Critica Sociale - Anno II - n. 1 - 1 gennaio 1892

CRITICA 8 OCIALE la vita n forar le crune degli aghi, un altro a batter lo cnpocchio dei chiodi. Quegli alti, semplici, ripe– tuti un numero vertiginoso di mite, finiscono per dh•cnlaro quasi riflessi, divengono di pertinenza, non pili del CCr\·ello, ma del midollo spinale; e, come tutti gli alti rif1ossi,non sono pii1 accompa– gnati da nlcuno stato di coscionza, nò piaco\·otonò doloroso. Riempire la mot..\ della vita di un uomo di atti consimili, sarebbe quM.i constringerlo por mch.\ della sua YiL'L a ,,h•oro come la rana a cui sono stati a.s1>01·lati i lobi cerebrali. Altri ha voluto vodo1·110 la 1-agiononella miseria dolio moz-codi.Che valo sRbr:wsi pc1• un to1.zo d i p..'Ulef li rorlo ci sfrutta; noi lo frodi:nno. Ma io credo che la mgiono sia un'nlfra. Pattuito con un uomo che voi gli darolo una moroodostra.01·– dinaria por un lavot'Odi ,,uoslo gono1·0: cho cioè ogli vada con una barca sul lllal'O o 1>assi le sue gioruato n attinger acqu:l d:l una parte, n filtrarla, a manipolarla con una serie, lunga.sinché si Yuolo, di opora1.ionichimiche. o a ributtarla poi in mare datralll-a p.1rto; o non osL1.11to la compliea1.iono o il numero degli atti che egli dovr:\ co1npicl'C,non ostante la speranza del buon guadagno, si annoicr;'t terribilmente; o, ne.Ha miglioro dolio ipotesi, non t1'0Yert\nel suo lavoro nossun piacere. j;: che la soddisraziono del l:woro nasco dalla co– scienza del suo scopo o della sua utilit:\ o rcalt.\. Si godo n lnvoraro quando si vedo cho il lavoro crea qualche cosa, in cui noi vediamo, come ri• Hcssa in un piccolo spocchio, la nostra potcU1..a; mcntro un lavoro inutile, anche so por un momento noi possi:uno c.wa1·no il piacoro di una difficoltà ,·inta, alla lunga è insopportabile. Sarebbe ruori di luogo analiu...11-0 qui <1uosto complicatissimo stato montalo; ma ò questa. un·atrerma.zionodi cui lutti possono giudicare la ,·oriUt, che cioè nessuno du– rerebbe a un larnro che sapcsso as&>lutamento inutile, o di cui ignorasse lo scopo. Il Qiaccro del hworo è un piaccl'e di crca:dono. Supponete Spcncer ol>bligato 1>01· vivei-o a lra– dur1-o in inglese il libro di Taino sutr/nlclliqcn;a; o })Cl" quanto egli do,·0&,0 tmdul'l'O un <.-a1)()Ja,·oro di psicologia, si può :star sicul'i che non ,•i an-cbbo tt-o,·ato una parùcella infinitesima dol piac.'01'0 cho avi-.\ avuto a sc1'i,·e1-o la p.1gina meno originale dei Prlnclpt di pstCOlO(Jla. i~ che, scrh-ondo nncho quei fogli in cui 1iassumo scmpliccmc.nlo ciò cho di utile per la psicologia ha l1'0,·ato la fl:siologiadel siste1na ne1·,·oso, è scmp1'0 a lrwor:u'O intol'llo a uua e1•om;iono sua; porchè, nncho so os1)()ne idee alt1•ui, quoslo ricntmno, /\dntlatovi da lui, uell'cdi– ncio dolio suo: menh-o traducendo lo pagine pili profondo o originali del 'l'aiuo non a, 1-cbbo cho ri– tU'odolto il J><msicro di un alh-o. ~; una leggo generalo in cui ric.nh- ano tanto <1uollo obbrczzo intenso, 1·imunerati-ici di tutti i dolori, cho prornno il pons.1lo1-o (JUando fa una scope1·L1 o l'artista quando c1-c.1 una grande opera; quanto la J>iccolasoddisraziono di un tornitore che vedo uscir'O dalla macchina un pezzo di acciaio ben levigato o polito. Perché un lavoro sia piacevole bisogna a,·or C()'ò;CÌC.nz.a di crc.,1-0qualche cosa, di 1-iuscire, sia puro con atti sc.mplici~imi o mon~ toni, a pr'Odurro qualche cosa di reale o di uiile. Il la,·01-0 inutile o, ciò cho ò lo stesso, quello del cui ~coponon si ha coscienza, tedia o lascia freddi. Non ho nemmeno parlato lii quell'alt1-o pili ,icm– pliro piacei-odel la\'01'0,cho è come l'elemonto dì quosto pii1 complesso sL,to di coscie111 .. 