Critica Sociale - Anno IV - n. 23 - 1 dicembre 1894

360 CRITICA SOCIALE si 1•improcciava « lo spreco del pubblicodenaro », I Nò vi paia la cosa si sti-amba: ancho i bi c.11.– con che si intendeva manireslamente di protestare I zie1•i di Montecarlore$alano un piccolo viatico a conti·o il numel'O eccessivo dei segretal'i delle varie c1uelliche essi hanno d1rorato alla garaallegra del classi amminislrati\·e e contro la smisurata opu- t, ·en.le -et-qua,•ante - cal'it..\ pelosa, foderata dal– le111.a dei loro emolumenti. l'intere_sseche gli imbecilli vadanoa farsi bruciare Tutto questo pe,·ò non ha impedito che, da molto le cervella altrove! ... tempo, quella che si puòchiamare la« satu1·azione Certo la macchina burocratica costaassai a man– bm·ocralica » sia stata raggiunta ed anche oltre- tenersi, ma, prima di tutto, è da osserval'e che la passata; per gli unlci del regno fannulleggia una bo1·ghesia non è mai stata imbaraz,,,la nel ra,• pa– rolla di esauritori di pratiche; alle loro soglio so- gare dagli altri, dai lavoratori o dai piccoli pt'o– spira una rolla maggiore in attesa del fatidico prietari ed industriali, le propl'ie spese. Poi, per 1t1gnuses fntran; non è indetto concorso cosi ben comprendere il gioco della borghesia, si gua,~li magricciuolo a 20 posti di vico-segretario o di ap- attentamente ali'• operazione• che ossa eseguisce: plicato \ 1 olontario, che non rispondano trecento aspi· tale « opc1~azio11e :. pone in essere un vero e pro• ranti, tuttochò non sia 1·aro che, beccato una volta 1wiocenso \·italizio,come ne fanno molti ~li onesti l'esame, i vincitori abbiano ad attendere per mesi strozzini; essa si piglia i capitali o restituisce in e mesi una destinazione dalla governativa pro,,vi• cambio una piccola rendita,sunlciente a non lasciai· donza. morire di fame il contrnente. E - siamo giusti - la provvidenza governativa Con questo brillante « movimento di capit...,H »... fa tutto ciò che può, pii, di quello che....clov1·ebbc, altrui, la borghesia si fo1·nisceanche di magist,·ali. per accontentaretutti; si 1·imangiaperciò unodietro di guerriel'i, di esattori, di inse~nanti. ecc. - di l'altro tutti i programmi di eçonomie; sfidape,•sino tutto quanto insomma è necessai·10per tener su la i voti contrari dei deputati. E bensì vel'o che può baracca del suo potere. Como si vede, la borghesia sfidarli a cuor tranquillo - perchè ò ben 'l:lputo è di una furberia deliziosa: essa ha trovato il modo che quei signori, poi poi - dopo i discorsi di pa- di mettere i.. .. canzonati a far la guardia al miste– l'ala..:...hanno sempre qualche posticino da solleci- rioso congegno della loro canzonatura. - Nelle taro ))81' qualche figlio o nipote o cugino di grande scherzovoli burlo dei novellieri del trecento e del elettore o.... della costui moglie. cinqueconto non c'è esempio cli più fine e di pii, In fondo, più o meno distintamente, go, 1 er110e alto umorismo. deputati sentono che non conviene toccare la bu- 1•ocraziae che le sacre forbici inalberato per pro– messa o per minaccia debbono andar rigual'dose e cessare anche di mordere una , 1 olta arrivati agli.... « organici ». . .. Perchè ciò! . .. li pet'chè ci pare molto semplice ed evidente. Nei paesi latini, dove il feroce individualismoeconomico suolo inguantare le J.ll '0prieunghie, dove la bisca ama atteg:;;:iarsi per li formalismo del ceremoniale ad un onesto club di amichevole trattenimento, la borghesia vincitrice non può abbandona1'0 comple– tamento le sue vittime sul lastrico. Prima di tutto perchè esso strillerebbero h'Oppoe l'ichiamet'obbe1'0 la pubblica attenzione; poi J)81'chètutli questi spo– gliati si l'icercherebbero, mette1~ebbero iu comune