Critica Sociale - Anno I - n. 18 - 20 dicembre 1891

CRITICA SOCIALE 2i0 Della sociotà. avvenire hanno pnrlnto Dcbcl nof libro Dic Ft·au tmà dc,· So:;ialismus al capitolo Die So:;iali– sirung de,• Gesellscltaft ed Engcls nella. lirspi-unu der Familie, dcs Prit;atcigenllmm.s uml des SlaaU. Ma Bcbol, accingendosi all'opera, dice: \Vir kOnncn nur hypothe– tisch verrahron (non possiamo faro che delle ipotesi)(') o più che sulla distribuzione, ecc., si fonda. sullo svi– luppo economico o sull'abolizione degli antagonismi di classe. Engels, dipingendo la. società. primili\•a., senza. fa.mi– glia., senza stato, senza. antagonismi, mira cosi, solo in– diretta.mento, a darci un quadro (in piccolo) della fu– tura società. o si limita a dirci con Lowis Mo1·gancho essa sar·d. una risurrezione - in forma pili alta - della libertà, eguaglianza o fraternità. dolio antiche gente,: o qui punto formo o fino. La. scuola di Marx disputa adunquo, come fa il si– gnor Gnocchi-Viani, sugli ordinamenti sociali delr(L\•• Yenirc 1 Il signor Gnocchi-Viani non si limita ad espoITO lo altrui teorie: egli ha da esprimere nncho dei pensieri suoi e, forse rivolgendosi ai posteri {gia.cchèa loro so. lamento toccherà. l"ardua sentenza\ esclama: « Ricorrete non al criterio del lavm·o, che è criterio erroneo, mn. a quello più genio.lo, più simpatico, più umano, che regola. la distribuzione nel seno dolio fa,• miglio, ove al bambino e alla vecchia madre voi non domandate mai, prima di offrir loro il pane di cui hnn bisogno, quo.le lavoro abbinno Calto.• ( 1 ) Ma perchb ,i oll)·e il paue alla madre l Non forse anche solamente por il lavoro assai rischioso da ossa fatto noi p:u·torirel E perchè si offro al bambinol Non forse per lo speranze che in lui si ripongonof Così, girn. o rigira., si b sempre costretti a consta.tare, con )farx e la sua scuola, che il mondo morale altro non ò che il riflesso del mondo materialo, fondantesi sopra il la· voro dell'uomo. Ma il criterio <lei lavoro è criterio e,·,·ouco secondo tutta l'antichità, secondo la moderna borghesia ed ancho secondo il dott. Gnocchi-Viani. ( 3 J L'antichità. aveva tanti altt:i criteri più. geniali, piU umaui, come ben dimostra. Gaston Paris nei suoi due volumi sulla. IlCligion Ro– maine al tempo dell'impero; rantichitil. ora. pili buona della moderna borghesia., eppure, solo perchè riputa.vn. il criterio del lavoro c,.ilerio e1·1YJ1U!0 e lasciava. perciò il lavoro agli schiavi, solo per questo essa cadde, come cadde la. nobiltà. feudale J)erchò credeva il lavoro sem· plico faccenda di servi della gleba, come cadrI\. la no– stra. società. presente perchè si fonda sul salariato. Ed il dott. Gnocchi-Viani trova criteri più geniali, pili umani di quello del lavoro, p oichè per lavoro egli intende solo il lavoro dei sala.rin.ti e non un'affermcuione normale della vita, come dico Marx,(•) senza la quale il nostro organismo va a finire in un modo che il dott. Jn.coby ben descrivo in un suo libro sulla selezione Ed infine, dopo aver tanto parlato di dispute feconde, i,ite1·es1anti, come termina il dott. Gnocchi-Viani il suo articolol Lo termina con due citazioni del Bersezio e e dello Spencor, dallo quali il dott Gnocchi-Viani si sente incoraggiato ad alTermare che« tutto insomma induco ( 1 ) D,e Prau una cler S01Calt1mu.r: t1 3 ediz., pag. 160. (I) Slamo glu1t1 1 1opr11tullo negli a~tacchl. Qui