1: il pinCCt'O del merito, della difficolt.\,·inta; perchò oggi, ~al,·o in poche ind11-1fric, la macchina ha messo all"ozio tutto lo originalitll produtli\'O doll'opemio. Quindi i piaccl'i del lnvo1-o,che potrebbero ancora p1'0,·a1'0 gli 01:,crai, s.11'Cbboro quelli na.sccntidalla coscic.n1.a dello SCOJ)() del lavo1-o e della pal'to che essi hanno a pl'odurro il risultato finale. In {tuosto caso ossi hanno ogni diritto d':rnnoia1-si. Che soddisraziono infatii possono proval'On SOi'· \'egliaro un telaio, quando non sanno 1)()inulla sull"tLncnil'O della tela cho u· esco? Che piacei-o possono prendei-o a quesl1 g1'3ndo trasfo1,naziono dolln materia, quando ess.i no sono gli eh-omenti quasi incoscienti (nessuno ci ha col1>..'\ so hanno cor,·elli o 1101·,·i) o non i produttori coscienti? ~o 1111 OJ)Craio si 1n-o,·as.-.e a domandar-o al -,uo p.1- d1'0110 so un nuo,•o tipo di tela OJ)iaciuto,sarebbe cacciato; ogni suo npp.1.ssionamento per lo ,•iccndo della materia che si trasforma o che lenta lo lotto doi mo1-cnti è rignal'dato dal C.'lpilalist..1 come da trn pad,-ono lo occhi:tlo di do.11idcrio cho un ,•al. )('tiO insolente dri1-1 .. '\SS8 ,·erso la 8ua spos.1 od :11n.1nto. E allora, so si dorn 1>1-odurro cicc:imentc, inconsc.i..1mc11lc, ome un congegno di rerro, che vantaggio ò di avere nen·i o ccrrnllo; o non sem– bra meglio di cs.i;oro addirittum una maéchina? Il segreto di quella gioconda alth•W._, di <1uolri11. tensa labol'iosit.\ che gli ossor,•atori hanno h'Ovato nello coopornli,•o di pt'Oduzionc, como nel ro1·110 di Gand, Sj>OCialmcnlo in quei paesi dovo la mC<li:\ della massa è intelligente, st..l in questa legge. Al• lom l'uomo piglia 1>..1SSiono alroJ)Cr'a. sua, poi· umile che si:1; piglia p.1.SSione anche a quel semplicissimo atto con cui regola il movimento di una spolettai J)Cl'Ché sa a cho scopo larnrn o ,•edc dOYO il suo larn1'0 finisco o nel 1wodotto, risultato di un com– plicatissimo intreccio di alti scinplici come il suo, ritro,•a la p::u'licclla infinitesima dc.I suo lrwo1-o. S.11)C1'0 J)Cl'ChO si lrwo1'3,o vcdc1'0 il proJwio ln– ''01'0 h'a.Sformatoin un prodotto utile, sono lo J)1•imo rogolo di un'igiene momlo ciel l:wo1-o. E cosl si c.1pisco puro quello scoraggiamento, quella di.spcr":lziono elio prendo i piccoli p1'01>rict..'lr·i. gli :wtigi:mi prima indipendenti, quando, costretti dal rammento. debbono offii1-o a un capitalista ro1>01-a 101-0. Hppu1-o la condiziono economica 101'0, so non è migliomta, non è pcggiorat..1; o non hanno più nell'anima il cancro 1-odilorodolr in– quioludino inna.111.i ai crcdito1·i che IU'Cmono. alla I o,•ina cho minaccia. .\fa il la\'oro t>illasJn'O,

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