Critica Sociale - Anno II - n. 10 - 16 maggio 1892

CRITICA SOCIALE Questodiscorso non siamo noi a metterlo sulle labbm ngli operai milanesi: sono i nostri e loro a,,vc1-sa1·1, i giornali conso1·,•atori o borghesi, i quali, pieni di blandizie alla vigilia del primo maggio ,·orso gli operai, al cui e buon scuso» no n si st:\u – c:mrno di foro appello, ni 2 ,li maggio, passa.lo il pcdcolo, chetatesi lo apprcn:,.ioui.a ma la pena con – tennero lo alto risa, coust:1t.wdoche rulca ani- ~~,~~~c~c11~~o~;;'.:11~a~ ~~~~~~-i:t~~~ 1 f1~~ 1 ~~: 10 it~!-i:~~ di maggio perdeva ter1'Cn0 scambio di acquistarne, elio inwmma tutta quella ))aura ora stata una fisima o che non c·c1<\mgiono di to1ncro ~cancho 1>01· raHcnfre. Noi non siamo la Fmncia, noi non t~~;;l;, 1 !i 01 ~!~~sfi'.'i~.a~·::tì~ 3 r1 ~!fi .il~ct;ii 1 k~a 1 ti U11iti: qui, da noi,« la mala pianL1 » non sa metter 11,dico. Allegro o JJatriottico confol'lo, in vel'it.i, c1uesto compiacersi, ch'cssi fanno, di nppal'lonore ad una nazione di O\'irati. hnl>erocchòirn'ano ossi fo1'SO si lu.singanocho la flaccic ità, l'atonia, la corl'ultcla si annicfino soltanto nella classe soggetta. 'l'utto si ticuo, tutto ò solidale, in questo immon."0fallimento momlo della pili 1m1;,\ dello 1·n1.1.o Ialino. Vn go,,crno ridicolo, « uu p.1rlamcnto zeppo di c:"1TI01Tisti, una magisfratura zotica e scr,•ile, una fX'liziacorrotta. un esercito senza fibra destinato a unmancabili batoste, una bc)l'gh~ia cinica ed affa. rist.1, un p..1trizialocs.1usloda mille tabi » - e non fhociamo che cita1'0 lo p.11'010 di un uomo illustro ~: ~'~;~: 1 e~•~~~ftd~e ti;; 0 ·~~~~· 0 g~n~~ 8f! 0 t~c~~~;~~ sncl'\'ata ragricollm;:t, fui:genti i contadini YCl'SO l'ifrnoto. o i pal'liti popola1·iuna 11101":\ pompa di fmsi ~enza uomi11i,senza slancio, senza principi; una democ111iiache non seppe ncppu1'0democmtiz1.a1·0 ~~i j~7~s.~,u~:~R~:~~l~c•~~~1tl~:~ 1 ~ :l~fio~~:nt f;~:~-~~~ diritti ciel m1)()IOabbandonati, SCl17.a ncppm'O un ~ 11 1~\\~lij~.i <j~~~ i~~~:'Ol>i;fi 0 ~ ~~~ (1:;c*:~•:.l~ 1>0te1'0, che dO\'l'Cbb'csserc il primo. 31,,entaUgrandi a~~: 1 ~J~ 1 t~~i:l~~e?u,~!i·\'~~~~ 1 ~i.c:r~l~it1~ 1 ;.~~b~~~~ bi.sognapure in qualcho modo imbmltare d'inchi~ stro di sfam1>0ria.~on mm.bandiera pii,, cho non ~ia stinta, non un 1wogramma cho sia pr<t'-0 sul ~:./~;i~i\)a~~:1;~cèi1~u:l\~~:2 ~:~n~~,•~~l~~_i\'acchia, il Non ò dunque da mor:wiglia1·0 isc. al disotto, la ~•-:rn massa, la cui jgno1·an1.a o la cui abbieziono fu1-onoamorosamente colti\'ato po,·secoli dai 111-oli, dai padroni e dai governanti, non sente ne1.1pur essa ,·ivamento la p1'0pl'iadignit,i o i p1-opri rnhwessi, o ha gran pena a dest:u~i. a snebbia,~i. a scuotere dal corrcllo i sofismi o lo paurodi cui l'hanno tutta imbottita. Of:,rgi più cho mai s.11-cbbo nocoss..1rio che !cl~!:ll~le~~/~~1~ 0 ~\:i~~f:1~11~ 0 ril~ e~ 1 f.:~'ft~\ 1 ~ alro1>01'll: acccttasscl'Ofmncamente. senza stollo pu– l"illanimit,\,~nza l'iSJ>Ctti umani, la parto di ~·olJil· Ullo1·l, la sola pado oucsta elio $i 1>uòmpp1-cscn– ta1-onella attualo stagnazione italiana, venissero nel prolcta1falo. lo animasse1-o, lo incitiìssoro, lo aiu– tassero a chia1·ii-:-i Io ideo, a ca11i1'0 che cosa esso 1\ Of.'"f;i, che cosa dO\'O CSSCl'O domani. come dO\'O Ol'b-:lnizza,~i. con cho cl'itei·'ì cd a <1ualmct.1 mi- 1":u'O: mcttc..