Critica Sociale - Anno II - n. 18 - 16 settembre 1892

280 CRITICA SOCIALE sucsprc11si, si ottic.no pur anco un lavoro esercitato tli buona voglia, cho meglio e di più produce. ~ poi unn p.,l'lo di questi pili copiosi prodotti J>OS":.l e debba cssero cousacrata alla formazione di una Bonea dc.I l:l\'Ol'O, <11i potri\ ,·edere, si potrà studiare. Ora io non lo so, perché non so se cotesta B:mca. del l:\\'oro esorbiti, per ancntura., dalla cerchia economico-morale del detenuto, in guisa da s1>ingcre- otin J>Ut'O iodirclt.1mc.nto - il detenuto stesso n gio,·n1-c. sen1 ..1 ch'egli proprio lo voglia, ad interessi troppo dn ~:,0 lonl1ni, o allora nel ca~ rato polrcbbo go1•mogliaro il sospetto di essere, sotto nuo,·a forma. sfruttato. In tal caso, il suo lavoro, ancora moralmcmto fc1·ilo, non avrebbe pii1 virtll 1-cdcntricc. i•: tutt'altra cosa iu,•ocoquando il dcto– nuto sn elio il suo lavoro, oltrcchè gio,·a1-e a lui ,tlossoo alla sun fomiglia, mil•aa raflòrzaro <lirot– tamonto propl'io quolln Coopomtiva, cho è la Coopo– mth•a doll'al'to sun o nella <1ualo, uscito di c..1rco1-o, ti'0,·01·3, con co1·lozwo soriot:'1, lavo1'0 o qualche altl'O conrorto di solidal'iotil. CcrL,rnonto elio tanto Ciccotli <1uanlo io stesso non possiamo. oggi, in mntol'ia cli rirormo, che proson– tnrno al pubblico di par1.iali, molto 1>..1.r1.iali, lo solo, del resto, cho ci possono essere acconsentite dal taccagno n.ttualo di.sordino di coso. E fra queste ri– rormo sperimentali bis ogna naturalmente scegliere lo pii, pratiche o in p.. 1.ri te mpo le più immediata– mento efficaci. Xon mi si L'lCci, por cariti,, di immodestia - perchè qui non !!i tratta cho di onost.'l convin1.ione - se, nella serena o lcalodi.scu§iono rra CiccoUieme, pil'1 pralic.\ o più hnmcdiat.,mcnto efficace della sua rirorma credo sia la mia, fino a che, almeno, gli amici Ciccotti o ~laffoi, che studia pur es...,;;o con intolligcnzn o amore una Bancadel ltworo, mi dimo– strino cho con una Bnnca del la,,01"0 si possono raggiungere, noi lnroro dei carcerati, quei bcoofiei p1·atici o immodiuii - pnrzinli, & \'01'0, ma p1'0mol– lito1•i di meglio - cho n mo somb..a. sgorghino dal coopcmtl\'i1.U'1'0 I\ ln\'Ol'O Ct\l'COl':ll'iO col la\'01'0 opo1-a io esterno. E S..'\t'Oi rolicissimo so 1·iuscfr si potesse a concre– ta1·0 un J)r'Ogotlo, cho congegn:.uso insieme lo idee cli Ciccotti, di Mnllèi o lo mie, o J)l'OS0lllaSS0 fìnal– mcuto una nlatlca solm1iouo anche a. cotesto eterno quesito del l:wo1'0 c:wccmrio, che ò ben meu.o secolo o pili che si dib..1tto, senza costrutto pratico alcuno. Dico ,·elalica !!Oluzionc, po1•chO la soluzione com– plcL'l la si avrà qunndo In scicn7.a o la pietà an'3nno ratto pro,·alcro nella pubblica coscienr.a che il de• linquenlo ò un malato; ,,uando d"ogni autorità sarà s,·cstito il bruL'\I0 dh·uto di 1JU1lire, e rirulge1"i, il dou1·e «H:tale lll uu.art,·e. Frattnnto, !!.'Il-.\ tempo sempre ,•irtuosamente im– piegato il solle,•a1-o ,ulln morta. gora della pubblica pusillnnimiL'\ Il rnntnsma di c1ucllo 1irormo che, sieno pur parziali, stendono però francamente l'in– dico ,•or~o<1uollumota di rlgencra1.iono. O. Gsocc111-V1..\NI. Bib 1oteca Giro B1arco IL SOCIALISMO E LALIBERTÀ Una delle accuso Jliù ,·olgari cho si r11nno al socia.