Critica Sociale - Anno II - n. 13 - 1 luglio 1892

_____________ C_R __ l T_ICA SOCIALE 201 l'u-cano; erano ancora in chiesa. Si accettò la proposta di a.spet1arli e Il prete (fosse caso o Intenzione) non li cedeva mai o l'oratore do,·elte pur decidersi a parlare di cooperazione ai presenti, mentre I contadini arriva– rono poi, durante Il dlscono, all& 1Jpicci0Ja1a,dopo aver regolala la loro partita con Domonoddlo. Un altro ostat"Olo &Ila propaganda è la molliplicilà. di qucs1i centri cosi piccoli, che moltiplicano il lavoro dt'l pro11agamlisla. Dt/icim:a di propaganll1'.1ti. - Per quanto l'uomo ardente rho teng:,, acceso il movimento emancipatore J>OSI& trovarsi anche nei campi, solo eccezionalmente si trova l'uomo colto che lo lnizli o diriga. La star1llà. llello persone colle nello campagne, la loro condiziono di proprietari o di Impiegati dipendenti, 1'11.patln. che pesa. gonornlmcnto come piombo sulla ,·ita. do! piccoli paesi, la guerra I\Ccanltnmonto personale a chi ,·uol dis1urb!lro Il quieto vivere dell'ambiente, lo n.spro difl\collil di educare alla vl1a sociale un elemento cosl rouo, matcrinlmcnto sottomC!so, In un ambiente così dlsaih1lto, le ingra.titudlni del beneficati stessi, l'i– solamento intcllettm,lo in cui l'uomo di propaganda si 1rova buona parte dell'anno senta quel continuo scambio ele,·ato di Idee che lo mantengano in un·atmosrera calda lii ,·Ila. che ne raeciano meno tris11 lo sconfitte, più ,aggio le ,•lilorie, spesso sonia Il conrorto di un amico che palpiti con lui in una 10&,·o corrispondenia di ide•li, tulle questo dà. ragione dcli& rarilà di questi npos1oli ,lolla ,:ociotll umana che, nel sacrilliio della loro 1>01-sonalità, segnano la. nota più alla dclral1ruismo. Nella.11ro,•inci11 m11nto\'ana.un uomo simile per rortuna l'abbiamo in un modico condotto, il dotl. Romeo Romei, cosl mOile!lo e noncurante ili sl>,cosi efficace lavor'l\– torc alla orgrrninazione del prolctnria1o agricolo. Quanto tconrorto! Quanto sgomento in questo stato lii cose che 10n ,·enuto esponendo! Eppure è necessario che Il e qu into Stato• sparisca, che tutte queste difll– colti\ siano arrronta.te. Il mo,•imento operaio do"rebbe ron•erc parallelo a quello dol conltulino, e che ciò in Italia 1thL poss\liilc lo 1lirnos1rnIl\pro\'lncia di Mo.n10,•a. In cui lfLquestiono soclnlo si uglln 110110 campagne menh'O gll 0))crai ,li citlh, 11oncl1ò precedere Inie mo\'i– mento, pare non /òllanone1>p11ro tlispo!illia /òleguirlo. Ed I meni per riuscirel lnn11.11zl tulio si comba11a l'isolo.me.nto colrassocia– ilonc che, mentre racil1ta il rompilo al propagandista, s,·Huppa nel contadino il seniimcnto della wlidarietà colla coscienza della roru enorme che vien dal numero. Ma l'uomo, cosi com'è, pcrchè non resista., bisogna sempre arTerrarlo pel suo lato debole, per rinteresse materiale, onde le cooperath'o di )a\'0ro e di consumo, lo società di mutuo soccorso o di resistcnia. A me non si alfaccJa.propaganda socialista sonia. questo periodo preparatore. E come nrnno errati teoricamente i pro– pagandisti cooperatori cheymaulnlanl od altro, credono di Poterti rermare alla rederazlone delle associazioni, le quaJi do,·nnno. secondo la lmma3lne di Wansillari. Neale. calmare le tempeste sociali come qualche barile di olio sui flutti calma le tempeste del mare; così pra• tlcamente io penso sbaglino quei socia.listi, a qualunque scuola appartengano, I quali sperano di potere in questa nailono agricola italiana arrivare allo stato socialista