Critica Sociale - Anno V - n. 1 - 1 gennaio 1895

ORITIOA SOCIALE 3 star zitti e si risolvono .... per una piccola lista. lo ve– ramente credo che essi si spingeranno un po· più in la e terranno agli olei.tori a un dipresso questo discorso: - Signori, compagni e cittadini; guardando bene sulle mura. della nostra. città, voi ,•i a.vvedrete che c'è anche un piccolo ma.niresto che porta alcuni nomi di amici nostri. Noi vi preghiamo di non pigliarlo sul serio; voi ci rarele un ra.vore particolare non tenendone a.tratto conto. - E ritenete che questa esortazione sarà. an– ch'essa superflua., perchè di questo passo gli elettori so.pranno che giustizia rare della vostra. indetermina- -· ·tozza. Minoranza noi paese, noi dovremmo tenerci fiori di essere quello che siamo, senza ro.rciassalire da.repen• tini scoramenti o da. subiti entusiasmi. Nell'apatia ge– nerale di questa Italia infracidita. noi non abbiamo molto da sperare, ma appunto per questo dovrebbe essere un impeg,no di onol'e, per noi, mantenerei stretti alla nostra tattica, alla nostra bandiera, concedendo solo a.Imomento ciò che Il momento esige. Le elezioni politiche sono anche esse vicine; noi dobbiamo prepa- rarci a resistere virilmente, come possiamo, non disde– gnosi delle alleanze, ma neppure troppo corrivi a. provocarle, per confonderei nelle file dei nostri soci. Ma, a metter fine al pandemonio inevitabile (gli ita– liani ili tutte le gradazioni tendono al pasticcio), oc– corre che deliberi « l'assemblea del partito >. Per 01·a non esi,te altro inte1·es.sefuori della .tua più pronta convocazione. E voi, caro Turati, per il quale noi tutti abbiamo affetto grandissimo e stima non minore, com– prender ete, m eglio di ogni altro, come ora. la miglior cosa da fa.re sia di guardarsi dal suggestionare, con affrettate anticipazioni, l'opinione del part:to. Una. cordiale stretta. di mano dal vostro ARTURO LABRIOLA.. L'UOMO ED IL MOMENTO S RICO <'l Libertà vo cercando ch'è sì. cara, può dire l'amico Ferrero mentre il treno lo trasporta nella terra di Bismarck e di Marx. Da.noi la. libertà serve alle tirate stor iche d ei deputati µa.triotti e deplorati, nell'effusione del po.st- prandaum. Misera Italia, che ìl Carducci voleva, no' suoi sogni di poeta. nazionale, rorte e rubesta come un'amazzone, invitta come Giovanna d'Arco, proclamatrice dalle Alpi del verbo di Mazzini ai popoli! Vedetela: altro che le prosopopee del Petrarca e del Leopardi! c'è di peggio: !~èni:t~i~i(j~~~~lt!W,~!~~e ~g:1i1~be;iie~~a.i r:,Ku~W~:~ spontanea a tutte le sue libidini. . Chi è colui che l'ha. presa in questo modo1 E Crispi, che balza.vivo ed intero dalle pagine del Ferrero, il quale ne studia e ne riproduce il pa.rattere secondo i metodidella sociologia.sperimentale. E Crispi, l'uomo dall'immagina• zione vivace ma fittizia, perchè gli manca l'intuito reale delle cose, la conoscenza obbiettiva del mondo che l'attornia.; porchè la sua fa.colta.fantastica. è per sua. natura portata al barocco, al marini!--mo.Ott ocento a nni or sono, costui sarebbe stato un capo di.... crocia.ti, un fondatore di qualche setta mistica., un espl oratore a lla ricerca di qualche Atlantide. Questa immaginntiva, congiunta con l'impulsività. della sua facoltà volitiva, spiega molti de' suoi atti. Egli non riflette, perchè non ea. nb può riflettere; imagina ed agisce. Di qui le contraddizioni che gli rimproverano i suoi avversari e che si possono considerare come gli ondeggiamenti di uno spirito impressionabile, docile agli impulsi degli eccitamenti esteriori. Siccome Crispi non s'è logorato troppo ìl sistema nervoso....negli studi (I) OUOLIILNO l'ERRERO, R~azlon~ - Torino-Roma, t895 (L. t). a di sociologia, cosi anertiamo in lui la persistenza. te– nace di certe tendenze, che una cultura più raffinata a\•rebbe o distrutte o modil\eate. E rimasto quale era quarant'anni fa; il ministro non ha. distrutto 11 cospiratore. Vissuto in tempi di sette e di congiure, \ 1 ede dappertutto intrighi o complotti La. Sicilia si ribella.: sono le condizioni economiche che spingono quel paese alla. rivolta, gridano i sociolog!. - Ma che t - risponde lui - ma.neo per sogno! E un moto antiunitnrio; la pa.tri'lè in pericolo; De Felice vuol cedere la Sicilia alla. Russia; per fortuna. che ci sono io che c onserv o l'equilibrio europeo; e salvo il paese con gli sta.ti d'assedio e i secoli di galera e di reclusione. Le sue idee e le suo abitudini mentali sono quelle ~~~11fd~f1~~~ 1 ~~?