Critica Sociale - Anno V - n. 11 - 1 giugno 1895

168 CRITICA SOCIALE Francia, da una. delle città. più industriose d'Europa e del mondo, Roubaix. È una semplice lezione di cose quella che esporrò, con corredo di cifre; no sia dunque scusata. l'aridità, poichò osso.avrà. tutta la brutalità - e l'oloquonzo. - di una dimostrazione coi fatti. L'S maggio 1892,al secondo scrutinio, gli operai so– cialisti di Roubaix conquisto.vano quel Consiglio muni– cipale con una media di 7500 voti contro tutte le liste borghesi coalizzate. I nuo,·i eletti, lulli operai manuali, passavo.nobruscamente dall'officino. nl Municipio. Eles– sero sindaco· il cittadino Enrico Carrette, un militante dolce e tenace. E così, per la prima volta, il Partito Opero.io ora chiamato a tentare, su un campo d'espe– rienze abbastanza vasto, la. realizzazione del suo pro– gramma municipale, elaborato nel 1891, nel suo nono Congresso nazionale di Lione. L'impresa era ardua; i socialisli di Roubaix non se lo dissimularono. Pigliando possesso del palazzo comu– nale, Carrette diresse ai nuovi eletti questa allocuzione: e Noi sappiamo, senza che ciò ci sgomenti, quali diffi– colth. ci attendono agli inizi del nostro mandato ammi– nistrativo i ma noi porremo a superarlo tutta. la pazienza e l'energia onde possono essere capaci dei lavoratori, la cui esistenza trascorso tutta rra i duri travagli del– l'oflleina., le miserie del garzona.lo o le incertezze del domani, o che vogliono il miglioramento dei loro simili sotto la bandiera della Repubblica democratica e so– ciale.• E subito si posero all'opero. Nella seglienle seduta (27 maggio) erano messe allo studio le proposto se– guenti, conformi al Programma municipale del Partito Operaio: lllil1uione di « cantine scolari• ove i fa,iciulli tro– vino a p1·e.z::o 1·idottoo gratuitamente wi pasto di carne ft•a le lezioni del malli110 e quelle clel pomerig9io: e due volle all'anno, al p,·incipio clelt'inv eruo e dell'estate, distribtt.:ione di cat.zatw·o e di abiti ( o.rt. 1. 0 del Pro– gramma di Lione). L'istituzione di « cantino scolnl'i », di incontestabile utilità dovunque, è addirittura una necessità urgente nelle nostre città. industriali del Nord. Qui\'i la classe operaia è prorondamentc misera, la vita a caro prezzo, il clima rigorosoi i figliolelti dei poveri sono allevati in condizioni d'igiene abbominevoli. Mal nutrili, mal vestiti, partono la mattina per la scuola a stomaco vuoto, e nelle dure giornate d'inverno hanno freddo e fa.me. li Consiglio municipale socialista di Roubaix lottò con tutto le sue rorzo contro la più dolorosa e la piò. delittuosa .di tutte le miserie, la. miseria dell'infanzia. All'ora o.tluale, dodici « cantine scolari » sono creato nei d odici as ili infantili della cillà;e due nuove«cantine», dello qua.li il prefetto del Nord ritardò al possibile con lungaggini burocratiche la. ronda.zione, cominciano a funzionare nelle scuole primarie. Il pasto dei più pic– cini - di quelli degli asili - è composto di un brodo o di una minestra con legumi, di 30 grammi di carne, d'un bel pezzo di pano e di un decilitro di birra eccel– lente: in nessun luogo, nelle e cantino scolari>, il pasto è altrettanto abbondante. lnollro, il Consiglio munici– pale, conformandosi alla decisione del Congresso di Lione, creò due distribuzioni di abiti, ogni anno, a: ragazzi delle scuole. Prima della conquista del Comune ratta. dal Po.rlito Operaio, la cassa scolastica. non aveva e. sua disposizione, da parte del Consiglio comunale, che una somma minima; una sola. volta si erano