Critica Sociale - Anno III - n. 19 - 1 ottobre 1893

200 CRITICA SOCIALE in ~icilia o ,•iola tulle lo leggi o ricorre a tutte le 11ro,•oca1.ioni per atrrcttare qualche esplosione ed m•erne ragione col cannone o collo rucilato. Chiun– que conosceciò che il governo ha fatto a S. Giu– seppe Jato, a Piana do' Oroci, a Oatonanuova, a Pri1.zl,a Milona, a utorn, ad Acquaviva,a Pietra– I)Or1.in,a nlsaquino, a Palermo, a canicaUi, a Corloono, occ.. si con,•inco che Onogli intendimenti del go,•orno ripetere in gr-ando lo stragi di Calta– vuturo o di Serradi(aloo. Oho il torto stia dalla parlo dello autorità risulta Inoltre dall"esito di al– cuni proccdimenli penali o dalle pubbliche discus– sioni innan7.i al pretoro di Caltanissetta e al 'l'ri• bunalo correzionale di Palermo. Si arresta, si ammonisco, si minaccia in Sicilia con una legge- 1·01.zt1, con una sfaccint..1ggino cho rivola un partito p1·oso. r,: cho un partito JU'OSO ci sin lo rilO\'Onon solo dai telegrammi di Romn n vari giornali del conliuonto o dell'isola, ma nncho dalla conversa– zione che ho n\'uto con un"a\tn autorità arrivata di recente in Sicilia.» 01'1'1, malgrado tutto questo, nessun IUO\'imento incomJ>OSlo, DOS§ttna Jacquerle è ancora scoppiata in Sicilia. Sobbono, notori:unento, lo condizioni dei contadini, doi zolfatai e in genere dei proletari si– eiliani siano di gran lunga peggiorate, e la spo– liazione dei torroni demaniali, o le t\Dgherie dei ga/Jelloll, e lo ferocie dei camJ)tert si siano fatto in questi ultimi anni 11empropiù crudo, o l'usum che divora il contadino abbin superato i limiti più in,•erosimili - tuttavia non solo i moti ~nguinosi d el 18 00, ma neppure i torbidi froquenli che av– ,· c.nh• nn-> un tempo, come quelli di 'l'usa, di Cala• tnbiano, di Caltanissetta, come le stragi di Nissoria e di Bronte nel 1800,quando contadini ed operai al grido di mo,·te at uatantuomtnt uscivano ar– mati por le Yie rerondo ed uccidendo quanti ben 11estlti venisse loro ft\llO incontrare - tutto ciò, o nulla di simile, da tempo non si ò pili ripetuto. Non si ò ripetuto, malgrado cho, nella campagna cli calunnio colla quale i « giornali dell'ordino » gri– dnno che ò arrabbiato il cane cito si vuol fucilare, s'odn ogni alll'o giorno ripoto1'0cho i contadini dei Fasct sono 1wonU ad insorgere, cho s'ò dato loro ad intendere che la ri\•oluziono, OMiala di•isiono dello tor1'0 (!), è a dist.an1..n di mosi, che il regno dei padroni ò presso alla Rne, oce., oec.; malgrado che - som1>roa sentire quei giornali - vi siano J>Cl'flno dei Fasct dO\•e l 1oci inscrivono i neonati, e perché nella imminento spa,•U:.tone non riman– gano p1·h•i del J>e1.1.o di terra loro spettante » (!!). Mnlgrado tutto ciò, e con l"indolosulrure.:'\di quelle popoln7.loni,o colla partocipa1.io110 delle .donne al movimento - dello donne, la cui acccnsibilita in– sur1-c1.ionalo è ben noL'l, e cho abbandonano la Chiesa. pe1·i Fasct o Yi spingono i mariti e i Rgliuoli - il goyerno, coi procedimenti del e teppismo » pii1 s,•ergogMto, non è riuscito a suscitare neppure una p:t.rzialosommossa. Or questo - o noi ci iugannlamo a p.'ll"tilO - ,•uol dire cho fJUella massa ò assai