Critica Sociale - Anno I - n. 5 - 30 marzo 1891

CRl'l'!CA SOCIALE 77 fi!3: ~~ ~:~~~ 1 ~~\ 1 e1~i/h 1 ~~ 1 icign~h~ gie ft :: ~\ 1 ::i'~ril~ 1 e~~~~;~ sario ò l'esumo metodico di questi sogge1li nei loro an• toccdonli, no· loro caratteri fisici o psichici, nello condi• zioni di educazione, di viia, nello circostanze in cui si ~r 0sm:c1~ft ll ~~l~~io~\ ~!~~!~~;1 iU~i~;:~~f,l~t!~~r~:t~~ bioUM, ci fornirU. dei fatti utilizzabili por sano imlu– zioni o serviti~ a. stabilire (Juello conoscenze vositivo che la. biologia del delitto prcscnlol'à. al sociologo cd al criminalista.» Questo parole del grande medico-legista londinese mo- ~~~1,10 .;~~1\fn~~~1~: 1 ri c~l~ 1 ' . ~IO::~r1~·i~~~,j;ibbll~u~~~l~i varie, ha. fedelmente seguito il prof. Zuccurollì; ò l'in– dirizzo stesso che trovasi nella sm~rivista I' e A11omalo », sentinella. a.,·,rnzafa, quaggiù, dc' moderni studi antro– pologici. Ed oro., in c1ucsto l'Olumo De9c11cra:;io11c e J)elin- i~~d'{~ii~,1 st1r~~~s!~.~~n~;~:~'.i\~~ 1 ih~~it\\~a.l~ 0 ~:; Y~1~•.f~ Riviste, come l' e Auomalo », I;~ spagnola. Rcvista <lo Anlropol<Jfjia c1·imi11a/., la JYapoli Lctle1·aria, il Ma,,i– co,nio modc1·110, l'Archivio del Lombroso, ccc., o ca.si comunicati alla. Hegia Accadcmi<~mcdic~hirurgica. di Napoli. A giudicare dalla. prima puntata. elio ho qui presente, f~'!:'n~~\r~it~a.Tci1 1 •!~li;~\ 1 ~ 1 ,:~1~ 0s~ 6 si;~~; dc1fa.bt ;!~~~~t scuola positiva, come i pochi ma valorosi della nuo, 1 is– sima.,siamo tutti d'accordo nel partire dall'osservazione; o di JH'O\'Ono Yogliamo molte, complotc, sereno; un libro come questo dello Zuccarclli l'iuscirà im1,ortnntis- ~~l1~u~\J:l~• cG~ 1 ic~l~~ ~~r~rit~e~l~o Ò 5 ~l~;~~-\~~p:rJ~~~~r~ somatico. Prepariamo i materiali poi nuo,·o grande cdit\zio scion- 1iflco, di cui lo fondamenta cominciano gfa a.so1·11assa1'0 il terreno. (m. pJ A. PASTOR~:, Grammatichettapratica elementare Inferiore• Grammatlchettapraticaelementaresuperiore.- Pallan;;a, credi Vercollini. Il p1·or.Antonio Pastore aveva occasiono di scri,•ero nella sua relazione, al Congresso pedagogico di Uologna, sul 11c11li11umlo pal1'io nella scuotav1·i111al'ia: e s'insegni la. lingua.,meglio che con la gmmmatica inflitta a. me– moria per definizioni, con l'inscgnamenio pratico del parlare, sviscerandone lo regolo su brani di autori ot– timi o tut.ti moderni.• Coerente a questa. massima, egli ha ora composto una. grammatica, anzi duo, rispondenfJ al concetto modo!'llo dell'insegnamento della. lingua. E una traccia organica. o meditata, un succo e midollo di ~,-rammatica.che non clisponsa. il maestro dall'insegnarla. praticamente o lo scolaro dal pçn!:a1•eo perciò ricreare quello che afllda. alla memoria. E il contrario dello vec• chic grammatiche sul tipo dello Scal'ia, che, nella. pro• f~:t~1~f1 1 ~ 0 ~~.\\~i\l~ 1 ~io1l si~~~l11a,i1~'~:l~·ir,~~f; t I ~~~t~do analitico, induttivo, spo1'in1ontalosostituito al sintetico, deduttivo, aprioristico. Rinnovare alla colo del positi– vismo i nostri libri scolastici ò impresa. in cui v·11,~ mo– rilo maggioro di quanto possa appa.ril'O a. un csamo su- pcrflcialc. (Jj. m.) DEDICATO lN STRI PATRIOTI DELLA SESTA GIORNATA Sh;~~n?l~C~l!~~\i~~lni }~1:r~~~~l,?]~~f ~~ct;;;,b':t~ 1 P~ e tir-ano a mano on-ni alti-o gio1·no i Yespt·i o il Quarantotto e ci gi'tt..rno fra i piedi colc:-..lacm-ca~sa di idealo pull'cfalto, incol'Jliciata col ricordo dei sacrifici cho osi-i stanno slh1tiando e collo spaurac– chio di pcl'icoli che, al caso, sap1'Cbbcro u~ualmente sfl'uthu'C, 1>01· m·1-cst.11-ci a mezza via ogni qualvolla si tent..1. cli fai-e un passo verso il socioe il pos:itiro o di rendere un po' meno« sfranicm »cotesta« pa• tria» ai norn decimi dei suoi figli; poi nosl1·i scal• manati di fr1'(!