Critica Sociale - Anno III - n. 24 - 16 dicembre 1893

378 CRITICA SOCIALE due anni sono), tutte le conven.doni sono violabili ad arbitrio dai foudatarii del milione, colla compli– cifa dei detentori « a dividendo » della repubblica attuale; che non vi saranno quindi nè vi potranno essere garanzie poi lavoratori. nè libe1·tà nè be– nessere, se non quando - morcè la restituzione delle miniere di carbono, degli opifici e degli alti•i grandi mez1.i di p1·oduzione alla socieli\ - essi sa– ranno clh•enlc 'l.li i loro propri capitalisti, producenti per sò stessi e padroni. senza spal'tire con alcun para.ssila, del prodotto .del loro l:woro. Laddove, non pill lungo dell'estate scorsa, non ci trovavamo dinanzi che una cor~razione organiz- ~.~t~1~00~fi~ ;~i u1~~,;;~~fl!~,~~i~~~~~~ff dt~~e ; o; plemonto di pane dallo sviluppo regolare o pacifico dello istituzioni repubblicane, vi sono oggi quaranta mila rivolmdonari, conl'ertiti alla espropriazione po• litica cd economica dei loro l'incitol"i alla Pi1·1-oe - ciò che dice tutto - stringentisi alla bandiera rossa. Tale è l'opera dei nostri borghesi dirigenti, in· super'ftbili nello loro « lezioni di c~o ) 1 che d'al– tronde fan pagare assai caro. Potrei paragonarli a do' pompiel'i cho gettano petrolio sul ruoco che hanno rncarico di estinguere. P1-eferisco erodere alla loro i1'1'0sponsabilità. Essi si agitano e la forza dello cose li trascina. :\fa poichò, inaugurando la nuo,•a legislatura, essi hanno l'a1•ia di congratular– sene, sia permesso anche a mo di esterna,· loro la mia piena soddisfazione. Quando vorrete, signori! Gtul.10 GUESDE. AGLI STUDENTI ITALIANI Il Congresso di Ginevra. Il Congresso internazionale degli 11l11denti ed ex slmlenti so• cialisti di cui ci occupammo In altri numeri della Critica si aprir-.ì.a Gine\'ra non Il 26- come fu prima annunciato - ma il 21 dicembre; e du~rl tre giorni. !}ordine del giorno lo demmo noi noatro numero 18. L.o scopo a1liente è di organiuaro il proletariato inte\lettunlo a servizio delle gmn!.li rivendic:uionl del sociali1mo. Noi incoragginmo i gruppi di studenti aocinllsli, che non "i 3\'Csseroancora proHeduto, a mandarvi dei rappresentanti, mel• tendosi in relaziono col segret:lrio della Commissione organiz– zatrice: 3&, rowtede Coro149e, clth .11.me & Milze; Oe118oe. BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO. A. i.ORIA: Les bascs CC011omiquesde la constilutiou so~ ciale. Pnris, Alcnn; Torino, Bocca, 1893 (L. i,50). Quando - tra spcncoriani o socialisti della cattedra. - rcr"ova. più nspra la classica cd ornai obliata batraco• miomachia intorno al doi,e1·c dello Stato di intervenire o meno nei rapporti sociali, il prof. Achille l.oria in una prolusione, poi pubblicata. col titolo di 'l'eo,•ia eco• 11om1cadella costituzio~1e 1>!)lilica (Torino i Bocca;, po- :::~~c~1~0 d:~!a~~~ro~lf: 1 ~> 1 ~~:~i~~•, =~; 1 1~11~~ ~uf,~ 1 :n~ec~~ tenzone. Egli obietta\'a anzitutto agli av\'ersarì, che amavan? prescnt•.n:e. lo loro dollrino come il logico l~~l~'r!;;i10~~ ~fld! 1 •~:! 1 ~,'.~~:e~~;i O~ 1 !eJ~~s~r,:,s~~\~~~~! dal punto di. vista dell!'- c!·ilica. Inflltti, se tutli i rap• porti naturali sono don11nat1 da leggi rcrreo e necessarie anch.o i rapporti_sociali, che di quelli costituiscono una spoc1a_te categoria, do,•ovano essere rogolati da (normo r1vest1todello stesso carattere di fatalo necessità• o così puro i rapporti tra lo Stato o l'indi\'iduo che' di c1uest'ultimi sono una semplice porzione. ' B bl1otnca G no Bianco Quindi la questione andava posta altrimenti: invece di cercaro so lo Stato debba modificare l'assetto sociale, conveniva. porsi il quesito so questa modificazione fosse possibile. Per questa ~u~sa il Loria ora condot~ .alla mdagino della composmone dolio Stato, compos11.1one che gli appar\'0 rocisamonto cd esclusiva.mento eco- nomica. , Taio