Critica Sociale - Anno IV - n. 22 - 16 novembre 1894

CR~TICA SOCIALE LETEORIE D L VALORE cli Curio l\tlnrx o (.]i A<.•hiHc Lorin. Xci nume1·i 10-20 della C1·tlica ci associammo al Colelli per dimosli-are, contro le direso del Soldi. che la teol'ia del valo1·e del Ma1·x ò incompatibile con taluni fra i principali fenomeni dell"economia moderna, ed in 1special modo co!resistenza del ca• pitale tecnico cliflèrenzialc. Faremo ora di pro\ 1 arc, come promettemmo, che la ricostruzione tentata dal nostro massimo economista per conciliare col ca.pilale tecnico diffe1--enzialeil grande principio classico-socialista della determinazione del valore !secondo il lavoro, ò anch'essa insostenibile. Il Lol'ia 1 mentre riconosce che il valore, fìnchò sull'orizzonte economiconon app..'liala macchina. si fissa in ragione del lavoro, aflCrma che questa legge viene prorondamente altemta dall"introdu– ;done del capitale tecnico. Siano il capitalista A che, rlisponellflOdi un capitale di 1()() giornate lavoro, lo impiega tulio in salari, ed il capitalista B che, sopra un capit.,le complessivo della stessa entilù, anticipa in salari soltanto 75 giornate, e le rima– nenti 25 investe in capitale tecnico. Posto che da 100 ~iornate salari si t,-agga un sop1-alavo1-odi 50 giornate, e da 75 gio1·nate un sopralavoro pro– J>Orzionalmente diminuito di 37,5 giornate, il saggio ciel prontto sarebbe, secondo la teoria ciel Ma,·x, per A cli 150 giornate - 100 giornate ---lOO"giornate, cioò del r,() '/., e per 11 di 137,5 giornate - 100 giornate -- 100 giornate, cioò soltanto del 37,5 °fo. Il Loria, al contrario, riconoscendo che una tale diversih\ di prontti è incompatibile coll'azione li– vellatrice defla libera concorrenza, ammette che il capitalista, il quale anticipa capitalo tecnico diffe– renziale, se por quest'ultimo non ottiene, come pe1· il capitale salari, un p1-ofltto dall'intimo delratto produttivo, può procurarselo nella sfera della cir– colazione, mediante un elevamento artificiale del valore delle proprie merci. n, nelle condizioni sup– poste, perderebbe di r,-onte ad II il prontto di 12,t, giornate lavoro, che, col tasso al 00 "/ 0 , avrebbe potuto ottenel'e da un capitale sala1·i della stessa entit,\ (25 giornate) del capitale tecnico da lui solo impiegato. Ma se ora al sopravalore di 37,;'Jgior– nate, che le sue merci realmente conte11gono per opera del capitale salari di i;j giornate, e~li ag– gim,1geartificialmente il sopravalore di l2,5g1ornate, che posseggono in meno a causa del capitàle tec– nico di 2::;,ottiene tosto un profitto di Jr.i() giornate - :n,=> giornate+ 12,t>giornate) -- 100 giorna~ - --- o riel ~,o'/,: un ~•-ofittocioò identico a quello cli A. Il cnpitale tecmco differenziale cessa adunque di apportare una. diversit.\ nei profitti dei vari capi– talisti, quando quelli fra essi, che lo antici1>ano 1 aggiungano al sopravalore ricavato dal loro mi– nOl'Ccapitale salari il sopravalore che 1iotrebbem ritrarre da un capitale salari della stessa gran– dezza del loro capitale tecnico differenziale. In questo modo il Loria, accettando e svolgendo con maggior rorza di logica e p1•orondiu\di inda· gini le idee gi,\ espresse a tale pmposito dal Ili• cardo, viene a rendere compatibile colla libem concorrenza il capitale tecnico difl0renziale, ed a 1wolungare la \fita al principio della scuola clas– sico-socialista, secondo cui il profitto emanante dall'intimo dell'atto produttivo si esplica nella cii·- B1b1otec:=i C,1noB1arco colazione mediante la legge che determina il ,·a– loro dal lavo1·0. 