la loro i-abbiae si darebbero a cercare fortuna e ,·cndetta intorno. Natu1~a1mente non gi,·erebberomolto senza a, 1 ero notizie di un infinito esercito di miserabili che va raccozzandosi,organizzandosi,anelando al momento di dar battaglia alla nemica; presso questo esercito i nuo, 1 i scorticati troverebbero soccorsi di simpatie ed ospitalità di fratelli, ed essi in l'icambio potreb– bero 1>ortaro informazionipreziose sull'oste nemica, conforti di studi e di esperienze, tutti i vantaggi, in 'Unaparola, della < d1se1·zionedi classe ». La diserzione di classe! Ecco ciò che la borghesia cerca di frenare. Bisogna - questo ò per lei pro– blema di vita o di morte - che i nuovi proletari da lei c1·eati restino aggiogati al suo carro, ,,assalii tiella sua fortuna; bisogna che in 01;nimodo sia impedita la congiunzione dei proletari intellettuali coi salariati manuali. A ciò la borghesia pro,,,·edo procm·andoal maggior-numero di diplomati e di laureati un posticino sicuro, famelico si ma pen– sionato, nella pacifica oscurità del quale si attuti– scano lo ire e si spengano lo velleità ribelli. Se cosi vi piace, si 1>0ti·ebbedire che il capiL,lismo procurache quelli, che esso ributta con aspra lotta dall'eliso proprietario nel baratro infernale della nullatenen,.a,caschino su di un materasso di crine, che ammortizzi alquanto il colpo fiero della rovina: - il materasso del Z7 del mese. Bib'1otecaGino B1ar-co ).fa - questo è assai curioso - come ha potuto la borghesia strega1•ecosì le sue vittime, da farsene non pure dei se1•vitorizelanti e de, 1 oti ma persino degli adoratori entusiasti! Per comprendere questo, bisogna porre mente alla psicologia propria di una società a base di lotta. li senlimeJ1to che in una tale società sprona pii, vivacemente ogni combattente è l'amor proprio; l'individuo si può dire che teme ancora più lo scorno della sconntta che il dànno della sconfitta stessa, appunto perchè tutL, l'educazione che si impartisce in questo ambiente intende a istillare un gran disprezzo per tutti i caduti. Una p,-ova di ciò si può trar,·e dal semplice fatto che molte pa– role del noslr-o vor.,bolario, le quali per sè non significano alt1'0 che uno stato di povertà. sono usate come espressioné di estrema ingiuria. Di qui la tenacia onde la grande maggioranza doi decaduti nasconde come una vergogna la propria disgrazia e la vivacità con la quafe reagisce contro chiunque si attenti di rinfacciargliela. A questo stesso fatto si rannoda il rormarsi ed il crescere continuo di una colluvie spaventosa di parassiti-,vivacchianti famelicamente su quelle fun– zioni intermediarie che sono il flagello del com– mercio e dell'indusb-ia moderna. ìl pad1'0ne di fondi andati all'asta, il commerciante fallito,l'indu– striale andato in malora, la prima cosa che tent...'l si è di rivolgersi al suo concorrente fortunato pe1· farsi rilasciare campioni dei suoi prodotti,che egli poi cerca di collocare sul mercato e cosi conserra1·e l'illusione (niente altro che l'illusione) di essere il padrone di se stesso, di lavorare per conto proprio o sopratutto di appartenere alla classe coinme-il– faut, di cui continua a usare la fo(:gia degli abili e la ce1~emoniosih\ delle maniei-·e.Cosisi spiega perchè non si è mai avuto come ora tanta gente per i piedi che vi assedia da mane a sera per offl'irvi l'olio purissimo di Bordighiera, il « Pomino extra•· la macchina da cucire, la bicicletta e la S/o,•ta Untvel'Sale di Cesare Canti, (guardatevene!). La borghesia ha saputo agire sopra questo sen– timento - senza fallo il più stupido di tutti i sen– timenti - di vol'gogna della p1•opriapo,•ertà; ha

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