Critica Sociale - Anno I - n. 15 - 20 ottobre 1891
B 238 CRITICA SOCIALE E qual altra canzono cantano adesso i coscritti l Una canzono cho ò un lamento, una canzone quasi sin– ghiozzante: Mena pa,no/1..i al glortto, Pof't-r'a ml cM 10n 1olfO! Pot:t-r'a,mi cAe ,o,. 101,Jil! Per esser rodoli allo tradizioni, a questa canzono dunque gli autori avrebbero do,·uto almeno ispirarsi, pcrchò della tradizione era rultima parola. Infatti, come J>UÒ trovar simpatia., eioò popolarità, la loro canzone del « mangiù, beo e p1i,à! > in mozzo al popolo lombardo com'ò ora, cioò (a torlo o n. ragiono non importa) odia– toro del militarismo o, so ancora fautore di eserciti, ben lontano dal volerli quali quella canzono ce li vor– rebbe dipingere 1 No, quella canzono non può trovare popolarità. in Lombardia, o so no trovasse, davvero non ci sarebbe 1>ro1wio<la rallograrsono nò come amici nè come no– miei del militarismo. Nò avrebbe torto inoltro, chi ossor"asse che quella. canzono elci CoscriUi clo\'e,•a venir rifiutata a rigor <liprogramma. Essa, infatti, è, nè più nè mono, una canzono politica. Tant:ò vero che so un altro poeta. no a.vesso presentata un'altra. concepita. con sensi clia– mctralmonto op1>osti,cioè denigranti la vita del soldato, il 1·ifluto non sarebbe mancato. Ma,sicchè, anche la premiata era da rifiutarsi, giacchò in politica appunto si possono avere viste diamo– tralmonto opposto, anzi la. politica consiste in fondo soltanto in questo. Ora una canzono che dicesse corna della vita del soldato, che esprimesse cioò un·opiniono pessimista in 1>roposito,doveva avere dinanzi al pro– gramma. lo stesso, stossissimo valore di un"altra. la quale no facesse gli elogi o fosso ottimista come quella elci « mangilt, bev e pipù ! • t logicaL Eppure i Cosc1·itti del e mangià, beve JJÌJJÙ > non ven– nero rillutati, anzi, ripeto, vennero p1·emiati! Nè io voglio con ciò far rimprovero alla Giuria; voglio sol– tanto moslraro come lo restrizioni in fatto d'arte siono, quando non dannoso, puerili, tant"ò vero che con quella restriziono della 1>0litica(facondo sompro al pugni, no– tato, colla tradizione cho si volov,1. . .. adora.re! ) la Giuria avrebbe do\'l1to rifiutare anche lo canzoni patriottiche, sotto pena d"esscro tacciata. d'ingiustizia, pcrchè il pa– triottismo è politica. pura anch·osso e tutti - moderali, radicali o persino clericali - potrebbero afferma.re di amare la 1>atriao di pensare appunto come la pensano, perehò ognuno di essi ha la. convinzione che le suo proprio idoo sono lo migliori per renderla prospera e folico! E quello Filancliere poi! Che una volta. - tanti e tanti anni ra! - quando eia noi ora stata appena in– trodotta la. lavorazione della seta, questa industria. na– sccnto 1>ossaavei' trovato lo ranciullo dei contadini lomb,mli veramente degno ciel nome <li forosette, color !alto e vino, dallo formo procaci, qt1ali insomma.la vita secolare all'al'i,, libera lo poteva produrre, lietamonto gorgheggianti allo spuntar del solo,quando si recavano allo filando, o nello oro d'afa. in cui vi sta.van rinchiuse o al tramonto quando no uscivano - può darsi. ~la oggi 1 !... Aimò, oggi non ò pilL .. corno una volta! ... Oggi a quel tipo di /il(lJULiera n'è succeduto un altro cho, so J>UÒ suggel'iro una canzono, sarebbe una can– zono... bon diversa dt~quella cho abbiamo udito al– l'Aurora. Nel Ca,i;:oniere, pubblicato