(1entismo, poi gallol'obi o poi go1·ma• nofobi, poi pall'ioli della sesta, della setiima,. della CO en11csima oiomaia e J>CI' bilia la genia nrnlrngia e scempia rii colot-oche hanno inlel'C.ssoa non acco1-gcrsi di tutta racqun. che ò passala sotto i ponti italiani in <1ucstoultimo trontc11n10; trailuciamo dal Mei·eto·ede France (apl'ilo 18{)1) - la 1·affinata o m()(ICl'nissim,, HiYista lcU01·aria pa1·igina della quale dicemmo m lodi nel uostl'O p1'0Cedentc fascicolo - alcuni lmrni fii un articolo del signo1· lh:m· l)i,; Gou1rno~T: « l.,c jojOtt, pall·iolbi1ne », che ci sembra ricco di signifi• calo o pcl 1>:teseo poi ceto cmincntcmcnto intcl– lcttualo onde ci p1·ovieue. Le coso in C..'-'SO dotte, o la gaja il-onia con cui son dotte, possono acconcia. mento applicai-si, con poche m()(liflc:.,zioni di nomi o di .illus1011i(a ciò p1'0ncda il lettore), agli uo– mini cd allo coso ilahanc. Quale sia l'idealo « J}alt·iottico » del 1wolcta1·iaio milit.lllio ò 01·m:.\Ìchi;wo 1>01· lt'OJ1pcJ)l'OYO. AllCOl'fl jcri gli opm·ai tedeschi, fJUCglistessi che 1u-oclama• vansi solidali coi compagni francesi fin dal lSil. menh'O lo duo bcwghosic dominanti o 1·ivali spin· i;,rc,·anopazzamente i 101'0popoli a 1-e<.:iproco 1t\a• celio, .1nco1'fl. jcri. po1· i;\ penna di Liobknccht, ncl– J'annivcrsa1-io della Comune. 1·innonn-ano la stessa generosa pl'Otesta conti-o le velleità da banclili di strada maestr:., cho teugono i l)OJ)Oliin a1·mo JlOI' ~~s~~'!itit~1~·l:{11i1~~l~~\ 1 ~:~a~o l'~::~~' '~~~(;~u\li I~ sono po~i,wo - se la Yogliono sinceramente - i pal'tigian1 della paco unh·c1-s:,lc, Alla voce dcll'csOl'Cilo laY01·atoro ò bene che $i acco1'lli que,lla degli arlisii di ingegno vonm~cnte l'-upol'ior'C.E bene che l..1. leggenda che fa della 1•'1,rn• eia la Ieri.i dello« che;.. nous », dollo«chauvinismc )j, e dcll':"mligc1·manismo ad oltmnzn, \'Onga flnalmcnto ~rat,da da 1)Cn110francesi. Ancmo cosi i duo poli doll'umauilà, lo duo maggiol'i fo1"'1,o del progre..'-SO - il genio c1-oatoro o l'ene1-gia p1-oduttrico econo– mica - as~ociate in un concetto o in un volere conii-o lo fatuo ~imulazioni di fl'euosi cpilctticù dei politic,rnti e degli affo1·i~li. fodesta alleanza ò pro– sagio auch'cs..,'l di ,·iH01·ia thc non può folli1-o. 1.:,wticolh1ta si figm·a c1·arnr fra mauo uuo di <JUCi lib1·i di lelllwa poi popolo che JSOno,p,wc, comnnis• ~imi in l•'mncia, !'-,·olgcnflo i <Jm\li si il'Orn rinci– !:ionc di un ,·occhio miliia1-o. dal poito carico di dcco1·azio11icome la bacheca di un 01-cfìco di J>l"O· Yincia. accasciato malinconicamcnto in un seggio- 10110; e 111-c&:o a lui 1111 monello il <1ualo,col bastono del suo COl'Chio:\ddili\lldogli lo ~i1nbolicho 01·ccchio asinine cmc1·i;~11fidalla cuflla di un,1. nntl'ico alsa– ziana appesa /\I mu1'0: « non piangei-e, o nonno - gli dico - uoi la 1·ip1-onclc1'Cmo! » Quel monello appa1·c allo scl'iU01'C l'imagino olco- fj~nfi'~,1:1~!~0:1~io::~,~::r~~~t.f. ~~·~~~hi:'°!t:1tf~:·i~ tola,-o, ma con g1·an fraca~w e J.)(t<.;tandovi sopra una Ye<:chiascial)Ola piena di tacche, il cel'chio a,·a1·iato ciel pah·iotusmo e Ya u1•lando (1uclla stessa f1·asonei ;~•.i~l~~~:!t~, } ~~i~~~\~t l'i.~~~l~~~i)i :n :;lf~ulll~; ~~~ ad u11gc1'C!- Poi r,wlicolisla p,~scouc: Anche a noi non hu·b:~ i son11icotesto dcsillorio di l'ianuodal'c ali., catcn:~ dipartimentale i duo ;rnolli ar– rngginili che un m1.oun J>o· ,•iolonto ha da oss<,staccati. Abbittmo altro, o del J>iùurgente, da. J)ensaro; :~bbiamo nitro da raro. P01'Sonnlmcntc,in cambio di coteste terre dimcuti– calo, io non dal'ci nè il dito mignolo della. mia desfra - esso mi ser,•o a sosicncro la. mano quando scrivo - nò r1uellodella sinistra. - col qualç scuoto la cenere .dalla.sigaretta.

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