Critica Sociale - Anno III - n. 21 - 1 novembre 1893

ts CRITICA SOCIALE 335 Nell'età moderna, come oggidl, questa. inratuazione del militare si mantenne, bcnchò senza rngione, scn1.a. neppur l'ombra 1funa. apparenza di ragione. Nella. no– stra sociolà. l'untcio proressionalo del militare si anelò som1n-orestringendo, mentre si esteso quello del pro– Juttoro llsico o intolletlllalo. Questa tendenza non può che aumentare coll'ospandcrsi doll'islruziono, col raffi– namento corobl'alo che no risulltl o che ci a.v,•icina. sempre pila all'abbandono della forza. brutale. Oggi inoltre, collo armato nazio11ali1 il militare di prorossiono non proteggo pili nulla; ò la nazione mascolina che pro• teggo sò stessa. La superiorità del mili1aro sul e civile • ò dunque divenuta un nonsenso. Pure, come sopravvi\•enza aiuica, il concetto no esisto tuttora., o così intenso, che lo si constala anche nei rapporti dello di\'erso armi rra di loro. e La mia osperien1.a. - scrivo un modico militare (f'ra,ice JXJlilique et sociale, 1801, J>tlg.,1:?8)- mi fa ~~iW1~i:·~1:,~ ~ 1 ::g:g;i:g~c;~~i~{~ 1 fi~\~1 Yi 1 ~!,:~1 1 : p~~~:si~ o più mo no co1l\'inco. li militare non è, in fondo, cho ì~n (~~:ir~:,~~~ ~~l~~n~~~i:~1I ;,~~\t:r;·(\!· c11l~ar~ 10 so~?o~1tò ratta poi militare. Ogni volta che pranzai con ufficiali, dall"antipasto al deuert dO\'Clli proprio. so non man– giaro. vedere a di\·oraro del borgh ese. F, con c ho denti! In dirotto di borghese. i militari si mangio.no fra. lor o, fantaccini contro artiglieri, marin ai contro s olda.ti di terra. E disgustoso! > li concetto di questa superiorità che in altri tempi, pur assumendo forme aggressivo contro il non militare, generava però anche azoini nobili, veri sttgrifici eseguiti ))Ora.fformn.rla.,oggi che in caso di guerra. siamo tutti combattenti, tutti es))osti agli stessi sagrifici, non può assumere che la. forma criminosa., ,•isibilo sopratutto in tempo di paco. Essendo la. ,•iolon1.a la caratteristica. della prorossiono militare, a.nomo dunque dei brutali attentati contro i e ci,•ili •· Numerosissimi f,\Ui con– rerm:rno questa. induzione: A Salzwedel, un tenente degli ulani si dh·erte, notte– tempo, a tirare rivoltellnto nella ,•ia. J>Orfnr trasalire i buoni borghesi nei loro lotti. s,•ita lo ruoto d'un carro rusticano o, sorpreso, durante questo calti\'O scherzo,. dal pa.drono, che lo J>icchia,fuggo, poi torna. alla tesla dei suoi uomini, sciabola un commerciante, e avrebbe continualo so non intOr\•enh·a. un capitano. A Tolone, noi settembre 00, un sottotenente, Ginalhac, ra dello scandalo arrestando un soldato che aveva. di– menticato di salutarlo. Polemica. noi giornali. Allora il sottotenente ,·a a una di quello red11Zionicon tre altri unlcil\11o passa a vie di ratto sul redattore signor 03,•id..... A Bologna, a Monleleone, nd Aquila, poi J)iù rutili mo– tivi, utllciali assaltano a. mano armata i pacinci citta– dini. - A \'erona quattro ufficiali di cavalleria. offendono nella. pubblica via, di pieno giorno, il pudoro di una. istitutrice irreprensibile, madamigella Argenti.(') a.t:l{'! 1 t 1 :~~~~~~ fl\·~~~n~!!~n~ 1•CAO\!~~ro \~;~ ~Ì.ll ~~fo. 11 conn~: 1 ~~ dnYere, nella sur. Verona del J>OJJOlo, quellll C4Jr aR" R"los.." lmpre11:i, ed euendo IM!rclO tlato ratto 1egno nd un llbello IIIJl'lurloto degli unlclaU, pro,oc<>, Il di rea;,. del #UO dlrhto di Jl'IOrnttli,ta, UD pro. reuo contro I medesimi, nel qu11le mcl .,incltore facendo con- :,=~r,, 1:t,'~ 0 lr.rJ?~~-n~:~r:n:~.:::.~:~.r 1 d·t':r~~fl!fa ~~~i però d'un opert1!0, lntendi:tmocl; 111..e,1. a ,·eron11, h" moll:t Toce 1 n lc~r;~o;r;• r!r':.r:~da ~:o 'ff "1~~ 1~:ld •~if i!:1 I~~ 11 ani C:;1a1~iw~~~~ f:11 ,1 r1Tolsero con rond11f." fiducia. rlchl11n1ando 14 lllU!ll&ia horgheae 11lle btlùne tr"d1r:•onl, rlformu·~ co,:t 110n Improba– bile - la one•1a 1entenu. Non è detto che, 1>ert"hè Il II a nuoli cl•• diamine t Noll11mo. come curlo1i1:i, che già Il l'ul.ll.llico )llnil!tero di ve– ronA nelln sua. requl•ltorfa. ritenne - tosl rl<erlllt"t\ l'Mltge - t'he, 1tccom~ Il t.