dai promotori, ce n'era bene una. che descriveva., por quanto sorvolando, la filandiera odierna .... ma i maestri (eccetto uno) si son subito accorti che non si poteva cavarne .... che della. musica ribello o L"hanlasciata staro. E hanno ratto bono fino a un corto punto! Anzitutto porchò per toccar certi tasti ci \'Ogliono dita non co– muni, e poi, percbò, per quanto le nostre coriste e lo nostro a rtiste da canzonette non siano dotato in ge– nera.lo di bollczzo aJTn.scinanti, tuttavia sarebbe stato loro im1>ossibilodi presentare con veracità. il tipo della /llandiera odierna! E L'avessero potuto, corto non avrebbero frovato gran successo noll'allogro ambiùnte d'un concel'lo ! Dolio ragazzo dai volti terrei, dai donti gialli che sembrano pozzetti di cacio, dai busti senza. contenuto da.i fianchi piatti, dallo gonnelle che pulono l'odor na.u: seabondo dei cascami.... Ecco lo forosette jila1l!liere dei nostri tempi quanto al fisico. Quanto al morale: vizi segreti sviluppati dall·agglo– meramonto in alveari enormi, nell'ubbriachezza. del chiasso monotono, nel fastidio malaticcio dello ore a.roso e dell'aria corrotto, nel titillamento nervoso dell'odor acuto cho mandano lo sostanze putride; vanità rommi– nili da. selvaggio cho si rivelano in loilcttes sommarie ratto colla.~aliva.nello la.trino obbrobrioso; prostituzioni giornaliero por ottenere condoni di multe o bcne\'o– lcnza presso il sindacato dei lavori; discorsi talvolta da. postribolo. Quando le incontra.lo per la.strada., queste rorosette ra• ramente vi risparmiano risa. sguaiate o Jrasi salaci talvolta mormorato a mozza voce o spesso vomitate a. gola. aperta. E cantano almono L Qualche volta.... Ma sapete che cosa cantano1 - Lo litanie! ... - PerchM - Perchò prima cantavano dolio canzonette un po' libero, o il pudore dei loro padroni (!) ricorso, per esser salvo, al– l'intervento solito di santa madre Chiesa. La falsità. cviclonto cli questo ca,i.:oni - che vole– vano poggiare sulla tradizione della canzono lombarda e no ora.no invece la. nogaziono porchò ne tradivano lo spirito - aumontè, naturalmente, all'esecuzione. Ma, ad ogni modo, la colpa non era tanto dei loro autori quanto di quel benedetto programma il quale, oltrochòcollo suo restrizioni, pareva mirasse anche collo suo raccomanda.zioni, non soltanto a. \'Oler vivificare la Can:.onelombarda, ma a. volerla vivificare in un deter– minato modo, con un determinato carattere, con deter– minate regolo. Quel e tempo di marcia.• obbligatorio, ad esempio, a.vova un significato chiaro; rivelava. nettamente una dolio vislo principali dei promotori; quella, cioè, di far comporre dello canzoni cho potessero essere cantato camminando; dello canzoni, insomma, fatte per la strada; « porchò - opinavano ossi - la canzono, es– e sondo venuta. dalla strada., dO\'Caossor ratta por questa « so non voleva mancare alla. sua ti•acliziono, al suo « carattere, ccc. • Perciò fu chiamata. popolare. E tale aggettivo non 01·aappropriato. Data. quella esclusività di scopo, dovoa dirsi invoco J)lcbea. Ci t'u confusione evidente. Anzitutto ò chiaro che il partire da quel principio o l'aflldaro poi la composi– zione clolle canzoni o. gente dell'arto erano due coso che anelavan poco d'accordo; 1>oiò provato o riprO\ 'a.to dai !atti giornalieri che la canzone, per essere cantata
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