Critica Sociale - Anno III - n. 20 - 16 ottobre 1893

318 CRITICA SOCIALE --------------.--------------- a talo domnntla, CSS(!: è sompro minoro d'un giorno na.- I 4·. Ho detto cho la. flsiologla, nella lotte. tra l'opera.io turale. Di quanto1 Il tempo, nel quale l'operaio lavora, od Il capitalista. dà ragione al primo, ed eccone lo provo. è il tempo nel quale il capitalista consuma la. rorza. di Vi sono certi muscoli, che funzionano in un modo con• la,·oro, ch'egli ba comprato dall'operaio. So il salariato tinuo e regolare por tutta lo.vita, senza cbo questo consuma por sè medesimo il tempo che ha disponibile, l\mzionamento continuo o regolare arrechi Il minimo egli rubo. al capitalista; o questi se ne appella alla leggo disturbo al muscolo in particolare o all'organismo in dello scambio dolio merci. Corcn, come ogni altro compra- generalo; anzi, questo mo,•lmcnto continuo o rogolaro toro, di tirare dal valore d'uso della merce la.pltì grossa ò necessario, o.ffinchò la vita sia normale cd il corpo parte possibile. sano. Parimenti l muscoli del petto, e in ispecie quelli Ma. il IM·oratoro, come osserva. Marx, pensa che la che si trovano tra le coste, sono per tutta la ,·ita sue– merce da lui venduta si distinguo dalla turba di tutto cessivamento In contrazione e In rilassamento: con un lo altro merci, perchè ruso di essa crea valore, anzi semplice abbassarsi o sollevarsi lici petto, permettono un va.loro pitì grande del costo medesimo: ciò, che al alla. grande funzione respiratoria dì dotormino.rsi. Il capitalista. sembra accrescimento di capitale, à per J'ope• cuore, che è un muscolo ,·uoto, si contrae o si rilassa. raio eccedenza di luoro. Egli dice tra. sò: e Astrazion successivamente per tutta la vita, ha cioè I&sua sistole ratta dall"otà.e dalle altro causo paturali di deperimento, o la sua diastole: o quando i mo\•imenti di tutti questi io dovrò essere tanto vigoroso o destro domani, quanto muscoli cessano di essere rogoll\ri, nllor&soltl\nlo danno sono oggi, por riprendere il mio lavoro con la stesso. luogo a certo alterazioni cd a certe malattie. rol'Za; io voglio cil\Scun giorno mettere in movimento Allri muscoli ln\'ccc, cioè quelli mediante I qul\li si tanta rorza, convertirne iRllta in lavoro, spenderne tanta, effettuano i lavori corporali, non possono funzionare quanta può cssero compatibile con la durata normalo in modo continuo, non possono continuamente con• del giorno e con lo sviluppo regolare del mio organi- trarsi o rilassarsi senza dar luogo, in capo ad un certo smo. Con un prolungamento oltro misura delln giornatn tempo, a. quella sensazione particolare che si chiama la di lavoro, il mio borghese può in un sol giorno mobi- stnnchezza. Ora la stanchezza, so à prolungata. o osa• lizzaro una cosi grande quantità della. mii\ rorza di In.- gerata, dà luogo ad un certo numero di fenomeni, dei voro, che lo non la posso sostituiro nemmeno con tre quali alcuni hanno la loro sede nei muscoli stessi, altri giornate; io perdo nella. mia sostanza, ciò ch'egli gua- nel sangue o però nell'intiero organismo. Questi rono– dagna col mio lavoro. lo intendo impiegare il mio la- meni sono il granchio e le contratture, la rigidità mu– voro, ma non posso permettere ch·esso sia sfruttato. Se scolare di forma cada,•orica, lo spossa.mento della rorza il mio borghese consuma in dieci anni la mia rorza di muscolare, ratrona e la degenerazione grassa dei mu– la\·oro, che in media. è di trent"anni, egli non paga ogni scoli, la paralisi, l'nccumulaziono noi vasi sanguigni di giorno cho un terzo della mia merce, egli ruba. ogni prodotti provenienti dalla decomposizione del muscoli giorno due terzi del mio la,•oro. lo esigo una gioruata o che rende Il Sl\ngue acido, inftne affezioni numerose di