Critica Sociale - Anno IV - n. 21 - 1 novembre 1894

326 CRITICA SOCIALE E mentre i nostri propagandisti scorrazza.vano la.cam– pagna, la propaganda proseguiva. nei centri industriai;. Conosco un collegio dovo, in w, medesimo gion10, si organizzarono 53 riunioni. Quasi dovunque la maggio– ranza dei nuovi elettori assiston1. o.Ila conferenza, o uno dei migliori ricordi di questa lunga campagna ò l'entusiasmo eroico che scoppiava in coteste riunioni. Mi ricordo una sera, nel paese del carbone. L'oscu– riti\. era calata. Più di 4000 uomini si addensavano nel– l'ombra, sul piazzale delle scuole. Al momento di votare l'ordine del giorno che, tradizionalmente, chiudeva le nostre assemblee, io proposi che ciascuno dei presenti accendesse un fiammifero. Al segno.le ,migliaia. di luc– ciole azzurrognolo volteggiarono sopra. la folla, e, lie– tamente balenando, illuminarono splendidamente la im– menso. piazza., mentre, ad una voce, tutti i con\·enuli intuonavano la Marsigliese. 11col1•0 di fulmine del 14 ottobre. Durante questo tempo, i partili borghesi lelicavano tra loro senza troppo preoccuparsi dell'cwversario so– cialista.. Perciò i risulta.ti del 14ottobre furono come un colpo di fulmine: i candidati del Governo in ballottaggio, nella. metà. dei collegi, o dollnilivamento bocciati da liberali o da. socio.listi; vitlorio. socia.lista.a Mons; 30.000voti di mo.ggiora.nzarelativa a Liegi i ballottaggi favorevoli al Partito opera.io a Vorviers o a Soignies; in una pa– rola, il paese Vallone, radicale o socialista, che teneva. in iscacco lo Fiandre clericali; e la. sorte del Ministero ridotta a dipendere dal risultato finale di Bruxelles, dovo i partiti d'opposizione avevano, presi insieme, più voti della lista cattolica. Il panico della borgl1esla. Ipnotizzali dalla speranza. di rovesciare il Ministero, i politicanti libera.li, obliando un istante i loro interessi ili classe, diedero ai loro partigiani la parola d'ordine di votare poi socinlisli, o piuttosto contro i clorica.li. Dal canto suo, il Consiglio generalo del Partito ope– raio deciso di appoggiare, al secondo scrutinio, quoi candidati cho si J>ronunciassoro, in iscritto, a favore del surrragio universale puro e semplice nelle elezioni amministrati,•e. Dato che la più parte dei liberali prendessero que– st'impegno, e siccome i socialisti e i liberali riuniti avevano più voti dei cattolici in tutti i ballottaggi, sembrava che la sorto del Governo rosso decisa, o cho almeno non avrebbe avuto che una maggioranza insuf– ficiente per conservare a. lungo il potere. Ma si erano ratti i conti senza la. reazione cho dove– vano necessariamente produrre lo vittorie socialiste del 14 ottobre. Un vero panico s'impadronì della. bor– ghesia, o, la successiva dompnica, al secondo scrutinio, gran numero di elettori liberl,l.liproferirono votare pei candidati del Governo. Tuttavia tutti quanti i candidali socialisti, che si tro– vavano in ballottaggio, ebbero il disopra sui cattolici. tn compenso, il partito liberale subì terribili perdite, e tutti i suoi ca.pi , senza. eccezione, rimasero sul la– strico. A Bruxelles, dovo i socia.listi avevano al primo scrutinio 40.000 ,•oti, i libera.li 64.000 e i cattolici tl3.000, questi ultimi furono eletti con oltre 10.000voti di mag– gioranza. Lo 1,rosslmo battaglie 1,arla111entnrl. Così dunque, i cattolici di Governo, i quali non ot– tennero 100.000voti di più dei partili d'opposizione Bib 1oteca Gino B1arco sopra un complesso di 1.800.000 voti, si trovano in pro• senza di una quindicina di liberali e di una. trentina di socialisti. Questi ultimi ottennero, il J.I ottobre, 335.000 suffragi. Noi facciamo conto di a"er ben tosto l'occasione di raccontarvi le peripezie della prima grande battaglia parlamentarc,cho i socialisti impegneranno senza dubbio sulla questione del volo nei Comuni. So ci riesce di strappare al Governo il suffragio un i– vorsale, la conquista di Bruxelles, di Gand, di Liegi e della. più parte dei Comuni industriali, ò cosa. certa. ed imminente. EM!l.10 VANOtllVELD&. IITELLIGENZA EMORALITÀ DELLA FOLLA. < 1 > DIVERGENZE (lettera a GABRIELE '!'ARDE), B una. fortuna. ed un onore per me cho voi vi occu– piate da. qualche tempo della criminalifa. collettiva, - tèma cui vado io c!edicando i miei studi assidui o il mio povero ingegno. Una fortuna, perchà nel dirtlcile lavoro voi mi siete spesso una guida geniale, se!!lpre un critico acuto o sottile; - un onoro, perchò l'into• resse, che dimostrato por quel soggetto, mi prova cho non fece opera inutile chi pel primo attirò su di esso l'attenzione degli studiosi. In uno dei vostri ultimi articoli (t), che sono ricami psicologici deliziosi por la soavità dello tinte, voi vi occupato della rolla.non solo dal punto di vista morale, ma anche dal punto di vista intelleltualoi e poichè su questo argomento parmi d'aver qualcosa da dire, mi son porme·sso di dirigervi questa lettera., che voi leg– gerete - spero - con quell'indulgenza che ò una dote naturale nelle individualità superiori. . .. Io non so so sia vera la teoria un po' paradossale SO· stenuta da. alcuni, cho il progresso consista nel ritor– nare all'antico: certo mi sembra matematica.mento per– rotta la similitudine di Goethe. il quale diceva che il progresso non è che una spirale: ritorna su so stessa ma sempre innalzandosi. Se voi applicate questa definizione al diritto penalo e pili propriamente al tòma di cui voglio occuparmi, vedrete quanto sia vera. In tempi lontani ero.siintrav– veduta - in modo confuso, erroneo e anche barbaro - l'esistenza di una criminalità collettiva; poi, quel primo barlume, da cui pote\'ansi trarre utili e umano appli– cazioni, era. stato oscurato da quella grande crisi di individualimio che, come voi dito benissimo, è scop- (1) Siamo tanto pil) Jietl di pubblicare questa interessante ana• llsl pslcologicn. - che servir:\ di proemio 3. una nuova edi:tione del noto saggio di Sci pio Sighele sulla Folla deUnqwmre.....: in quan10 che, oltre IUldare la collaborntlone alla Critica Sociale di uno dei l)iù geniali cam1)lonl della gio,·ane scuola J)oaltiva italiana, ha dato Ol)portunità al nostro amico Enrico Ferri di apponi una notn critica che è In r~altà eHn. ;>ure un articolo, non meno lntereun.nte di quello da cui prende l'l\bbrivo. - I due articoli, che ,si 1u&1Seguono In questo ateaao numero, al Integrano a vicenda per via di co111rasto, e la luce che ,i;prina dal loro at• trilo lumeggia ampiamente uno del più curiosi 1nobleml, fra quanti ne posa la nuova e psicologia collettiva•. (Nota della CRITICA SOCIALE). I (') Poule, et ,ecte, au point de cue crlmtntl - Roue du deu4' monda, t5 nov. t893.

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