Critica Sociale - Anno IV - n. 13 - 1 luglio 1894

CRITICÀ SOCIALE 100 La prop1•iet.\dei primi tempi é improntata ad un severo carattere religioso e sacerdotale, mentre nelle e~he aristocratiche de' tempi antichi e mc– dioemh la vediamo assumere ordinamento militare o go1-archico; ai nostri giorni essa è una istituzione prettamente giuridica. Co sa, col prevalere della ricchezza industriale. la egemonia secolare dei possessi territol'iali ed immobiliari, ed il capitalismo invadente riesce a fare anche delle terre alll·ettanti titoli al portato,·e. Ciò basti a prova1·e come anche la p1'0prietà si modifichi e trasformi al pari di ogni altra istitu– zione di 01·igi11epuramente umana e perciò tran~ sitoria; ciò valga a premunirci contro il pregiudizio che la società. per quanto ha tratto al diritto di p1'0prietà, non possa ave,· alll'O modo di esistere cho quello che noi vediamo oggi funzionare attorno a uoi. E qui avrebbe termine questa mia fugace ras– segna, se il vocio di coloro i quali si ostinano a vedere nell'abolizione della proprietà privata non altro che violenza e rubel'ie, lo spegnimento di ogni iniziativa od energia individuale, l'anarchia, il lìni– mondo, non mi inducesse ad aggiunge1'0 a titolo di suggello lo seguenti brevi ed o,•vie considerazioni. Che caos,che finimondovolete mai che produca l'abolizione della proprielà privata, se essa é già abolita, anzi per meglio dire, non ò mai esistita per i nove decimi del genere umano! E chi non vede che è lo stesso capit.,lismo che si inCt\rica di abolirla semp1·e pili, assorbendo via via, sl nell'industria. sì nella possidenza, le posizioni n1edie e precipitando giornalmente piccoli possi• denti, piccoli commercianti ed industriali nel ba– rah'O immane del proletariato I Cesse"\ l'attività morbosa che si svolge dalla lotta per la conquista della p1'0prietà ossia del privilegio! Cesserà anche l'atonia o l'av,•ilimento di quelle masse che non hanno altra parte in questa gara che quella di farne le speso. E noi non vediamo porchè, in una società dovo l'unico fattore come l'unico distributore delht ric• chezza sarebbe il lavoro, non c.lebba grandemente avvantaggiarsi il principio dell'atlività e il senti– mento della responsabilità personale, quando é pa– lese che soltanto a stregua di una siffatta economia poll·à realmente av,•erarsi che ognuno sia il figlio delle proprie azioni, l'artefice della p,·opria relicitil o della pt'Opria miseria. Certo neanche il socialismo sanerà tutti i mali, faro\ sparire tutte le disuguaglianze tra gli uomini. Vi sono mali, vi sono disuguaglianzo..che nessun buon volere o potere umano va1·1-obbe a distruggei-o. Ma intanto è dovere della socie!.\ é urficio del legi– slatore toglier di mezzo i mali e le dispari!.\ sociali che non hanno alcun fondamento nella natura delle cose e solo procedono dai sistemi fattizii umani. Fatta sparire colla socializzazione della p1'0prietà la principale di queste cause, quella che riassumo e compendia in sé quasi tutto le altre, nessun dubbio che tulle le altre ineguaglian1.e discendenti da cause meramente naturali, oltreché fino ad un certo puu lo richieste dalla vm·ieta degli uffici o dei se,·– vizii scambievoli tra gli uomini, non creeranno mai quegli spietati contrasti, quelle enormi distanze tra uomo e uomo, che costituiscono una permanente offesa al senso morale della fratellanza umana. E, per finire, io domando: la prop,•ietà privata é davvero utile, é necessaria I Perché concederla agli uni, negarla agli altri 1 Perché benefic.,rne i pochi e privarne i più! Estendiamola dunque a tutti, sociali1.1.iamola. Solamente a quest., condizione, avremo reso possibile a ciascun uomo di elevare 1:::S1bl1oteca umo ~1anc-o con una onest., ope1'0sità il proprio livello non so– lamente materiale, ma anche morale ed intcllet• tualc; senza di che, é inutile illuderci, la societ.'l non cesserà mai di offrirci il miserando spott.,colo di un branco di fortunati per delle moltitudini di abbietti! Av,,·. F. ARCANGELI, I IEMICI DELLA IOSTRl AGRICOLTD lol1 agricoli nl 4ui1 daigrui e ulla sp1ti1liuuio111 delleuUm Al nuovo partilo, che fermenta e si allarga nella morta gora. di Montecitorio, il partito dei protettori, anzi sai• va.toridoll"agricoltura.nazionalOi a cotesti grandi pro– prietari o eletti dei grandi proprietari, di cui ranno ora cosi bono gli interessi, si potrebbe dedicare il scgucnlo specchietto, compilato da E. Lccouteux, sulla. scorta dolio esporionzo di Mathiou do Dombaslo - duo pri'l,– cipi entrambi della moderna. agronomia - e che getta una luce pura sulle causo di una parte dei mali della presente agricoltura e c'indica la ,,ia da battere per curarli. Tolgo dalla Culture amtlio1·at1te: FRUMENTO. Spest per tttut c.. l1Wltlth■l11ta SP!l! asse Speso. generali . 52 186 j Affitto . . . . . 45 ! Lavori . . . . 43 Sementi . . . . 46 I Concimo . . . . ;4 ) s,eu mlablll l Rat~i1~f~l~~;:~~• 31 ) 108 Da soJ~!~~: i 1 ? 1 !:1~r:s~ef1': pe;;i~o ~ Spesa da ripartirsi sul grano . . 244 !!accolto per ettaro (granolla) ollol. 14 Prezzo di costo di un ettolitro 17,42 390 80 3IO 28 · 11,07 Non ò necessario essere agricoltori per ,•edere su.bito ove sta il rimedio - almeno uno dei rimedi - al « malo gravissimo » della concorrenza cstora, nò v·ha d'uopo di essere versati in agronomia per sentenziare chb l'agricoltura italiana. ò rra lo più. irrazionali o depau– peranti, e che il proteggere, o darsi rari& di proteg– gere, un simile ammasso di barbarie, ò una. ingenuità. quando non è 'una.speculazione. « Noi vogliamo la di– fesa dalla concol'ren:a estera, non la. protezione ad oltranza»-; ma, di grazia,qual ò quella diresa che non "sia.protezione, e cornostabiliroto il limito oltre il quale il dazio, invece di aiutare a svolgere, aiuta à morire 1 Ma, pur ammessa la necessità di un dazio sotto pena di veder abbandonata. in Italia la. collura. dei grani - ciò che ai protezionisti parrebbe un finimondo, mentre noi la riterremmo una rortuna - credel.e voi che basti questo solo dazio a rialzare, a migliorare radicalmente ragricoltura in generalo e lo. granicoltura in ispecie 1 Noi crediamo al contrario che uno dei primi effetti del dazio - agrariamento pa,•ln.ndo - sarà. la so– sponsiono degli impianti di colture specializza.te - che in questi ultimi anni andavano aumentando - uno. diminuzione noi consumi o un arresto nella progres– sione del consumo dei concimi chimici, un dissodamento di prati naturali e arliftciali: tutte cose che indicano regresso, perchò ci riconducono alragricoltura casalinga, ratta. pel consumo immediato, senza. anticipazione di I capitali e refrattaria alle esigenze e nllc pratiche col– turali moderne.

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