di– stribuiti per 4800 rranchi di o.biti fra tulle le scuole di Roubaia:. Nel 92, la municipalità. operaia fece distribuire per 14.500franchi di abiti i nel 93 per 18 mila franchi; nel 94 per 23 mila; e una somma di 30 mila rrancbi è ,•otata pel 1895. Il Municipio di Roubaix avea cosi realizzato il primo arlicolo del suo pl'ogro.mmo.. Poi votò lo tre seguenti proposte: b1trodu;ione, nei capitolati pei lavori della città, di clausole che 1·iducanoa otto ore la gion1ala di laooro, gum·e11tisca110 un mùrimo di salario determinalo dal Consiglio d'accordo con. le corporazioni, e vietino la speculazione sulla ma110d'ope1·a (ma.rcha.ndage) abolita da un c lecreto-leggedel 1848. - Orga11i:.zazioned'11n servi.io d'ispezione inca1·icatodi invigilare sulla ese– e tuione cli queste clausole (art. 2 del programma di Lione). 01'{/anizzazione d'un servizio gratuito di medici e di un servizio di fa,-macia a p1·e.zzodi costo (art. 8 del programma). SenJizio di consulenza giudi:ia1·ia gmtttila per le liti interessanti gli operai {art. Il del programma), Lo tre suddette deliberazioni, annullate dal prefetto del Nord, formarono ogietto, alla tribuna della Ca.mera dei deputali, il 26 maggio 189-i, d'una interpellanza di Giulio Ouesde, deputato di Roubaix. Questa interpel– lanza, che ebbe grande eco e che ru seguita. da una grande discussione po.rio.montare sullo dottrine collet– tiviste, permise a Giulio Guosdo di mostrare a.I po.ese, con le prove in mano, la illegale e sistematica ostilltà. ondo ò fatta segno la municipali ti>.di Roubaix da parte delle amministrazioni governative. La prima di coteste tre deliberazioni, relativa a.Ila riduzione della giornata di lavoro a otto ore pei lavori municipali, colla garanzia d'un minimo di salario, ru annullata dal preretto del Nord, che credette di dover invocare l'ordinanza. del 14 no\'embre 183i, facente ob· hligo a iulti i Comuni di dare le intraprese di lavori e rorniture « con concorrenza e pubblicità•· Il Consiglio municipale di Roubaix non sopprimeva evidentemente nè la« pubblicità :e- nò la e concorrenza• coll"asigere dagli aggiudicata.rii che non facessero lavo• raro gli operai oltre lo otto ore o col dichiarare che la retribuzione loro dovesse fissarsi giusta una tariffa stabilita d"accordo rra il Consiglio e le organizzazioni corporative. Ma che importava al prerettot A lui occorreva un protesto 1 e quello, dopo tutto, ne valeva un altro qua- 1unque ... Nella stessa seduta, il Consiglio di Roubaix votava, di conformità. all'art. 8 del suo programmo., la creazione d'un servizio diJJarmo.cia municipale. In favore del servitio farmaceutico a prezzo di costo il relatore diceva: « Se v·o una. cosa parlicolo.rmenle disgraziata, è la libertà lasciata a degli uomini di speculare sulla ma– lo.Hin.de' loro simili 1 Yendendo loro cinquanta volle più caro del· costo i farmaci, eioò i mezzi di ricuperare la. salute. La gran maggioranza dei lavoratori si trova. cosi nell'impossibilità di curarsi o di curaro la famiglia; come avere. in tali condizioni, del denaro pel rarma– cista, quando non ce n'è, spesso, poi rornaio 1 Il dovere d'un Municipio sollecito della vita de' suoi amministrali ò di por fine a un tale stato di cose i esso lo deve tanto più, in quanto tale 'riforma 110naggrava d'un soldo lo fi,nan::emunicipali; basta., infatti, aggiungere le spese d'impianto e di manutenzione d'una farmacia munici– pale {locale, personale, ecc.} al prezzo d'acquisto e di fabbricazione dei prodotti farmaceuli~i, ciò che non

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