pili cosciente, Bib 1oteca G o B r più illuminata, più disciplinata di quello cho non amino dipingerla i suoi detrattori. ia pure - come attesta il Colajanni - che i capi del mo,•imonto socialisL'lin Sicilia esercitino e un"aziono potente– monto moderatrice ». Noi lo erodiamo, anzi lo sap– piamo da loro modosimi, od ò f1uosto il loro do– vere. Ma con tanto cumolo di odii addensnto nei cuori, con tinto cagioni di 1-app1-csnglia, con tanto formonto di iro 1'0p1'0SSO dn socoli, non s.'ll"ebbe possibile ai pochi giovani, per quanto volonterosi, che tengono nelle mani lo ftla dell'organizzazione, rrenar'O i bollori di 300 mila contadini associati per la lotta di clMSO,so già nolla mnu..'lmedesima non si fos3ematurato uno spirito di disciplina e di con– trollo t'OCiJ>r'OCO, atto a subirne l'influenza modera– trice, o, all'occasione, a fn1•nosen1.a.Corto, carce– rare in un istante solo i principali uomini del mo– vimento siciliano, poh'obbo pa1-01·0 ad alcuni un colpo da mnost1•0; i presidenti dei Fa&ct l'hanno p1' 0voduto o già si inteso1'0 J>01•chò il loro posto, nel ca.so, v enga preso immediatamente da altri, men noti o m en sospettati, che però potrebbo1'0 mancare della autorit.1\ o della abilità richiosto in un L-llo frangente. Non diciamo cho In t.,I ca.sos.,rcbbe as• solutamento impossibile una lal'ga sommoss!l- che farebbe gli intoros§i del go,•erno o dei ladri di terro o di tuUo il brigant.'lggio organi1.1.ntoin Si• cilia per lo !(ruttamento dei miseri. Ma e so 11011 scoppiasse f E so la roa7.lono,scambio d'os.sero materialo, fos.sounicamente moi·ale 1 So i membri dei ,..asct - quando questi venissero de– capitati o disciolti - scambio di ricorl'oro a intem• peslive violenze, raddoppiassero la lena della pro– paganda o le conquisto dei Comuni che già in p.1rle sono in loro mani f E so il m ovime nto, deviando, come spesso avviene hl f(UMt i ca.si, d ivenisse - ciò che ancora non è - separatista. s ul serio o mi– naccinsso di togliere n Casa Savoia un'intera re– gione? L'on. Sonsalos o il suo pacl1-011e hanno anco1·a tempo a l'iflottore. Ponsi110ossi che In \'ila d'un ministero ò cosa caduca, che I dirotto,·i della Pub– blica Sicm·o1.zasono faciltnonte 1·impiau.ati, o che non ò dotto che il sistema dei c..1pri ospluto1·i- dei Battirelli o dei Caleuda - non debba qualche volta colpire anche pii1 in alto. .. E un'altrn considoraziono don-ebbe far pensosi questi illustri uomini di SL'lto.Ed ò che corti mo– todi di go,•erno,che pote,•ano servire, por osompio, alcuni anni fa, non sono piii - noll'orn elio corro - all'altezza, come suol dirsi, dolln sltua1.iono. Nel 1880 si capisco cho Il go,•erno, aiut..,to dai mdicali, potosso J>iomb:11'0 sul p..,rtito 01>01-.1io l m– b..'lr'do, sc::ioglicrnole associazioni, de\'astarne le sedi, carce1-arne i mandatari, o architotL'l1"0 il processo infamo, cho meritò al Muniechi una prefettura e che 1'0Sto1'11. come unodei più ignominiosi documenti della doppiezza o della vill:'l del reggimento bOt'– ghcso d'allora. Il 1>:il'lito 01>0raioora gioY:rnc, iso– lato, incspol'to, era un tentath•o, un frammento ini-

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