-.se1-o insomma al sc1·\'iziodei conculcati, di <1uestaimmensa plebe 11-ibolatao sopita, il te– ~1'0 dell;1.loro coltura. della lol'O indipenden1.a, della fiamma o della fcdo che 110nmanca mai ai volonterosi. li la\'oriooccultodelloassociazioni,dello Came,-odi la\'01'0,dello ideo che a ~ a poco si fanno stmda fra le clMsi la\'Orafr1ci, è un fatto B bi ot ca G no Bianco ,-cale,benchò tuttora embrionale, cd ofl'roun ottimo terreno cho richiedo solt.'lnlo una colli\'azione in- }f1~:FS.:\~1~c::l~~11:l"~ieJi,:tira~~~~1;~~inr;•i~~\~: la malaria momlo domina anca,,, gmn parto del pac."C,epp111'0 bisognerebbe cssci'O ciechi 1>0rnon ,,edc1-oche, so \''ò s1>0ranzadi vita, di saluto, di 1·in110\'amentonazionale, essa ò lì o non allrovc; che ò di lì, da quel buio, che do,•11i sentul'i1·0 il calore o la luce. O di li o da nessuna altra parte. Non sar:.i pe1· l'indolenza italiana che si al'rcstc1~i ro,•oluziono mondiale. E il gio1·nonon lont.111ocho tutto lo alh'O nazioni sai'llnno pronte. che la conccnll;:t1.iono della N~f1r\~~i{1s~~f~d~r~ aJ~=il~fo l~li~lis:~is~~u~reì militarismo, della bm'OCra1.ia, dello tft.ljSC, fa1;:tnno sc1·icchiola1-o la vecchia o sc1-cpolatacompagine del c:lpit:1lismo,poveri noi, J>0ve1'0 il 1>aosonostr'O,se nulla !"ari\))1'0J).11'ato, so la nuorn coscien1.ap1'0le– la1·ia s:\I':\ ancora, como ò oggi, bambinn, iso fra noi manchOl':lnnoi successo1·ipoi•1'i\Ccoglie1-o o tone1• s.1lda ro1'C(!it.\del 1>0lere! Noi sa1'Cmo, allo,,,, rigettati incsombilmonto nella ~! 1 i~~~! 0 = tgt~.~ r::!fut.~iii~iiu':~ 1 :1~é c~~~;t:: su Ila to1·1'll. dei morti. LA CRITICA SoctALE. La caccia ai portafogli Non p.11·1iamo di quella che av,•lcno nelle vie afl'ollatc, ad 01>01-a deì moschini untOl'Olliclol OOr– seggio volgal'C, i~ snll'inh'igo mi11i$lc1·ialo di Roma, sulla cosi detta cl'isi di gabinetto, che <1ualcunoci chiedo che esterniamo il nostro pa1-c1-c. Ci è facile una risposta negatl\'a: la nostra OJ>iniononon ò alcuna di quello che h-oYiamonei giol'llali politici di ,•ario colore. Lo mgioni ap1>..1renti della c1•isinon hanno nic.nte, a nosh-o aHiso, da faro collo causo 1'Cali.Ma non ci ò facile, victwe1-sa, faro in llre,·o un'analisi di questo. Sarebbe noccss.11'ia una minuta flsiologitlpa1·larnent.t1·c, la quale OSOl'bito1·obbc dai limiti di SJJ.1zio un po·anche dall'indolo dol nostro pc1·iod ico. I.a quo.stiono finanziaria fu il protesto, tuU'al pii1 rocc.,sione, non potò esse1'0 la causa della cl'isi. lmperocchò nessun parlito ,·'è alla Camo1.l,1wep.1• mio a i;,,ove1·uarc, elio possa o voglia roali1.1.a1'0 lo desiderato economie. Questo non sono possibili cho con un disarmo almeno pa,~,dalo; la Camera, cioò la borghesia domi– nante, O d'acco1..:lo coi più alti poteri nel non volerne disco1·1'01·e; o no hanno lo 101·buono mgioni. O'altl'O lato nessuna g1-audo<1ucstionodh•ido, al di d'oggi, il Parlamento in \'Ori partiti. li il'asfo1·mismocon– fu80 tutto o non lt'c\Sformò nulla. A voco dei pa1·titi vi sono uomini, gruppi, soltogl'llppi, o so1wa.tullo inte1'0&!.i, ambizioni, invidie, connh 1 cnzc. Avc1·dello cambiali da pagal'OO un·ottima. mgiono J>Ct· diven- 1:wop1·ofolto,sog1'0lariogenerale o 1ni11ish'O. Aver dei clienti da s.1ziaro è una 1-agionoanche miglio1'0. J.,a politica non ò pi\l J>Olitica:O cabala, infrigo, giochor'Ollo.Oiolitli prende il ))osto di Cl'ispi o di Hudinì come rcstaurator'O della fluan1.a,dOJ>O m•o,·li

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