dottrina. non era nuov.i; poichè, pur non ram– mentando gli scrittori mono recenti, tale concetto era stato espresso pili volto da Carlo Marx: cd anche Ciu• seppe Mazzini - citiamo a erudizione ed esecrazione dei mazziniani - lo formulò con singolare esattezza quando scrisse che e la sociot;\ è regolata esclttsiva- ';t~~~,~~i ~ ~fi~~.tfs!s~f~1t~~~ 1~ jf~o~~~!;~~n: ~f'i:f! asserto era per anche un desideralum, costituiva per cosi dire un legato scicntiftco amdato ai posteri, che veniva ora dal Lorin primamonto eseguito. Ed ecco come. Due tipi radicalmente di,•ersi di orga– nizzazione economica ci si presentano nel corso della storia: la struttura. primitiva, in cui la proprietà rivesto un carattere socio.le ; ad ossa. succede il re~imo della proprietà. individualo od esclusi\'a, esplicantesi nello formo successivo.mento più elaboralo della schiavilù, del servaggio e del salariato. A queste due rorme ti- f~~!~~ ~~p~~~: 0 à1z~~~~rr~1zi~c:~ 1 o;;I~tca~ 0 ~~ss~,~~~:zi~u~ l'oligarchia. o governo di classe. · E diratti chia.ro - se non o.i ciechi, a.ncho al più miope osservatore - che quando col sorgere della rgrgg[~~~~orf1 1 ~~d<lit~ 0 d~f1a u;ro~~12lk 0 oi1c~~~:1f:~~~~ la classe monopolizzatrice della ricchezza lro\'asi co– strolla, per la tutela della integrità. del reddito stesso, a monopolizzare anche il potere politico. Poichò il primo atto di governo dei non abbienti, se il potero ca.desso nello loro mani, sarebbe senza dubbio l'espro- f:!~;~•1~fc:~af0~:te8r~t\~Nt~~~~ ~~~J~~~,~~a d~~fr; 1 ;~: della schiavitù, del ser\'aggio e nella prima raso del capitalismo, quando l'altezza del salario assicurava l'in• dipendenza del lavora.toro, diventa automatica ìn mt periodo posteriore con la discesa. del salo.rioal minimo e al disotto del minimo, la quale a\'vinco saldamento l'operaio o.Icapitalista, che colla minaccia del licenzia– mento può disP.orre a. suo arbitrio del voto di quello, o rende possibile la introduzione del sulTragio univer– sale. Si aggiunga che lo stesso abbrutimento, in cui la gente lavoratrice trovasi ora ridotta, lo toglio la pos– sibilità. di avere una coscien1,a di classe o la tramuta in docile e stupido strumento degli interessi dei suoi oppressori. I partiti poi non sono che la ripercussione nell'ordino politico di un ratto economico: la. scissione dc'IT'eddito. li partito consorvaloro rappresenta la proprict;\ ron- ~~:f~ai~~1~~0 1 tto.r~iid~~~i ~cJa~~:~~ c~~~r:~~l~~r~jPj~~J: società. capitalistica. e col crescere della accumulazione economica, codesta. distinzione 3ualitaliva del reddito ~~~.~~ ~:~r1!a~~,:;::r1!~,!J:,n~~ iJ\c~~:~s~i~ ~· ~~~~[~ reddito. Ma il capitalismo ornai \'Olge al suo fine o la sociofa, rutura, con un ritorno rormalo all'antica costituzione, viviftcata dai progressi tecnici acquisiti dalla esperienza storica, instaurerà o restam-ori, simultaneamente, sulle basi di un ordino.mento economico democratico od cgua• lit~.~I~!~c~f :;:~::~:: r: 1 :~tfl'i~s:i~e~o t~~}~. l ~:~j ca- ratter•o})l'evalentemcntodeduttivo della stessa, parecchie gravi lacune, dipendenti da. un'analisi incompiuta dei fenomeni economici - cioè il non a\'er tenuto conto del capitalo e del la\'Ol'Oimproduttivo - le toglievano quel carattere di piena e luminosa.evidenza, necessario a ottenere una larga e incondizionata adesione. Non basta: siccome l'indagine scicntìftca era ristretta alle ~~~eis:~~~zl~torai~~i~: 1 4::.. s~h~~,:~~ !~::1J!t,c 0 n~~tt:r:g;. monia del rattoro economico, bisognava riconoscere un influsso secondario o corretti\'O nelle ideo cd istitu– zioni morali, religiose o giuridiche In senso stretto. A tolti codesti diretti il Loria rimediò nella versione li'anceso del suo la\'Oro, testò pubblicata. Nella quale l'opera compare del tutto rifusa cd ampliata, ripartita.

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