Critica Sociale - Anno V - n. 17 - 1 settembre 1895

258 CRITICA SOCIALE del popolo, armeggia di puntigli e di dispetti, si servo dei condannati come fanno i b1·iganti quando hanno sec1uostralo un galantuomo o lo tengono in ostaggio per carpit'O un prezzo cli riscatto il pili elevafo possibile. li preu.o del i-iscatlo ò la villi\ degli eletto1·i: una viltà anche maggioro di quella ottenuta fin qui. L'amnistia non rcrrà. conccduta o sarà. irrisoria finché gli elettori avranno l'aria di forzare al Governo la mano. Un atto di l'iparazionc o di giustizia, solennemente pi-omesso, non vcr1·à. compiuto finché appaia consonare col sentimento del popolo. Solo quando queslo si sar,\ reso a di– scrczione1 solo quando egli a,Tà abbandonato la partita, o l'atto di giustizia polr;.\1·idondarea sola nl– clame personale dell'uomo che sta. a capo del Oo– verno, solo allora giustizia sar,\ fatta. Essa sarà fatta soltanto quando cesserà di esso,·o tale, perchò sarà divenuta il prezzo di un osceno mercimonio, il sacchetto cli Giuda di un abbandono e di un ti·a– dimento coda1·di. Ma i contadini di Buccheri, di Realmonte, di Piazza Armerina, di Pictraperzia, di Leonforte, di Scordia, di Ferla, di San Michele, di Castelfcrrato, di Piana do' Greci, cli Corleone, ma i carusi e i pic– conieri cli Favara, rinnovando le proteste tumul– tuose conti-o i furti e le angherie, risollevano la questione siciliana nello dispute bo1·ghesi.Niuna mi– glio!' riprova, questi nuovi spontanei tumulti, della innocenza di coloro che per sospetto di sobillazione furono sepolti negli ergastoli. Il govc1·no dei ban– diti, mentre da un lato tenta fa1·1i smentire dai suoi ponnaiuoli, dall'altro se ne servo come di nuovo protesto a gravar la mano sugli ostaggi. Eppure solo ossi potrebbero, so fossero in ll10~01scongiu1•a1·0 i disordini temuti, corno solo il movimento da ossi iniziato, solo i patti agrarii del Cong1·essoag1·icolo di Corleone e le misuro difensivo p1-opostedal Con– gresso minerario cli Grolle, potevano, con ce,·t-ozza, evitare nuovi conflitti e nuovo spargimento cli sangue.(') I giornali della borghesia levano il capo ad un tratto, come gente mal desta, e sbadigliando l'iconoscono che e per la Sicilia nulla ancora si é fatto». E la farsa ormai di 35 anni! La più amena di t.ull.ala masnada, è la ipergiu– daica Tribuna, la quale si fa narrare da un alto funzionario del Ministero, come il governo sia im– Jlotento a scerpare gli abusi e frenare le cama1·ille. Esso, che manda in galera per mesi ed anni la contadinella colta ad affascinare quattro sarmenti ab– bandonati sulle terre padronali, esso non ha forze sufficienti, il meschino, per far rivomitare ai g1'0ssi furfanti gli ettari di terra comunale rubati. Lo ~~~;t~s~::i~!i~!t~v:t~!: ~~~~':.o r~~=~~./: 1 ~~: genera le cattive amministrazioni comunali. Bisogna armare il governo di nuovi poteri... La T1·ibuna e prendo atto e si compiace>. E il governo, di grazia, esce fo1'Soda elementi elettivi diversi da quelli che generano lo Giunte amministrativo 1 In ,,eriU\.che non si può essere pift sfacciati e più cinici. Il go– verno, che nulla seppe fare, ha però fatto qualcho cosa. Vedendo le pre\iotenze dello camarille sulle masse sfruttate, esso 1::1 1·inforzato quelle a danno di queste. Ila ridotto dal 6 per cento, che e,~ano, al 3 per cento gli elettori in Sicilia, ossia ha tolto 1 1 li Roma di Napoli chiude una sua corrlepondenza eull'ngl• tailone di Plana de' Greci, esclamando: Solo Btu·bato, ,e roue qui, 1>0trel>bescongturar e l dtsordlm! Più recenll notitie (Don C1t1,c1otte) aulcurano r.he lo ateaso gentrale