lavoro mono anormale e più confacente al miei bisogni e \'arie in tutti gli organismi, perchà questi non tro- ftsiologicl. • vano più nel sanguo gli elementi necessari alla loro Vedremo più tardi che la nslologia gli dà ragiono, funzione J>articolare cd allo. loro riparazione. Cosi si ma una tnl ragione non gli valo a nulla: in questa J>roduce l'anemia per 1possame11to muscola1·e. lotta tra cnpitnlo e lavoro la vittoria resta. sempre al Noi sistemi\ nervoso dev·csscro stabilita. la stessa di– capitale, pcrchò con lui sta la (orza, Ed ecco infatti stinzione. Vi sono neni, cho funzionano senza. posa o alcuni dtlti, che il Marx prendo dallo inchiesto eompiute durante tutta la vita, senza che questo funzionamento nel 1860-0:1sulrindustria ceramica in Inghilterra. - continuo o regolare dìa luogo al minimo dissesto; anzi, W. Wood, di nove anni, l\,,e,·a sette anni e dieci mesi la mancanztl di éontinuità e di regolarità. costituisce <1uandocominciò a lavorare; ed il suo lavoro, che in una vera maltlUia, Tali sono i ncr,•i, che vanno agli tutti i giorni della settimana a,•ova. principio alle sei organi della vita di nutrizione, o che hanno il loro antimeridiane, termina,·a. alle nove pomeridiane, cioè punto lii partenza noi ura1i 1impatico: ma non è cosi durava quindici oro di seguito. - J. Murray, di do,lici dei ncr\·i che partono dal cer\'ello, e non è cosi del anni, che portava le forme e girava la ruota, comin- cervello stesso. Noi lavoro, o manuale o intollotluale, ci:wa. a la,•orare verso lo qtmttro tlcl mattino o finiva il cor"ello compie un triplico funzionamento: a) come fM•oltn il giorno appresso. Wood o Murray non ernno organo dell"intollotto, combina, calcola, paragona o pesa i soli a. sciupl\re il loro orgAnismo in quella maniera; tutto quanto ò relati\·o al prodotto indm1trinle, che si e il dottor Pcarson, nell'esaminare le malattie dei ,·asai, ,•uole confezionare; b) corno organo della ,·oliziono 1 dà tr-o\·a la. causa princi1>alenelle« lunghe oro di lavoro». ai muscoli, coll'intermedia.rio tli tutta la serie dei 11err:;i La cosa è anche più grM'e nello fabbriche di ftam- moto>·i, l'ordino di contrarsi o di fl\r cosi entrare in miferi o di tAppczzerio; o non sono a Londra una ra- mo,•imcnto il braccio, .l'avambraccio, la nH1no 1 le dita, rltà le morti causato semplicemente da eccesso di In• por dare allo strumento cd alla materia prima lo mo~ ,•oro. In uno dei più popolati quartieri cli quolla ciltò, diflcazioni necessarie alla formazione di un prodotto; il trontun per cento dei fabbri•fcrrai muoro quasi ogni e) corno organo della percezione e doll'apporcczionc, anno; cd ecco che il l&\'Oro,itnece di dl\ro la ,·ita al- ricevo per mozzo lici sensi tutto ciò, che gli manda rumnnità, la uccide, In altri termini: la rorza dol la,·oro. l'Ambiente. Per questa triplico serie di funzioni accade prolluccndo un wiloro maggioro di quanto ossa. valo, ino\'ilabilmento cho il cervello, in capo a,I un corto cioò un plusvalore, si ò cangiata in SO))ralavoro, ed ha tempo, subisco quella che chiamasi la. stanchezza Jollo generato il capitalo. Quando il plusvalore ingrossa col mento; se questa stanchezza ò troppo prolungata o prolungamento della giornata di lavoro, il cnpitale lui esagerata, darà luogo a tutta una serio di fenomeni ncquistato nutrimento sumciente per la sua prima età: anormali, localizzali d!lpprima nel sistema. norl'oso e poscia. il cl\pltalista lro\'I\ molti mozzi, scm1>rea. disca• negli organi sensoriali, ma. che presto si risentiranno pilo del Ja.,·oro, per ingrossaro il cnpitnlo, por esempio in tutto rorganlsmo, e produrranno rm,emia JlCI" IJ>OS· diminuzione elci salario all'operaio. 1ame11lonerc.,-oso. l:s• 1otec G no

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