Critica Sociale - Anno II - n. 14 - 16 luglio 1892

216 CRITICA SOCIALE creato - e ,·a !cmpre rinforzando - Il ,·ampiro desti– nato a suCt'hlarlo. I..& ct111dldono del lavontore dln!rrebbe quindi ben Ancora della lotta di olasse '" pre!to rnanlrcs1amente intollerabile, ~r cffeuo di co. Continuo, buttando giù pcn.slcrt staccati, perché non ~;::.i.v7:7~~~~e~ 1 1 10 ;:~tt~caci!\\,1~n:, 1 .11~0 ~~n~l:u~~~ ho tempo di stnr Il a coordinarli e cucirli assieme. produzione scm1u-oe r1111ldamcntepiù intensa, non SnpJ>lisca111 dircuo l'intelligente loltoro. palli11'-seroo attenuassero 111 pa1 lo lo conseguenze del Dunque, 0-;i Turati o moc'è dissenso. Confessocandi- :~s,~~~· 11~~:; 1 ~:;·a;~f~,• 1 ,ai::~ 1 1~,c~1~:c~I~ ,?Fo.°~~~ 1::. 'ii damente cho - quantunque pro,•isto - questo dissenso sah1tlo può OO!l ..cr,•1u~I eos1an10 od anche in qualche m'ha (nito nclrnnirno un:1 impressiono di mestizia. Jn– mi<111ra aumeniare, rlfacendoc.l alquanto ~ul ,•as10mar- ratli, da quando in qua. il disa.ccordo con un amico ha gino delraumcnto relath·o del prodotto da ripartirsi. mal l"l"utlatopiacere! ~àò .·,~~~:1tt: 0 d~~II~ i~~~;ro,~~g~~~ 1 ,«; r'l1\!r1cr:;:rn'!ed~~ Del resi o, 11:l\ ighiamo iutti nello llCQUO di un periodo beni non abbia rc"tl pit) misera. o pili precaria la eon- storico, Il quale, ph'.l che ftorire come un ceppo or,qanico, dizione del Ja,·ora.tore, cho nel ,·eechlo e più semplice l'=i s,•olgo rebbnlmen10 corno un 11•aH1.glio critico, per 11-istcma. di 001·«°.e• e di tutele rruh·a. certo garanzie cui puù crucciare, ma non do1•e, dopo tutto, sorprcn– ~~:11;:;-~~tcnza, che il sistema attuale 11011 gli può con- dere so, oggi, anche due arrezionatl compagni socialisti, t - t Il" b possono, In date qulslioni", 11011 pensare o non sentire _ g 1 ~r1oq~~~ltoè, 0 :r~:,t ~ 1 1~ 1 r!i~~~uI~~d;! :ero,~:::at~ all'unisono. ma ò un nspo110 cmh1en1ememo t!'00110111ioo e attiene Cerio, che !!tlr'Obbo bello il coshmto coucomitaro degli ~/1~)}!.~ù c\•1 1 ;i'itc~~~~o~: 1 ~t~~~.1,~·~•~1~ 1 ~it ~~ 1 :~:~~ 1 ~nfe •~~:) sr~1;:i l"l'nle1·11l In tutto lo quisllonl! J>Crfottn • 1le\l'a1111t-n. Cl paro nuzl tuuo II contJ·ario. .' so quo st0 non ò som1u·o l)0sslbllo - che rarol 1-h~In ra1ali1à.storica cho ))Ol"IÒ so co la trasforma- d1saulmarslf recrlmlnarot No, procoduro, chiarire, di– zi~no dell'anlicn. con,èe, organlr.z11.tn . 1 1.~ll'intercsse,~ub- 1 scutoro, colla 11cre11a coscienza di com1>loroun do\'Oro, !l/:~hlc~ 1 ! ~::~v;rocg:~~sii':~:c:!~~.:=~~fe!n~~~! : 0 • 0 ntrS-Oa lo_ ,·crso s~ si essi, ma . anche ,·erso Il proprio diremmo casualmente, e con un enorme sperpero d1 ddiltoro o ,eno i nos1r1louorl. forzo. alla civ11!àIn generalo, &e ha sostituito con ciò :~~at!~c~~ ~~f~'te• ::d~ 1 z~;~r ~~u~!• ru~riio::rnr.~~: .lo,_dunque, dissento dall'amico mio, C per \'ltie r:i- Sle •a puù veniro abolila. J:: questo Il lato ,·cramen1e gioni. •clcndido. o nuo1·0 nella_storia,del processo capitalista: La prima è cho io sono prevalenlemenlo - sopra- e r:d:~rll c3i~:o:~zf:1~:·s~!co:~a1~: O !~: 11 ~:n:~~emd~i I t_UUO n~l!o 0050 sociali -_ un wggellÙJÌ6la. Penso che Icnero um:uio. 1 p I _O{Jflett1cw110 puro non sia. che una lllus.lono scien- L"antlca coret!ea,·eva, noi suo stesso lsliluto, ( 1 ualcosa ~•H~a i O i·rodo quindi nella influenza reale, costamo, tli cristallizza,o e tli hnmu1abilo: so 11011 erano forzo 111dmru1tlbilo e. aggiungo, pro,·,·lda, del soggouil•ismo esleriorl cho la demolissero (e ru a1>punto il capirn- nello coso della ,•ita umana. ~;:~av~~u~~~!fon~n~n;i~~s/i 1 ~/e:,~•iJ~~~~tr.!'