Mlrrl dichiarò al go•erno come 1010 l'appllcatlone per legge del palli agrarll del Coogreull di Corleone potrebbe ricondurre qualche reapiro di tra~qulllllA nell"l10la. Sono lne•ltabili, senza queetl ed altri prov. ved1ment1,nuo•i e maggiori tumulti, nuove e più aanguinose re• 1>ressionl. ai J)ovori l'ultimo e sca.1-so residuo cli difesa legalo. Cosi li costl'inge alla rivolta: poi geme, con lacl'imc di coccodrillo, sulla forsennata OfKH'i.1 p -opl'ia. . .. Tutto ciò passa nell'indifferenza. DO\'C è andala la bella fiammata di entusiasmo della Lega ver la, libertà? I quattro sognatori che l'a,·cvano attizzata sentono ca.scarsi lo bmccia. Che ne è della lotta ge– nerosa di Cavallotti, all'assalto dell'antro di Caco? Parlamento e giudici lo mandano a spasso, o gli amici lo lasciano solo, finchè anch'egli si senta come spezzati i muscoli. Che fanno i aemocratici, cl:o fanno gli stessi radicali? Invano li abbiamo conlo1·• tati, a~illati, sospinti. La Camera ò chiusa, ed essi sono andati in vacanza. 'l'orneranno a « fai• l'oppo– sizione» se e quando a C1·ispi piace!.'1.Intanto il pa,·tito clel'icale lavora o si p1·epai-anell'ombra. Non ò che la situazione obbiettiva del paese non sia - come noi più ,·olte dimosh·ainmo - eminen• tomento 1·l\·oluzionat'ia.Gli é che a c1uesta ri,·olu– zione delle cose 1nanca il contrapposto della co" scienza o dell'aziono elci partiti. Tutto si fendo o si sgretola, ma come fra un popolo di morti. La malattia esiste profonda, mancano soltanto lo salu" tari reazioai. Questo ò il buio spa\'ontoso dell'a,r– veni1·e. E in c1uestobuio1 in questo sfaccio incosciente, una sola fiamma, un solo zampillo di vita : sono lo elezioni di protesta o l'aziono assidua, entusiastica, fervente dei socialisti. Non siamo usi ad adulare il nostro partito: e ci è triste di rlove1·essere fieri cli un vanto cho è fatto gPande soltanto dall'unive1-salo abbiczione. Pure ò la wwita. Qui fra noi si ò l'ifu– giata l'anima della nazione: altmvo si architetta a ta,·olino la fondazione di nuovi partiti, che non giun– gono pure al vagito, corno so i pa1•titifossero Cl'Oa• zioni a1·bitrarie cho si fanno con qualche solclo o qualche foglio di carta Ma tutlo ciò che è rlolo.-c vero, cho è speranza, che è molo, é nelle filo dei socialisti che si frincel'a. Essi hanno ormai soli in Italia questa grave soma: di po1·taro sulle proprio giovani spallo l'avvenire e la civiltà. LA Cn1TJCA SOCIALE. IPOTESI SULL'AVVENIRE DEL SOCIALISM IN INGHILTERRA (A PROPOSITO DBUB 8LE7.l0i.W RECENTI) Dai dirupi dove sta espiando il delitto di pensie1·0 socialista, Guglielmo Ferrero ci manda la seguente, che inseriamo ben volontieri, e come segno di ri– torno all'ovile dell'amico vagabondo, e per le con– siderazioni che tendono a correggere il pessimismo da noi manifestato sul movimento socialista in In• ghilterra. CARO TURATI, Oulz, 15 0901to. Leggo soltanto oggi l'articolo (1. 0 agosto) sullo Ele– .:ioni in lnghiUerra e quindi mando questa. un poco in ritardo. Permettimi egualmente di dire quali sono state, sulla. questione, lo impressioni uute da mo du– rante il mio soggiorno in Inghilterra.; impressioni istin– tivo, tratto più dalla. considerazione dei caratteri gene– rali della politica inglese che da ro.tti speciali, e che potrebbero quindi essere sbagliate. lo cerco qui di tli· vinare l'aHenirei ma può essere elio questa !)rorezia valga tanto altre. 11partito socialisto, come lo s'intendo in Europa, ò ancora. embrionale in Inghilterra.; e tale - secondo me - resterà. per un pozzo, per sempre forse; ma.

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