à~aiiin~ Q~t!:r: qeu!ritta.c~~~f!g psie~~ nei tempi del nostro risorgimento .... politico, divennero i vizii dell'uomo di governo. Egli ha. bisogno di pro– "are le emozioni dei tempi eroici i è pure una gran so.ddisfa.zionequella di poter dire ogni sera., prima. di andare a. letto: Anche oggi ho salvato l'Italia! E dopo 1 Chi se ne incarica t Ap1·ésnou.s le déluge.,.. . . . Ecce homo; quali sono le cause del successo di questo Ercole fin de sil>cle 1 Secondo il Ferrero, una delle ragioni per cui Crispi s'è imposto a.i discendenti di Romolo è questa: ch'egli non è italiano. li c1:1,rattere di lui non rappresenta il carattere medio degli italiani, i quali sono per loro na.tura pieghevoli alle transazioni, apatici, indifferenti, pochissimo entusiasti. Crispi inve"e è passionale, impe– tuoso, ostinato. Il nostro popolo (è sempre Ferrero che parla) è com• posto di conigli e di marmotte; quando qualcuno, sog– giungo io, ha. la pelle di leone.... sia pure che del leone, come quel quadrupede della favola, non abbia che la pelle, è subito riconosciuto donno e signore. Un'a.ltra causa. del suo immenso successo si deve cercare nelle disposizioni messianiche proprie a tutti i popoli che si trovano in condizioni sventurate. Si aspetta il Messia, l'unto del Signore, che sa.lvi il bastimento che ra acqua da tutte le parti Per molti, i quali degli strumenti musicali non odono che la gran cassa, egli è il Cristo, l'aspettato dalle genti, quegli che 1·iatza le Magdalenc e non permetto la. distruzione del tempio... cioè delle istituzioni attuali. « Ha. del fegato questo uomo >, si sono detti tra loro i conserva.tori la mat– tina del 22 ottobre, quando, d' un colpo, col clixit et dissipati .sunl biblico, veniva.no livragati tutti i circoli socialisti dall'Alpi all' Etna.. • E tutti i giornali sussidiati. .. da.Tanlongo, portarono ai sette cieli l'energia. del primo ministro. Chiama.vano energico un atto subitaneo, dovuto alla. sua. audacia di capitano di ventura..... in politica. Nessun ministro pre– sentò maggior numero dl progetti di lui e nessun mi– nistro li ritirò con pill rassegnazione, quando s'accorse che ad attuarli occorreva lottare contro gravissime dirfl.coltà. Le qualità, che condussero Crispi al trionfo nel nostro puso, altrove sarebbol'o state la sua rovina. In Italia si fa un grande sciupio di frasi sulla libertà, sull'indi· pendenza.; in realtà. nessun paese, tranne la Russia, sente meno dell'Ital ia la manca nza dell'una e del– l'altra. Questa. Italia rinnovella.ta , sogno di tanti mar– tiri, sospiro di tanti poeti, non è stata che una vigna. da. sfrutta.re per pochi.... rurbi. La santa alleanza, che si credeva s pezzat a., si stringe di nuovo; le libertà po• litiche proclama.te dalla rìvoluzione sono violate oggi dalla. classe stessa che ha versato il suo sangue per ottenerle. . . Gli ò che i vecchi ideali tramonta.no ed altri sorgono Non si vivo di solo pa ne, l'ha dett o il Salmista; le nuove generazioni hanno biso:.:-no d'una fede. E in che cosa possono cre derei Nel la libertà forse? De Felice a Barbato e tutti i carcera.ti della. Sicilia e tutti i trasci• nati a domicilio coatto e tutti i confinati (martiri di terza classe) rispondano se alla libertà si può credere ancora, Risuscitiamo Dio; in che modo? La fede religiosa non

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