Critica Sociale - Anno I - n. 12 - 20 agosto 1891

CRITICA SOCIALE 181) loità di spiritm,lismo. f: un ingegno trascendentale. Sello suo pagine "i sono rnlora. dello anti1>atio ingiu– stiflcnto. lo pougo risolutamcuto fh1.questo lo mal celato por l'tmiropologia cl'iminalo o 11crla teoria cho si con– crei a nello duo parole: « gonio o rollin ,., .\cuiissimo, Paolo .\lantcgazza, non può mb,conosccro I.~ vorifa cho l'i 0 1L'lcoudo ncll'uun. lcoriii. o noll'altm.,cd io confesso clw uoi libri cli lui non no ho mai rin,•cnuto h, critici, ampia o scri:1.che da un 0111,ositorodella sua rorza si avrebbe r.1gio110 lii pretendere. ,\ssimilalo1-c, egli a1ipalcs:1. ognora 11n'erudizio110 mcr.i.rigliosa. Son ultimo fra i suoi pregi C<111ello di Mcr dimostrato 11raticamentc quanto teoricamente sostiene, cioè che non si do,·o inaridir:-i negli studi uniln.torali o che ma• nc~gia1-o lo ~calpcllo anatomico non ò motirn sufllcicnte Jlc1·nbo11•iroi fiori delht lotll'rntma e doll"ar1c. lo per mc credo che un bo\ <·onfributo alla psicologia tlcll'lugcgno - di qualche ('011-t~ di pili - lo darebbe eolui eho si ttccingcsso 1, 1·ega\a1-ci uno i,tutlio sulla mcuto di Paolo )lantcgazzit, E1I ora ,·cniamo all'Ei1i,1u-o,cho mi ha tinto occasiono ll ,,uc')t'ei;orùio. f.i;iCUl'O, 0 Saqgio di 11114 /i&iolO!Jiadel t,cllo, i, il pili 1-ccen1escritto del proressoro lombardo. So 11011 rh·eht immensi oriu.onti, no mostra ))erò di gr.ui, li o sereni, in una rorma. cho ricorJa i momenti più belli dcll'alti\'ilii. scicntiflco-lottcr:u·ia dcll'.\utoro. Il bello 11011 ))uV costringcl'Si nC'IIOstrettoie d'una dofl– niziono. l-:s~oò un'astl'uziono del no~h-oJ>tmsicro, ò « un fatto di coscienza o meglio un cnrattero d'una scnsri.– ziouo eomo il piacm·o otl il dolore •· Il bello ò il « ,•e1'0 + ..v ». Assolutamente, non esisto, dipende sem– ))l'O dal carattc1-o dcli& cOS.'\che si osserm. t,;n cavallo ò bello se corrispondo al concetto tipico dell'entità ca– vallo. li brioso animale, che ò ma.gnillco con un mtrn• 1ellv nN-o, bianco o pomell,no, sn.r-cbbo on-i!Jile fJmuHlo Jb .... e verde, ,•iolotto od aranriato. !-:l!'primeudoil senso del bello. si ranno scmpro con– fr,:inti. Perchò ciò? « Per la leggo dello associazioni menhtli, )lerchò la sen~aziono lrao in 1ù1c1'(Jia simpa.tic:L i ccufri ccrob1·ali tlorn son doJ>ostosensazioni a1Htloghe. » I 'ntL delle condizioni doll:Lbellezza t.• i.~ simmetria. Ed anche <1ui1>c1'thò?- « I.a mgiono aualomica del )liacoro <'110 ci procura. la. simmel ria dovo co1·carsinoll'anatomitt ,lei nosti-i centri ner\'osi, cho sono simmctri<'i; e, l:L loro simmetria laterale, che (R. del nostro co11>0 due motà. oguali, go,·crna. l'estetica dello coso tll di f\1oridi 11oi,c_\Joci ))aiono bello <1uando riJ)etono la gwmoiria 1lel nostro oor..-ello e del nostro mi1lollo SJ>inale. » .\ncho il contrasto è sorgento di bellezza o dcrim dal ripo~o di due sensazioni che, distinte, si alternano senza 11t1111carsi. Cocfllcieute del bello ò il oolol'( J.l.tt tinta p1·ediletla ,lai ))ili O la 1-os:-11, forse, tlko il Mantogazza, pe1'tl1ò ò la tint:i elci uost1-osangue. 1:ac<'ordo nella disposizione ,lei colol'i ò tausa. di bellezza, J)Ol'Chè tfa un effetto che r~omi~fot all'tu·monhl o melodia della musica, che ò accordo di 1101e. La grandezza o piccolezza. ,loll'oggetlo costituisco ancor:i. un'elemento di bellezza.. L'a<i11ila è bella. nel suo ll"J>etto1>0deroso,cd è bello il colibrì nello suo r1.1rmc minu.::eolc. La molte))licifa dello sensazioni lm la. sua impo1-tanza. nell'argomenio iu questione, o lo slos!so dicasi del mo– ,•imenlo. - « Il ritmo è un gran elemento estetico dol lllO\'imonto, o perchò riposa i nostri ceniri nOr\'OSi, t1i,·c11e11doli co11UI! ln.,·01-0 che non ci i:itanca, e forse o anche ))('r leggi armoniche, che go,·omano i mo, imenti molecolari dello nosh-o cellule nenose. • Abbiamo In bellezza del gl\loppo del ca\'allo, del ,·olo tlelltl 1-0111line, del salto dolio stambecco, do! pa--so della ballerina. Ed or,i ,pmli sono i gradi del bello? l.tl genu'thia ò dafa da.ll' oggetio che si ammira o dal centro ncrrnso cho sento l'emoziono esietita. Per quanto difllcilc il rafTi-onto rrn lo di,·e~o !