• lismo è ch'csso ,·uol dtstrug;Jere I& libertà dell'indi\•iduo. Dacché I nostri tutori hanno cessato di lrattare i so– cialisti corno barba.rl, como 80\'\'0rlllorl d'ogni principio civile e peggio, son dh·entati a un tratto angeli custodi dell& libeMà, e questa loro idea porezrina oo la nnno ricantando In tutti I toni. Il più grazioso è sentire tah·olla dei giovincelli cosi• dotti &erf,di quelli t:he battono le mani ogni qualvolta si commetta un SOJ)rusoa. danno della libeMà, che fin– gono spucnt11rsl del soeialismo perchè, dicono, esso comprimerà l'individuo sotto una pesa.nto unirormità di ideo o di nzlonl, o simili rtasi rallo. Vediamo in <1uosteaccuso <1unntoc'è tli ,·oro. Promottlnmo elio noi cl r1,cclt11110 dolln. liberti\ un concetto moll o ampio. Por noi In llbort/\. non ò sompli– comonto la r1, colth.di n))J)llonro som~a Uml10 111 Jlropria 11Uivi1à. alla 11111torln od nllo ror1.o naturali, por conse– guire dotormlnall nnl oronomlcl, come so la figurano i cosidcttl liberisti; gincchò in 1al modo, una ,•olta aV\'e– nutn l'npproprl&zlonu della materia prima da. parte lii una classe, resta. tolta a tutto le altro la. possibiliià. di esplicare la libcrth loro propria. Per noi la libortÀ è 111,'etO la facollà in cia,cun uomo di ,r,,·111ppa,-e lifHramenle lo prop,-ie auitiulini. Nessun& restrlziono consentiamo a questa libertà, tranne lo stretto necessario alla consen-allone dell'organismo sociale. Cosi 1e Il soclall!lmo, In determinato cireosta.nze e por necessità. momentanee di lolla, può domandare leggi regolatrici dell'industria, s1Htrandone un sollievo alla massa degli sn-uUaU, cuo non ha punto per iscopo finale l'ir-reggimentazlone di tutta la società sotto un pote.re, che determini I bisogni del singoli, le loro r&– coltà di s,·lluppo, la cerchia tlel loro mo\'lmcnli o delle loro a.spirazioni, come tro1>po spesso gli si ra.dire. Il socialismo nega che 111 libertà. possa cooslstero col presente regime economico. Questo è Il suo YCropunto di distacco tlal libcrh11i, o non In protesa negazione ùolla libertà. h1dMdunlo. In sostanzn I llborlstl 11roto1Hlono lii rendere liberi gli uomini col tlo.ro nd nlcunl l'icchozze, forza, islru– ziono od ogni sortu. lii beni, lasclnndo lo. maggior parto priva di tutto, o coll'abolire ogni tllsclplina. cho hnpe– disca ai più rorli di o.ssoggettnro I pil\ doboli, ed ni pochi prh' ilegln.tl di so11omettcre 11! loro interesso l'in• tcreaso dei più. Cosl tutte lo tristi co nseguenzo. conlro cui protCllla la nuova coscienza unl\'ONale, diventano ine,•itablll. Anzi, su quO!la via, per quanto si oseogitino leggi liberali, si a.bollaca ogni logge reslrittiva e si elimini ogni ingerenza dello Stato, lnvcco di rieseire al trionro tiella libertà., non si rar¼ che rendere sempre piU cru– dele l'asservimento delle muso al capitalismo, od lm• pe<liro la libertà lici maggior numero, per ra,·orire un idea.le astratto di llbcrt~ utilo unicamente alla spe– culazione. Il socialismo parie da. un principio Incontestabilmente più pratico e più positivo. lllmonrato, e dimostrarlo ò ormai ,·olgare, cho lo S1'lluppo del caplto.lismo è in– compatibile coll'esistenza di una. vera libertà. social– mcnto intCIIIL, è e,•ltlonto che la libertà. non si rende possibile so non col daro agli uomini I mozzidi svilup– pare le pro11rle nttitudini ~enta bis(lgno di mettersi alla

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