Critica Sociale - Anno IV - n. 13 - 1 luglio 1894

CRITICA SOCIA'.LE 203 su un falso cammino; i« giuristi» ed i« metafisici» furono i padroni della situ~zione. Come spiegare questo fenomeno storico? « E nell'umana natura - risponde Saint-Simon - di non poter passare da una ad un•attra dottrina senza un anello di con– giunzione. Questa legge trova anche più forte ap– plicai.ione nei vari sistemi politici, traverso i quali il processo naturale de'la ch·illà sospinge la specie umana. Questa necessih\, la quale nella «tndu,st1•fa ~ creò l'elemento di una nuova fo1·1.atemporale de– stinata a sostitui1·e la forza mtlita,·e, e nello «dottrine» positive l'elemento di una nuova forza. spirituale destinata a sostituire la forza teolo(Jtca, questa stessa necessità, prima ancora che il muta– mento avesse cominciato a farsi molto palese nella società, aveva dovuto svolgere e porre in altivifa una forza temporale e spirituale cli carattere in– termedio, ibrido e transitorio, la quale forza non aveva altro ufficio che cli effettuare il trapasso da un sistema sociale all"alll·o.• (') Come si vede, lo« se1·iesto1·iche » di Saint-Simon non spiegano in ostanza un bel nulla, al contrario hanno bisogno esse stesse di esse1•espiegate, e pel' l'iesci1•, 1 i ò giocoforza tornare alla inevitabile« na– tura umana»; la rivoluzione francese fu trascinata su quella via, pel'chè la natura umana è fatta cosi. (') Dello due l'una. O la natura umana é « im,1nu– tabtle », come sosteneva Mol'elli, e allora essa non se,·ve a spiega,· nt<Ua nella sto,•ia, la quale ci mostra continue trasformazioni dei rap(>Ol'ti degli uomini nella società; o essa ,,n ,tt.la c olle circostanze nelle quali gli uomini vivono, o allora 1 anzichè la causa, essa è l'effetto della e1•oluzione slol'ica. l materialisti francesisapevanomolto beneche l'uomo è il prodotto del suo ambiente sociale; « l'uomo non è che educazione », diceva Helvelius. Qui Helvetius parrebbe aver abbandonato il punto cli \ 1 ista della natura umana, pe1· studiare invece le leggi dello s1•iluppo dell'ambiente, che forma la «natura» umana, dando all'uomo l'una o l'altra educazione. Egli fece infatti qualche scorsa in quest~ direzione. Ma nè a lui nè ad alcuno de' suoi con– temporanei, né agli stessi socialisti della pl'ima metà di questo secolo, come a nessun rappresentante della scienza cli quell'epoca, riuscì di scoprire il nuovo concetto che rendesse possibile studiare la evoluzione dell'ambiente sociale, questa causa della « educazione• storica dell'uomo, delle trasfor– mazioni che si compiono nella sua « natul'a». Ecco perchè si era cosh·etti a ritornare alla « natura umana» come all'unico principio che sembra se porgere una base alquanto solida alle rice1·che scientifiche. Ma poichè la natm·aumana a sua volta si trasrorma, era di assoluta necessità ra,· asl>·a• ;ione da cotestet,·asro,·maztoni, cercare le qualità stabili della nalul'a umana, le sue qualità fonda• mentali, che rimanessero inalterate mallìrado tutte le trasformazioni delle qualità secondarie od acci– dentali. Ne venne che in ultimo si arrivò ad una magra astrazione, come, ad esempio, quella dei « filosofi »: « ruomo è un esse1·0 sensibile e ragio– nevole», astrazione la cui apparenzaera tanto più comoda, in quanto che si prestava allo arrermazioni più arbitrarie e alle conclusioni più fantastiche. Ot<izot - per citare uno statista filosofo della prima metà di questo secolo - non aveva alcun b,u IUlvvO ,,no H1arco bisogno di andar in traccia