B1bll t Gino Banca rapidamente, senta lo stadio delle cooperatil'e, nella fiducia balda che a qualcuno potranno Inspirare anche a nost.ro riguardo I reeenli calcoli di Federico Engels sull'anento del socialismo in Germania. Per di più le coopera1i,·e, tranne rorse nella loro parte di reslstenz11.allarmano ben poco gli abbienti i quali, non urtati pel momento nei loro Interessi mat~– riali, lieti che esse l'renino i 1umulti, llduelosl, nella loro miopia per iuHo ciò che è anenlre, che non si vada pila In I&, arrfrano portino a ra,·orirle per i pa.s– seggierl vantaggi elettorali. Bisogna ricordarsi però che, creata una a.ssociuione, non si è ratto che vincere si può dire uno solo degli ostacoli: l'isolamento; il resto è ancor tutto da rare in questo gruppo. d'uomini uniti dal desiderio di guada– gnare qualche centesimo por settlmnna nella Soclefà.di consumo o di lavoro. Le cooperativo o lo rodel'aiionl di coopero.U,•osi ri– volgano puro I\ S\'ilupparo In. po.rio del 111.,·oroe del consumo, ma più cho lutlo pensino ad un ramo da.cui dipendo l'lndirluo, l'uveniro del mo,•lmento: l'istru– iione cioè o la propaganda. E prima di parlare della. rocenle Federazione delle associazioni del Mantovano dirò, a proposito delle pro– poste del signor Giuseppe Pasotti, che se, come alt'erma il Turali, è un po' teorica quella sua idea della Cassa cenlrale per gli opuscoletti che egli vorrebbe dilt'ondere rra i lavoratori, lo credo, sempre per quel po· di co– noscenza clic ho della pro,•incin. mantovana, che lo sia al1retran1o rispetto a.Ila.utilità pralica di tall 01>uscolotti. I contadini non leggono nè giornali, ne opusc oli. N elle nos1re associazioni no arri\'ano, ma nessuno o ciua.si li leggo. E il percM 81capisce: l'lono analrabetl in gran numero e. 80 "'40 leggere, non hanno lo s,•iluppo in- 1e1Jeuualo per capirli. Il loro cervello vuol essere gui– datocomo quello dei bambini, Inetto a runzion11recom"è; e se non hanno un maestro che li unisca spiegando loro minuziosamente, ranno col cer,·ello la stessa fatica che vediam rare alla loro mano poderosa quando si coniorce II manegginre una penna tlll scriverf.'. A Mnnto,·n lo ll!il!locin1.ioni si i;;ono 11nlte l'ottobre /òlcr.rsoit1 Fetlern1.iono ctl hanno aggiunto RII0nitro So– z!oni ( 1uolla.di lslruziono-ProJ)agantla. cd o. giorni,quando !il.I discuteranno gli statuii presentati tlallo.Commissiono por lo ,·arie Sezioni, ,·en·anno preso in considerazione le seguenti proposte: I' scuole serali, obbligatorio por tutti I soci non elellori elle non abbiano oltrepassato I 00 nnni, a fine 1l'acquistare I diriul elettorali; racollatirn per gli a.Itri. (I Comuni ,lnnno locali, legna., illuminazione e I maestri si prestano gratuitamente o contro lievi gratiftcazionl); 2' lezioni educatif"e, almeno 2j ogni anno, nello quali un membro della società o un estraneo leggerà e spiegherà Il « Catechismo del la,·oratore .. pel quale si aprirà presto Il concorso e che san\ di tre ,·olu– met11: Storia sociale - Elementi di scienza sociale - Educazione sociale. li socio che manchi allo lezioni educalh·e o allo scuoio serali, se è rra gll obbligati e non ne giustiftchi il moli""o, pagherà una mulla di una lira (punizione già stabilita emcacemcnle per I runerali dei soci a cui neuuno de,·e mancare); 3" conrercnie in pubblico e, mesllo, nelle Sedi so– ciali, tenute da un gruppo di persone lnscrilte presso il Comilato re<lerale, nel luoghi e nei momenti stabiliti dal Comitato sleSSOi

RkJQdWJsaXNoZXIy