Critica Sociale - Anno III - n. 13 - 1 luglio 1893

204 CRITICA SOCIALE 1...·opera. presenta una duplico importanza: generica per la scienza, giacchè rillSsumo, organizzandole in un sistema originalo, le nozioni piò sicuro di Sociologia; spccitlca poi socialismo, giacchò in ossa si raccolgono osservazioni o conclusioni tutto fa\'oro,•oli alla tesi rondamontale di questo, alla teorica della lotta di classe. f: por questa. ragiono, ch'io credo ulllo riassumere qui i concetti fondamentali e l'apparato logico di questo libro, che mena terribili colpi di piccone alrediffcio tarlato e pencolante della borghesia. arra.matrice. .. Dopo una dotta e giudizios..'\ introduzione sulla con– diziono odierna degli studi sociologici, in cui forse l'egregio A. si mostra alcun poco pessimista, noi tro– viamo lr4) capitoli, a dir così, preliminari. L'uno tratta dol concetto della vita, etio con lo Spencer definisco un adattamento continuo dello relazioni intorno allo esterne; nell'altro ò abbozzata una nuova toorin del J>in.ceroo del dolore secondo cui, psicologicnmonte, Il pio.coro rappro• i;onta la. linea. della minoro resistenza, mont,,o il dolol'o rappresenta la linea della resistenza maggioro; il terzo tratta. dei carat1eri specifici dell'adattamento umauo, i quali consisterebbero in ciò, che tale adattamento è principalmente psichico e sl compio con !strumenti che I·uomo si roggia e sono ruori del suo corpo. - Se non che, qui sorge un dubbio: questi due caratteri sono da,•, ero propri csclusi"amenle dell'uomo f Oppure, avuto riguardo all'o,·olm:iono zoologica cho lega.lutti gli esseri, non si tratterebbe anche qui so non d'una. semplice differenza di grado, per quanto enorme! Ciò sia detto principalmente del primo carattere, ma. anche del se– condo; al quale Il Vaccaro dà.cosi alta importanza tlno a. rarno un limite sicuro rra la biologia e la sociologia. Ad ogni modo è noto corno Il criterio per determinare la sepn.razlone della biologia dalla sociologia sia tuttora oltre ogni dire contro,·erso e bene ha ratto l"egregio Vaccaro a. recare un contributo all"importante pro– blema. Procediamo. - L'uomo combatto una duplice lotta: contro la natura o contro i suol simili. Quanto alla p1•ima,essa si os1>llcacontro: a) le forze ino1·gu.nicho, b) lo specie vegetali, a) lo specie animalii o noi assistiamo al eonsolanto spettacolo d'un adatta– mento sompro miglioro. Quanto alla seconda - lotta dell'uomo contro ruomo - essa nasce dall"ìnsufUcienza del mezzi per la. vita ed ha duo tlSpotti: lotta esterna. doi nri gruppi - lotta Interna in ciascuno dei medesimi. La lotta esterna si esplica primitlvamente nella forma la più brutale con la completa soppressione dei vinti; poi, per o,·tdenli ragioni di utilità. si serbano in vita lo donne od i fanciulli, e quindi gli adulti, per rendere più produttivo il loro sfruttamento. Cosìsorge la schia– vitù, prima domestica o poi pubblica. In tal guisa la lotta esterna si attenua por causo dirette; ma tale processo si compie anche per cause indirette, quali l'estensione del gruppo, ragricoltura, il commercio, le industrie, le coalisioni, lo equilibrio J>Olitieo,la lealtà nel serbare grtmpogni intcrnaiionali, la. rorma di go– verno; onde l'A. dall"esperienia dol passato trae la conrortante speranza che l"h.lealo della pace non è utopia, ma aspirazione elio dl\'enterà un ratto, per qunnto ancora lontano. Oiacchè sviluppandosi rorme di gove1·no sompro più democratiche - come, per insegna– mento dolio S))oncor, ò la tendenza dei nostri giorni - lo relazioni tra. I l'ari popoli dl\'ontoro.nno più intimo o t>iù pacifiche, si comprenderanno meglio i danni della guerra; la quale si ridurrà semplicemente ad una