-)lC<'io del l>ello, ù cc11.o che la JJicilia Commedia, soddis:fa– ccndo ai piaceri del JlCnsie1-o,supera. la 1-osa.elio :-(Id• disfa ad un tenue Jliaccro dell'occhio. Soggetth-nmcnte, rnrio sono J'altilutlini a ))l'O\'a1·0 l'emoziono del bello. l'omini di gra11do ingegno, grandi pensatori, non sanno cho sitt. Como J>Crogui atti,·itit, vizio, \'ll-it'I, inclinazione, le tliverso razze, i di\'crsi 1>0- poll amano diversamente I;\ bellezza. Quelht della natura 8Clllbra oso1·ciltu·o un fascino più fol'to sulle genti do! nord. L'andnr dogli nnni, pensa il Mantcgnzw, nncho 1>cr mi'osse1·,·tlzio110personale, a.fllna la sensibiliti, estetica. Il sc--.:o lit\ anche qui lu. suo. inlluouza. L'uomo per– cepi~ee il bello pili della donna. Gli a11isli sono in nu– mero Immensamente superiore allo 11111-;ie. ùli stimolanti determinano una spccitlle scn.:fbilitit estetica. Lo , oluttù. troppo intense dclrnmore, MICl'\'ando, la. diminuiscono. COmJ)luta <1uest'nnalisi dc.gli elementi costituti\ i o dC'i lilttori, diremo, anh-oJ>Ologicio biologici, ò s1>onta11oa l'indagine dol bello nella \'ifa. o nelrar·le. In questa il ))l'inltlto, ophm l'autore, spelta all'nrchiieitura, molto COllll)l'OllSi\'ll. FI'(\ la scultura. o la pithu·a. ('IJl'l'OtlO diIfe• ronzo di polenzinliti\. - « Direi, che h\ rorza doli;\ scul– tura ò più intensa, ò piil sensuale; <1uella della. pittura ò ))ili ostesa o più diffusa.• Uno scriilorc, un poeta, 11eres ..cr tali cd esser ira.udi. de,·0110tllllitutlo e<.ser'C artisti. .\Uribuendo un'impo,-tanza ~trao1't.li11arial bello uclln ,•ita, )lante:ruua., 1raseende111ale, <'ùmo l'ho di--egnMo, scrh•o qunnto se~mee che sai~, Inchiusi, della mia ,·cloco <'Ol'Sa nttl'a\'0l'SO f,i1icu,'O: « ...• Quanto ,·eri1lt sono mono da J)latono in , 1 ua! Quami naul'l-ngl e trasfor·mazioni della momlc, d;t Moi;:U a noi! Mi~ dopo lanto gir-o cli secoli, Omero O sempre dh•lno e il Padenono si gual'Cla.con csiasi. o la.Venero di Milos ~i conlem))la con delizia, ed è pcrcliò Omerv. il Parteuono o la. \'onoi-o dì )lilos sono belli,;;simi... .. Il ,•er'Odi oggi ha scpolio il \'el'Odi ieri, o fjllello di oggi :LS(Jctl:l il becchino che ,·e1-ri, a SCJlJ)Cllirlo alla -.mL\'Olla.•.• llnoce Raffaello non se1•JlCllh,eo .\pelle; nò Fidia ru se11olto dn Cano,·a, uò Shakspeare ha ucei,._o Sofocle; 001110 Orazio non a,•o,·a sepolto Pindaro. I.e ro~o bello ~i accostano lo uno alle altre, ~i somuuuw; non ~i olidouo o \'anno ad acercscero il tci:-01'0 primo, la prllll<l gloria. dcll'unmn" ramiglia.... » ,\1.l{)U'O ½l,!1\11001,lll, BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO. G UGL1t:u10 Fr:1uu:no.- LaRiforma unlveraltarla, disoo1~0. (A cura dell'Ai;sociaziono Radicale l'ni,·cri-ila.ria, uo– lognl\, ,•la. Ghirlanda., ~- - Cent. 25). Sono J)()Chopagine, ma nelle quali l'ingegno 00110 o vibrante dello studente Ferrcro, già. ))l'Cmiato per m, bel IB.\'Ol'Osulla J>aco noi ooncor'-o ;\lonela. ronclcnsa ~;~~~~i 1 !,~~e~!.~ 1 ~b~~:ft~.i;g,i~~i ci':i°a 1 ;11~~1~1~a~,,~~!:~ accademismo• il nostro ins egnamento suporiorc. Le ideo ch'egli s,·oJge concorda. no 0011quello che li11'01101fa propugnate d!l. l'iw ,·e e C1·ilic(' o da C,-iJicaSociale. Lo

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