1"1':\ il ~larx cd il Loria c'ò adunque una diflt!– ren1,a, non un abis.o;o. Poi' il Ma1·x, come pe1· il Loria. rìnchò non appare il capitale tecnico, ii' p1·0- fitto si ricava col mezzo del sopravalol'C de1·ivant.c dal soprala,·oro. La modificazione stessa introdotta dal Lol'ia, pc,· ciò che rigual'da il capitale tecnico differenziale, concede il profitto comune al capita– lista che quello anticipa, solo in quanto l'el0\ 1 amenlo artinciafo del valore delle merci con esso ottenute sta a r-app1-esentare un sop1·avalo1-efittizio. . . . Volendo da questo punto inizial'O la nostra cri– tica al Loria, p1·emettiamo che non abbiamo nulla a ridire sul processo con cui il Loria Oriuscito a,1 ottenere il p1-ofitto comune per il capitalista che antici1>a il capitale tecnico dif1Ewen1.iale. Data la premessa che il capitale tecnico non producn per sò stesso un profitto, l'unico modo pc1·cui il capi– talista, che ne impiega una quanti!,\ maggio,·c, possa 1•itrarce il profLlto medio, Ocertamente quello additato dal Loria. Noi vogliamo piuttosto dirigere la nostra critica sulla premessa medesima da cui è partito il I-'01·ia: che cioè il capitale tecnico non produce pel' se stesso un p,-ontto. Sembrerebbe che, essendo questo l'unico concetto comune, su tale proposito, al Loria ed al :vrarx, noi avremmo potuto attaccarlo sin da quando ci occupavamo del grande socialista. Ma si osservi Che,essendoci noi intratte11uti del Marx al solo scopo cli conrutare col Cotetti la diresa che ne aveva tentata il Soldi contro le critiche mos.segli dal Loria, dovevamo rimanere nella stessa cerchia degli argomenti adoperati dal nostro sommo eco– nomista. Ora questi non poteva certo pensarsi di inflnnat•e un concetto che doveva costituire la baso stessa della sua ricostruzione. O'altra parte il Loria. essendo riuscito a conciliarlo con quei fenomeni coi quali presso il Marx discordava, ha condotto il principio, che le macchine non danno pe1· se stesse un profitto, al pili alto grado di pe1·fezione. Per conseguen1.a, una critica mossa ad un tale concetto, nel momento stesso in cui lo sforzo di un potentissimo ingegno pareva averlo impiantato su basi incrollabili, acquista una efficacia tanto mag– giore. Quando il capitale tecnico non era stato anco1·a applicato, il capitalista /1 anticipava, non meno cli A. tutto il suo capitale di 100 giornate in soli salal"i. I.imitando la classe capit,lista ai nestri A e n e la classe lavoratrice agli opemi loro sottoposti, ave– vamo allora che, dato sempre il prontto del 50 '/,. il p,-ontto complessivamente goduto dalla classe ca– pitalista consta,·a di 100 giornate di lavoro. Su– benti-a. nel capitale di U, a 25 giornate salari un capitale tecnico differenziale del1a medesima gran– dezza. Non producendo la macchina per se ste~'l, perchè incapace di sopralavoro, un p,-ontto. il p,-o– ntto sociale diminuisce tosto delle 12,5 gio1·nate corrispondenti al capitale salari sostituito dal ca• pitale tecnico: diventa cioè non piil di 100 giornate, come quando il capitale tecnico non esisteva, ma di 87,5 giornate. Certo, data la teoria del Loria, li, quantunque dal seno della produzione non rica.vi che un pl'O· fitto di 37,5, può, per mezzo dell'elevamento im– presso al valore delle sue merci, partecipare ad un'equa parte del maggior profitto goduto da Il; dimodochè i due capitalisti vengono a disporre in ul• tima analisi dello stesso profitto di 4!l,i5 giornate a testa. Ma il fatto che i prolitti dei due capitslisti diventino, per opera della formazione !oriana del

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