della migliore 01•ga– nizzazione sociale, della legislazione perfetta: egli era soddisfattissimo di quelle esistenti. Ma !"argo– mento più fol'te, di cui avrebbe potuto servi1•si por difendersi dagli atk,cchi dei malcontenti, sa– rebbe stato pu1· sempre la « natm·a umana», )a quale, poteva dire, rende impossibile c1ualsiasino– tevole riforma nella costituzione socialee politica della Fmucia. Alla loro \'Olla i malcontenti con– dano a vanoquestacostituzione,ser, 1 endosidellastessa. astrazione. E poiché questa era am1ttovuota, e si prestava, come notammo. a qualsiasi a08rmazione a1·bitraria e a tutte le deduzioni logiche che ne derivassero, cosi il còmpito « scientifico • dei rifor– mato1·iassunse l'aspetto di un problema geometrico: data una ta.le « natura», si trovi quale struttura sociale vi risponde meglio. Cosi Morelli deplol'a amaramente che « i nostri antichi maestri » abbiano trascurato cli porre e clisciogliere questo problema capitale: t,·ovare qt<ell"o1·dinamentonel quale di– venti quasi tmvossibtle alfttomo di essereco,·1·0Uo ò'malva(JiO, o elle almeno 1·/dttca tl male "al mint,no vosstbtle. - Oi;\ abbiamo visto che per il )rorelli la natura umana em una, costante ed tmmtt/ctbite. Ci è noto ormai in che consiste il metodo « scien– tifico• de(!li utopisti. Rammenteremo, per chiudere, che, essendo la natura umana una ben magra. e 1>000 nutritiva astrazione, in realt.\ gli utopisti non si riferivano alla natura.umana in generale, ma alla natura idealizzata dell'uomo loro contempo,·aneo, e appartenente alla classe le cui tendenze essi rap– presentavano. Così la 1·eallà sociale irrompeva fatalmente nelle opere degli utopisti; ma questi non se ne rendevano conto e vedevano questa realtà solo per mezzo di un'astrazione, che, per quanto vuota, era impermeabile al loro sguardo. OtORGIO PL1-:CIIA!\OW. NB. Il seco,ulo a,·ucolo della se,-tet>·atte,-àdel modo di concepi,-e v,·op,-fo at socialismo scien– li{ico. Il parassitismo organico e le sueforme li) Il parassitismo in generale. In generale il 1>arassilismo,sia 01·gauicoo bio– logico, sia sociale, è il fatto di "" esse,·eche vive a spesedi "" alt,-o senza distruo(Je1·lo e senza i·enderott alcun se1·vi(JiO. Questa definizione con– tiene due elementi essenziali: 1. 0 il paras"itaè inutile o nocivo al suo ospite; non vi è fra essi scambio di ser,·igi; 2.' il paras ita non distrugge il suo ospite, o almeno non ha alcun interesse a distruggerlo. Se manca l'una o l'altra di queste concfizioni,non vi è pa·rassittsmo, bensì vi sarà 1nutualismo. o vndatismo. abl~~a~~~'~fn~!:~~ 1n~l ~!f: !f,~1r~"t~ 1 i~ ~11t:rd':i',~fl 1 :,ri: di Bru:(elles, che gli 1>0rseIl sussidio della flllt\ specl:i.le compe• ~~~~:,1°T~ 1~:~::~r1 "s ~::,'ii 11 8u~te c~i':!f~g~: n .i r:udiW!~~n 1 i!e c! pu&ano fra Il par!l.118ltlsmo quale lo si ouerva nel mondo blolo• glco e Il parn1111ltl11mo s ciale. A,·endone ,•fata qualche comunl- ~Ji11gg~~~ ~g ;;1: 1 d~ !tit~a, a~~~l~~f:''h~~Z,~~ so::ra e ,·3 yr~rX Jm1lortanli risultati di questi suol studi!. che lmaginammo non potessero mancare di un grande Inter-use pel cultori del s;'.l– clalismo. Il \'andervelde 2entilmente aderl. e ci Invia que&to primo :i.r- 1icolo che non escet1al campo strettamente blologlco. ma che e la base neceHarla del su11seguentl da lui promessi. nel qunll, aemvre In rapporto col para~lthmo organico. ,ariinnn studiate particolarmente le forme, l'e,·olutlone e le 111nuen1e del p:ir:i.1- 111tlsmo,oclale. • (.Voto dello CIUTICA.}.

RkJQdWJsaXNoZXIy