-amn,11 di ufllcloll, doveva eaure Applicata 10lt:tuto 1:1. rena pernnl■rl11, ln\·ece dell:1 d•lenr:lone. cr•ota ,tella CRITICA). '-=' OUI r A Cambra!, t;mciali gridano per lo ,,ie « pa.eso di J>Orci ! > o tempestano di bastonato un poveraccio di ncgozian1o elio trom quello grida. ... biiza1Te. - A Cher– bourg. il 1enenlo llusson si ap1>osladi notto per aspet– tare Il redattore in capo del P1'0g1·e1•0, lo assale al– rimproHiso o gli strappa l'orecehio coi denti. - Nella. siessa. ciuà, la. notte dcli'\ I aprile, ,•arii ufilciali di ma• rina r11nnoscandalo nello ,•ie, s1)ezwno ,·otri o J>Ubblici orologi, in"adono una casa pri,·ata. por a.ssistor,•i a una. festa; pregati di ritirarsi. rovesciano o picchiano J)iù ))crsone; una di <1uesto ò gro.vemento rorita. Neppur l'ombra. d'un J>rocesso. A Amburgo il tenente Blumo assalo o ferisco molti borghesi nella \'ia. - In dicembre il Consii:lio di guerra rondanna a. soli duo mesi cli carcero un arligliere che, a. l.uno,•illo. ucciso un operaio pellalliero litigando per una J>l"OSliluta. - A Tolone, il :t:l m arzo, rissa . notturna. cli utnciali con ci\•ili. - A Lione, I citpita.ni Ritleng o Van ~lerlon, noll'utllcio del gio1·nalo L'A:ionc, assaltano brutalmon1e un redattore: pugni o bastonato. - A Erfurt, Il 2 giugno, tre umc1ali scia.bolano duo ch'ili, o a una. pal1ug lia. che sopraggiungo ordinano di rar ruoco su ossi; i sohlti.ti non a,·e,·ono cartuccio o si di– simpegnarono alla. meg lio col calcio do' fucili. - A SJ)ira, il tenente lloprner, per a,·or percosso il giorna– lista. ,vo1r. non busca. che "3 giorni di detenzione, il minimo llolla pena.. A Zwickau, tre udlciali, passeggiando, chiedono a. un 01>eraioseduto davanti una. casa, chA cosa. stesse là. a rare, o gli inl imano d'andarsene. L'operaio rispondo: « ciò non vi riguarda.•; allora un ufllcillle sguaina. o lo ferisco gravemen1o. - A llanoi o a Grenoblo, um– ciali ingiuriano e percuotono giornalisti.-A neims, in aprilo, di notte, tre utllciali si divertono a 10mpestaro col bastons il mantice di un calesse; allo rimostranze del cocchiere risJ)ondono con insulti, o lo feriscono bru• talmente olla. tosrn, facendone sgorgare il sangue. Un agente li arrosHL montrò tentano poi-si in sah•o. A Strasburgo, un tenente dlt una ,·iolonta piattonata al ,•entro d'un beccaio, porchò ò passlllo col cal'l'Ctto fra due com))agnie, reduci dalle manovro. - A Colmar tluo ufficiali, di corto ebbri, pro,•ocano un ,·ccchio rag– guarde,·ole, o poichò questi li tratta da. birichini, lo feriscono prorondamonte colla sciabola. - A Magonza, il tenente tucius, tiglio d'un ex ministro, si dh•erto in un catrò a gettare marche d'argento in faccia agli a-"– vcntori, chiamandoli e porci d'Assia >; ingiuria. duo ri• spettabili commercianti o li obbliga, colla sciabola, a saltare al di sopra. della sua.·gamba distesa. In un pub– blico giardino fa. per sciabolare il guardiano elio ,•010,•a. impedire al suo cane di dova.staro lo aiuole. -- A Ber– lino, il nrn.Uinodel 20 maggio, un umcialo di linea tom• posta di sciabolato, in piena via, un ,·occhio signore, 1\cui solo delitlo ò c1·avoro un canino che non ,,a a versi tlel suo cane danese. - A Spira, un umcialo cri– ticato da un giornale. vi sì reca. con duo compagni per battoro il direttore, che lancia. loro una seggiola. nella. testa: gli ufilciali sguainano, un giornalista li minaccia. col ro,·oh·er ed essi se la danno a gambe. A Durbach, un gionne impiegalo, fldan1.alo a una giovino, ingiuria un tenente che lo ra. la cor1e. Questi si pone in nggualO' o tira una.revolverata al commesso. li teucnto non ebbe noie di sorla; il commesso ebbe un mese di J)rigiono por oltraggio a un umcialo. - A Coblenza, il :..)() m ar1.o , il tenento Von ~alisch uccido a. sciabolato l'impie ,ra.to di commercio Woimann, che J>aS• sava. ))Or la ,•iit. Il Co nsiglio di guerra. lo condanna a un nnno di carcero, l'imJ>oratoro Ougli<'-lmoImmediata– mento \o grazia. I.a madre dolla. viuima allora., in,•ia. al tencnio una lottcl'a risentita: qucs1i no ra oggetto di fol'male querela. La signora Woimann madro fu con• dannata a 3(l marchi d'ammenda. A Berlino. il sol• dato l.uecke, essendo di razione, ra.fuoco su due operai, no uccide uno o rerisco l'altro gra,·omente. I suoi su– J)eriori lo colmano di elogi o rimpern1oro Ou.glielmo Il gli dice, da.va.nti alla. truppa., che e la. sua a11ono è un onoro poi reggimento >; gli stringo la mano, lo tratta col tu, lo a,•1u1za. di classe o gli ra spedire il prOJ>rio l'itratto con firma autograr,~. (')

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