il Gnocchl-Vlanl ponel'a In dialogo colletthl1ll e comunl1tl e rlrerlva obletlll'a• mente le a.rgomentulonl di questi ultimi. Non argomentava per conto proprio (Nota Cklla DlrutoneJ. (11 Vt-11.ga1i Nola precedente. (t) Nell'ultima nota al cap. 11, St'zione I, libro I del CQJJUale, edlslone francese. ragionc,·olmcnto a credere che la proprietà. individualo degli slro~onti del lru·oro ò dostina.ta a scomparire, perchè di mano in ma. no che i tempi si inoltrano essa perde di Ya.loroeconomico e insieme di valore morale. • Ma se solamente tutto nfinducosse ,•agio11ec;olmenle a credere, io non sarei sot'ialista pcrchò non sono un c1·edente. ( 1 ) lo sono convinHssimo che la. pro1>rictà privata so no andrà. e non por lo semplici ragioni che il dott. Gnocchi• Viani adduce, ma bensì anche per lo srruttamento o la miseria. sempre crescente, per la.stessa fatale c,·oluziono del sistema. capitalista, allo studio della quale Marx ha. consacrata. la sua ,·ita. Io non mi sento mai tanto so– cialista, come quando penso alla mir~ J)Osizionodi mi– serabile, come quando apprendo dn.i libri le miserie al– trui in questi tom11iin cui la produttivi1à. del lavoro vo.sempre crescendo in una proporzione che supera tutte lo nostro pre\'isioni. Jo:, per rinfrancarmi dalle timitlo pre,•isioni del socialista. Gnocchi-Viani, mi metto subilo a leggero il libro di Max Schippcl Da, moderne Elend (la modema miseria.' giuntomi l'altro ieri. U>mEnTO DOFPINO. {') Qui, a nottro nvvlso, l'Autore, dopo aver aggiunto di 1110 l'avverbio .rotamente, scherza 1ul do111>lo l!lgnltlcnto del ,·erbo •credere•. Ma non è che un gioco di 11arolf'. (.\"Ota <klla Dll"e:CO>te.) L'eccesso della m.aleria et sfo1•;;aa 1·i'm.anàm·e at p1·ossimo numero il seguilo ,tegtt a,·ticoli di OSYALD0 GNocc111-V1ANI: Il Socialismo e le sue Scuole. La lotta per lavita e laquestione sociale Rodolfo ,virchoff, in w1 cong1•csso di naturalisti tedeschi, dopo m·cr sostenuto una lunga e seria lotta contro i darwiniani tedeschi capitanati dal– l'Haeckel, deciso a troncare la qucslione e a finirla. pensò di scagliare a un tratto tra le gambe degli avvei-sari una bomba che doveva fal'li salt.·u-e in aria e distruggerli. E alrim1>ens...'\fa scappò fuori a dire: Il darwinismo conduco diritto al socialismo. Ma - ahimò! - la bomba non fu che un petardo rumoroso. Pc1·quanto la frase fosso lusinghiera pc1· i socialisti che erano mossi così sollo l'alta prote– zione di Darwin, non era in fondo che uno di quegli argomenti come ne usa.no i cattolici contro i posi– tiristi, quando c1·cdono di clistruggc1·e lo teorie di Spcncor o lo scoperte di Huxlcy, accusandolo di tulio il malo che aflligge la società moderna. Gli avversari difatti so uc spaventarono poco: e seb– bene avrebbero potuto risJ)Onde1-oal Wi1,choff che quello non ora un argomento contro la teoria di Darwin, ne presero - specialmente l"llacckel - occasione di una nuora apoteosi del maestro. Il darwinismo - egli disse - se dc,·e :were con– seguenze sociali non può a,,c1·no cho in favore di una artstoc1·azta; pc1-chè se la vita è lotta in cui i pili forti sopravvivono, nella socict:\ i più forti hanno diritto di comandal'c, SJk'\droneggiare o go– de,c a sposo dei pii, deboli. L'idea dcll'Haeckel non è solitaria, e molli la l'i– prcndono corno obiezione insormontabile pei socia-

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