Critica Sociale - Anno IV - n. 11 - 1 giugno 1894

Critica Sociale RIVISTA QUINIJICIN.ALE IJEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Res■o: Anno L. 8 • Semestre L. • - All'Eotero: Anno L. '18 • Semestre L. •,M uture, ooqlia, cartolin,,wglia oU'Ufflcltdi CRITICASOCIALE: MILANO: Portici &allerla V. E., 23 (i' 111110101) Per IIILilO al pab abboaanJ ancbe alla Libreria l>amolard: c. v. E.. ,r, e daU'ed.ltore 11.Kantorowlca: .,,. llaruonl, 5, A■N IV - N. Il. Non al ve,1de a nunam-1 HparaU. Mllut, I. 0 giugno 1894. SOMMARIO Attuallti, Yto:ff: rn:;::;~e~~~~~,: a propoelto della dltcuulone nnl\nilarla <Jtm1ummatumutl Laaenc.enza di Palermo. (LACRITICASoc1ALB). I IOblllatorl: Il, Stlez.looe ,er .. lle (PILlf'PO TtJRATI}. Studt aoolologlcl. I• ,a,cl., la quuNone delll4tna, I. (An. f'llAHCUCO Da LUCA)– Pr-otofonumo e libero ,cambio; lii (ftne) (Fsouuco E:i1osL1). SoelaUnno e f)lcco/4 proprktd: nuove conslderulonl iull:a piccola pro1)rlelà Tltlcola nel Mon(errato (On,~IPPII: Bo1110}. La ICO'A/ltla della J)lCcOla e<>ll1tra ,.e, Veneto: Appendice all"atll• colo Sooiott,mo 'ptccota fJl"OJ)Yletd (EDOARDO TOPPIITTI e LA CRITIOll). Fllosofla, letteratura e varietà. Il #OCl.aU1mo e• lii ,,,i1 bellf chlm,,., 1ml(rn4 » (UN o,u:0AIU0). VANDEA PARLAMENTARE (A 1•roposlto dtlla discussione fin1\nr.larla nll11Camera) Mentre scriviamo ci è impossibile prevedere re– silo definitivo della discussione o, come fu della. accademia nnanzia1·ia che si ti--a.~inada tanti giorni alla Camet't\; e neppure ci tonta l'idea di condm·1·e i lettori a traverso il lalxll'into di tulle le proposto, controproposte, emendamenti e rabbo1·ciamenli che il Governo, la Commissione e i singoli deputati hanno messo e vanno mettendo sul tappeto, nella pia intenzione di calafatare questa. sdl'uscita galea dello Stato italiano eh~, stoppala o l'istoppala, se– guita a far acqua da ogni parto. Alla questiono della e runzione economica delle imposte nella società borghese :. noi ci proponiamo di dedicare rra non molto, in questa stesse colonne, tutta una serie di articoli, pe1· la cui redazione gih ci assicurammo l'opera dt uno dei nostri pii• b1·illanti e compotenli collabot"ntori - il nost1- o amico Lucio - ed allo1·a i lettori h-overanno 9.ui, guardalo un po' più dal– l'alto e con criteri piu s intetici e saldi, quel mate– riale finanziario che, sbl'iciolalo nei discorsi dei Colombo, dei Prinelli, dei Rubini, dei Colajanui e degli altri minori, ha finito per dare alla Camera l'aspetto di un sinedrio di ragionieri - come ben disse nel suo discol'SOdell'altro di il più sdolcina– tamente fiorito degli oratori parlamentari, il p1-o• fesso1-eLuigi Luzzatli. Ma pili ancora che di ragionieri, è di un con– vegno di mereanti che ha raspollo in questo mo mento la Camera italiana; e non solo perchè ciascun deputato, '\uand"anco non tiri l'acqua (come più spesso avviene) al suo mulino personale, la tira a quello del piccolo manipolo do' suoi grandi elettori - che sono in fondo por ogni depulato borghese il « paese reale > - e si desh-eggia così fra le economie e le tasse, rra i decimi sulla rondiaria e l'imposta sulla rendila, a seconda del pre\'ale1-o o prepotei-e dell"elemento industriale o fondiario o B1b1otecaGino B1anc.o fillavolesco del suo Collegio, nulla pii, paventando che la riconvoca.zione dei Comizii, la quale ò lo slyluni 1·•omanm ciwte sospeso dal governo sul ca1>0 delle pecore monlecitorine quanto volte vuol trat– tenerle o ricondurlo nel chiuso. Ma sopratutto per ratteggiamenlo dei ministri, del Crispi e del Son– nim't confusi in un dolce quanto giudnico ample:JSo di mercanti in fiera, scaltriti tlel mercato e con– giurali ai danni della stupida folla, ma diffidenti run delf"allro e disposti, por poco che quella ru– mo1·0Kgi,a leticaro fieramente fra loro: qui pel'Ò sarà 11 cristiano rinnegato che, occorrendo, la farà al circonciso, buttandolo in pasto alla lompes~~ dei tumultuanti avventori. La discussione nnanziaria - quella alla ribalta - non è, tutti sanno, cho una lustra; pochi vi as~ sistono o veruno se ne inquieta; i deputati che vi partecipano, lo fanno per potersi citare, a tempo oppoduno, davanti ai loro elettori; e qua i tutti, r.e•-ciò,combattono qualche parte dei provvedimenti 1I cui complesso in sosta111,aaccolleranno al mo– mento del voto; perciò, anche, l'opposizione non ha organizzazione alcuna o ciascuno ha il discorso suo e ro,~line del giorno suo, metodo certo per assi– curarsi la voluta sconfitta. Il governo lascia che la logorrea coli, per avei• tempo alle trattati, 1 e e ai comp,·omossi d1gruppo, al lavo,·io vero, che è quello degh ambulatorii. Per mozzo dei suoi numerosi llufardeci il Crispi ha tentalo lutti i gl'llppi; e 1>0r mozzo cli lutto lo fornicazioni, lutto le alleanze fu– rono o par,•e1'0 possibili. A un dato istante Znna1·• delli pencolò fra Cl'ispi o Cavallotli, come una vecchia cocolle occhioggiala da due ganimedi. Il paese sai;\ salassalo in uno o in altro modo secondo che la speranza di un portafogli o di una pl'opina disarmerà questo o quel gruppetto. Come ultima risorga, per non esser gettato a mare lui stesso dal principale come ingombrante zavorl'a, Sonnino far;_\ scivolare dall'mnnlbu.~ '\uesto o quel \irovvedimento: intanto tarda u pronunciarsi, la~cian<ospu1'tll'ei suoi favori a tutti, tentennando, lonocinando, facendo dire ai giornali paraninfi ch'oi sapr;\ esser largo di ma– nica e di cintura, tanto che si superi il varco del passaggio alla discussione degli articoli, che è il punto più angusto e scabroso, il solo dove una coa– lisione nemica sia tuttora temibile. . . . In questo viluppo di simonie e osceno pissi pissi di r-ichiami equh•oci, in quosta putida penombra di ,·oti-obollega, un solo fallo saliente ci appa,·o cho me1·iti venir egnalnlo; ò la influenza s01·niona, ma tanto più innegabile, che vennero acquistando gli -. a~rari », questo pa1·tilo sedicente economico, che racimola aderenti un po· su tutti i banchi, special– mento fra i meridionali. e cho, costituitosi in Co– mitato col pretesto di « rialzare le sorti dell"agri– co1lura nazionale•, ha massonicamente conglobato, dicono, m~L~ della Camera. e v'è, nel confusio-

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