manchino le condizioni elementari eco– nomiche. Ora si capisce che prosperi una panetteria operaia, poiohè le famiglie operaie sono le prime e pili forti consumatrici di pane, e si capisce che del pari le ca,e del popalo possano vendere e agli operai e alla minuta borghesia, che con essi simpatizza, le stolTe, le scarpe, gli oggetti di consumo quotidiano che esse pro– ducono. Ma a chi venderà. la Vetreria di Carmaux le bottiglie che esaa deve fabbricare 1 Per questo, essa dovrà mettersi In rapporto coi grossi negozianti, col rornitori della. grassa. borghesia ohe inama. i suoi deslnari di vini imbottigliati, dovrà. in– somma dipendere dai suoi giurati e naturali nemici. E già si annuncia che li famigerato Resseguier ba con– vocato in Parigi i rappresentanti capitalisti dell'in– dustria vetraria per organizzare il boycottaggio attorno alla non ancor nata vetreria operaia. Checchè ne sia, e quale possa. essere il successo eco– nomico dell'iniziativa, essa è importante non tanto per quel che dar~ quanto per quel che già oggi dimostra; per lo spirito di solidarietà e di lolla ch'essa ba. spri– gionato e di cui è il misuratore. E, o approdi o fal– lisca. il suo destino conterrà un tnsegnamontoprezioso: nel primo caso dimostrerà. come la.solidarietà cosciente di cla.sse po11a fare, quasi, dei miracoli anche sul ter– reno meno propizio; nel secondo caso, impedirà il ri– petersi di un errore e imprimerà. una nuova spinta al proletariato sulla via della conquista dei poteri - la via regia della sua definitiva emancipazione. Anche la.cooperazione di lavoro - come la resistenza, come ogni altra forma di organizzazione e di agitazione operaia - o sarà. socialista o non sarh.. FILIPPO TURATI. Il modopiù aplcclo per abbonarti conalate nel mandare cartolina vaglia da L. 8 all'Ufficio della CRITICA SOCIA LE, Portici Galleria, 23, Mi– la.no (acrlvere chiaro l'lndlrluo del mittente e Indicare ae al tra tta di nuovoabbonatoo di semplice rinnovazione).
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