con• oorrenza, In cui le condizioni del concorrenti saranno eguali, ,•inceranno da,·•ero i meglio adatti, attuandosi cosi la. seleziono naturale di Darwin. So non che, questi meglio adatti, riusciti vincitori, la.sceranno perire i più deboli, oppure li aiuterannol J..'A.credo che per e,•identi ragioni utilitarie i rorti saranno indotti ad aiutare ed a proteggere i deboli. Venhul'lo a.Ila lotta interna; la. quale l".o\. studia nei gruppi semplici (in cui non esiste n.neora un rapporto parassitico rra. vincitori e vinti) o nei gruppi composti (sopraposiziono di uno o più gruppi per conquista e soggiogaziono). Quanto ai gruppi semplici, noi \'Odiamoche, nell'orda primitl"a, la scarsezza relati\·a dei mezzi per vh•ere ra presto sorgere il clan, unità 1>oliticn,eeonpmica, reli– giosa o, ftno ad un corto punto, domestica; utilissima come orgttno di p1 ·otozionoindividua.lo noll'nssenza t1·un 1>otoroeonlralo. So non che, por le oslgonzo della. lolta csto,•na o per alti-o ragioni generalmente noto e che l'A. enumera, sorgo ben presto o si consolida rautorifa del capo; allora il cla1t lentamente si dissol\'e, cessando le ragioni di difesa. e di utilità che lo hanno ratto sor– gere. E le runzioni da esso esercitate passano in parte al capo, In parte alla ramlglia, che al dissoh•ersi del clan "a formandosi sulla base dcli& parentela materna. e poi si consolida col patriarcato. Costituita la famiglia, la proprietà collettiva, COO\'a del clan,, comincia a scom• pariro, rogolsmo si rafforza e la funesta lotta. econo– mica, cho non si combatte,'tl so non rra gruppi grondi, si combatto fra.gruppi esigui ed individui singoli, dando luogo alla. dh•islono dei ricchi e dei po,•eri. - È note– vole eho, fin da queste prime rasi delrevoluzione dello Sta.lo, apparisca come questo non sia se non rorgano dei rortl o del potenti, esigua minoranza di oppressori. A provarlo basta una sola osservazione dell'A.: il capo de,·e, per conservare il potere, mostrarsi seguace dei costumi tradizionali degli antenati, che non potrebbe menoma.mento lnf't'ftngero.Ebbene, anello questi costumi sono in massima parlo do\'uti all'opinione pubblica. dei Corti o del potenti. - Colla. ru.mlglia o colla. proprietà lo Stato si spocitlea sempre più organo di Clt\SSO, giacchò una dolio suo runzioni procipuo ò appunto la tutela della pl'oprlotà o di coloro eho la posseggono. Studiando I gruppi composti, l"A.esamina prima radat– lameoto f'ra ,•incitorl o vinti e poi quello f'ra \'incitori. È la parte dell"opera. più im1l0rtanle per gli scopi di questa recensione. Noi assistiamo, dal primo punto di \'isla, all'evolu– ziono del rapporto parassitico, che immancabilmente si stabilisce tra. \'ineitori e vinti; quelli ,,ogllono vi\•ere alle spallo di questi. È un ratto uni\'ersalo. Dopo le orribili stragi primitive, lo tribù compresero ch"era loro più utile serbare gli adulti, corno già. lo donne ed i ranciulll, per impiegarli ai lavori più duri, umili e pe– santi, anzlchò ucciderli; cosl sorse la ,chiai:itù, che caratterizza Il par-assitismo antico. - Se non che in uno stadio più e,·oluto, i vincitori soggiogarono i ,•Inti, la– sciandoli noi loro territorio, e sorsero cosi l"ilolinno (esempio Sparta) ed Il aerva09io, li quale rappresenta il parassitismo medioenle ed era generalmente peg– giore tiella ,cltial)itit. Finalmente, per cu.uso molleplici ben note o elio rA. ricorda, si sviluppò dopo il li89 il rapporto parassitico mod~rno, li ca1>ilali1mo, cho, a giu– dizio dei p\1'10111\nontlscrittori, metto i proletari in condizioni n.neho peggi0>·i di quelle (l<'(Jli~hiaoi antichi. Contra.riamonlo a quanto suolsl dire, l'e\'Oluziono non

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