. .,~:uomo non p_uù ess_ere soltaulo uno specchi~ ~he questo rinno,·atore lndoresso e sempre in moio, erc:i. ri crbera, ma è 111dubb1amen10 aucho una forza ps1cl11ca. le JtrauJl concentrazioni Ji rlcchezz.a, I grandi sen·izi a sè, cbo ha uni srcra tutta sua 1uJtono1oa. pubblici, lo gnndi st'hiere di luoratori cosci~nti e or- S'cl muntlo lo scorgo J>Otente la effleacla po-UJna~. ~!~:!biN. ~~ri 1 ~,r:!':;f:;~e~~so1~ 1 :1~~~~1~t:!~;:o;.f~t che rimescola, che rinno,·a,. cho crea, o, tlncbè r~o~o lion\ s 09 tit uisce In . lolla. di classe moderna, la rh·olu- esisterà, gli sarà conrortatr1co comp11gn11 questa 111s1ta ziono 1wr ron.n.di e se ineluuabile, la nno degli sfrut• polcnz.a.creaih•a. So 110,!"uomo allro non sarebbe che 1am_cn!I, il 1rionro di un 1>rincl11lo superiore di moralilà un semplice 11ppo.ratofotografico passivo. •~ ciò real- o th g111s1lt10. mento non è. po~~•:iw:rl~~el1~1'; 0 ;:ci~~~~~:::~~~l~~;: 1 i~~f 1 ~~! 6 1 :Ci~il1~~: Perciò ritengo umanamon1o ,•crista, più nssal di l)ro,·oduto como lnovltabllo tlnllo 11tossoForrero nella 11uclloelio a ))rimo. ,•istu sembri, Il concetto ili Emma• 11110 del suo articolo, si l'llornnrà I\ un sistema pili uuolo Knnt, cioè (\'ito a senso o sintellcnmenlo) che, analogo olla. c.JrlWCn111ica., nel son!iòo che il necessario J>ernoi. lo coso non sono quello che 11000 1 ma quello ~:fi~\~~~t!ut3:1i~ot~~v?l:~~u~~~ll~nt~t ~~w.u~ P=.i 1 ~t~'ij cho al nostro Intelletto appaiono. regime anarchico odicn10 - un riflusso, uno s1illicidio 1..a li1orh, umana non è quello elio ò; ò quello cho o qulL!l un riftuto dello rlrehoue particolari di consumo alla nostra mon10 appare. il~m~~f:~:!~dom~n'';~I; 1 d:.·er~ni~~1"~. 1 •; 1 e;:r· li~t Xella storia io ,·cdo, per cscm1>lo, \'Cre lolle di classi. del 1>uroncces,atio soc1almento rlconosciu10, sono forma ~t;:~d:o~ '~~~ 0 ~ 0 : u~:r: 1~~~: ~::;, :: 11;;",. 0 !~~ j~t~'i"/c~e/!!!~e3:~i!:1u~~~ 0 é~t:!tor~~~~':~e:~~ ;~ quanto la sua. ~!r!~!e~~!'Ì.~n e:,~!~~ Ji::J~1~id1 11 1:~,f: (~~'!~~r:,,~~e~:: E come Turali cd lo, d nrnnno, a ,·edere In così ~if~:~~~sto corno dovrebbe l\v,•cnire oggi, dello imposto ~~~~~n~oÌo ::~i;~ar1~? n~~ 1 1:• 1 : 0 ,ta!~~ 1 01 ~~t~:I~~:~ Non sarà. In ron<lo,cho un rlat11mento, un perfczio- competcnto o Inappellabile: - nn'autorità dh'lnll, ma nomento Jcl ,·occhio o rono cong(•gnoeconomico, perchè per chi cl credo. r~~.:~ 1 :,t~s~a:~i:. 1~ 1 :~ogl~i~~~/~~11.:s~~~i:r~~ 1 !~ Ma per mo e per Turati cho non ci crediamo?. .. un'ap1ilicazione coscien1e, fatta dalla soclelà, della l,eqge ~~{1: 1 ~;i:r '~t'd!f·1~~ a~:1 1 :~~,l~~gsp:!::::ht 'l'~!e~~ lo ,·edo, dunque, lotto di riusi nel passato O lotta alimc111llro ht ,ila e i pro.treslii del consorzio ei\•ile- di classi nel presen1o. ,\i miei ocelli, quosto lotto an- ~~~:d~!p~ror~::~:• o""d~1,!~~fi:nr~ùd:1~,·e;~~~}!111 diviso. 1-"JLIPPO TURATI. Bib 1ote a G ro B1 reo \I) ''"''"' nel fhdtolo p~edenle la IIOlemlc:a fr• Ooo«hi– \'l•nl e T\lnll, 10110 Il 1110l0: L« rol4tflluod0flfl dtl/0 lotto di rliwn. (NOf• dtlllf CalTICA Socu U).

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