Critica Sociale - Anno I - n. 3 - 20 febbraio 1981

CRITICA SOCIALE 30 « I,a r,itadomina il pc.nricro e detci·mina la volo11l<ì. « Ecco una ,·orilà cho non dco mai perdersi di ,•isfa, e quando si vuol intendere r1ualcosa nei fenomeni po– e litici o sociali. Se dunque si ,·oglia istituire rra. gli « uomini una sincera o completa commmnza di pensieri « o di volontà, <.onvicnc fl,ndarla sulla modcsimczza e dolio condizioni di ,•ita o sulla comunanza. degli in– « tcrcssi. E come, per !o condizioni stesso cli lor rispol– « tiva esis1c111.a, rro. il mondo borgheseo il mondoope– c raio intercorro un abisso, l'uno essendo mondosfrul– c latore, l'altro sfruttalo o ,•ittima; no conchiudo che, « so un uomo, nato cd educato ncll'amliionto borghese, « vuol di\•ontaro, since1•amcntc o senza frasi, l"amico o « il fratello degli operai, egli do,•o rinunziare a tutto lo « condizioni della sua passata esistenza. a lutto Io abi– c tudini borghesi, rompere tuUi i suoi rapporti di sen– e timento, di vanità o d'inlollolto col mondo borghese, e ,,olgorgli il dosso, di,•onondo il suo nemico o dichiil• e rantlogli una. guerra senzn. quartiere, o getla1-si intc– c ramento, senza restrizione o risor,•a I nel mondo e operaio. e S'egli non tron in sè una sufficiente p.,ssione di e giustizia 1>orinspirargli questa risoluzione o questo e coraggio, non inganni sè stesso, non inganni gli operai, e uon no dl\·01,-.J.mai l'amico. I suoi pensieri astratti, i e suoi sogni di giustizia, potranno bcnsl, nei momenti e di riflessione., di tooria o di calma, quando tutto è e quieto al diruori, attrarlo ,·orso il mondo degli srrut– c lati. Ma_ ,·enga un momento di grande crisi sociale, e quando I duo mondi, irroconeiliabilmcnto 01iposti, coz– c zano in una lotta supremo., tutti i legnmi della sua e vita lo respingeranno inovilabilmcnlo nel mondo sfrut– c latore. Ciò ancnno già n.molti di quelli che ci furono e amici; ciò actcrrù 1cmp1-ea luUi i 1-epi,Wìiica1ii e 1c; e ciali1li bo1r,hui. • Fll,IJ'PO TURATI. LA CRIMINALITA lll FR NCIA D L 18(0 AL 1886 Con questo titolo, Cum•e e O,·ilica , nolranna.ta decorsa, pubblicò i 1>rimi capitoli di un int ercs santo studio di 1>aoJol.nrarguo, sull'andamento e sullo cause dcli.-. do– lin<1uonzn.moderna. (') L'illustro od erudito marxista, con sottile o poderosa. critica, tnnto dolio \'Occhio teorie penali a ba.sodi libero :r:~~\iò i~!!!!fo d~~i{~u~iiof!t~wsl~~ti!:!, 0 (,,'~~,~~~ brillantomcnto, con ricco sussidio di eif'ro o di tM·olo ~~i~~°ò ild~\~>Oifm~~~~i~~,~n?o c~i;J=a"!."fo:Ju~~~ micho. li delitto ò una fwu:io11c - ~lor dirla in istilo ~~~~ 0 Jl 1 a~~c~oo-;;n3!~ c~~d?od~lov;;,~rdua~'.i~tl ~at~~,,~~t.~ 1: catti,•o "icondc. Gli indi ci più s icuri dello stato della ricchezza. sociale sono il prc1.zo delle rarino o il numero :~~O ,.~i':!IC!~~~I~: i nO~l~ii~~t~°ò r:io1~al~t~~~l~~!~~ d'ipoteca sullo proprietà. (I) Cuor-, e Crmca, anno IV, numeri;, 15, tt, tO, ti, D-U e!~. - 1,' lnte.ra annata (1890)COlltaL. G franco di porto. - Dirigerti alla m ig tra Ammlnl11r;ulone. P) L'importanu. del tattor-e ,onau de.Ila delinquenza Yenne.per altro 11.ual1tudlata In Ualia, ed anche ne.I grembo dell:i. kuola poeitlva lombrotlana, 1peelal1t1e.nledal Perrl. che ru Il primo an ch<1 a nltceure, con metodo 1>odtho, le 11atl1Uchecriminali fr: ince.tl. veggansl In partlroltlre: E. PKR.1\1: Da, Vert,r-echen 111 ,eitt.rr AtJhangtq11ett """ tlf/111 J4hr-/lcllen Te1n.peratunoeclue1; t8St. - Studi •lilla crlmlna«rò In Frt1nda dal 18'6 al 18'18; Rom:,., tSSI. - P. Tca.1.T1: Il IUWto e la q1u1tione •Male; ~Ulano. 1883, 1econda edldone (e.11url10). I.A Ceti de.I Turali fu ri11reu e confortata di larghi lfl\uppl 1de.ntlOcl e documentali dal Co-– L,u.1.ssr, uanatame.nt.e ne.Ila 1ua recente enoteYole ope~: SOdtl· /timo e l«fologla CMmlnale, Catania, editore Tropea, tre Yoluml. Noi ripigliamo la pubblica.1.iono di cotesto studio al punto in cui Cuoree Critica l'a,·o,•a la.sciala. La tr11du– ziono è condotta sul testo tede.:co della Sc1te Y.eit. ri– scontrato csalHsgimo dalrautore, cd è opera. del nostro n.mico o collaboratore Pasqua.lo ~lartignotti: Si è veduto, cho Il risultalo dei ra.ccolii di r1•umonto osoreita una certa influenza su la. criminalità, r11ccndo salire o cadei-o i prezzi del J>ane, il nuirimenlo pili generalo; ma oggi un cattivo raccolto non ra J>iùsalire Il prezzo del pane, pereiocchè I' iniroduziono dall'estero assumo tali dimensioni, che il prezzo del frumenlo 1al– volta cade im•oco di salire. Una 1>1-0,·a sor))rondonlo di ciò l'offro l'anno 18i9. In tutta l'Europa. ru,•,•i allora cattirn raccolto, esso restò più del ,·cnH per cento al di sotto della media. Gli cconomis1i della prima mcli\ del nostro secolo a,·o,·ano consto.lato che una dellcienza nel raccolto del dicci per cento elcrn i prezzi del l'l'lllncnto del trenta. pOI'con1o, e che una deflcion1.1t lici ,•enti por cento, ))l'Oduco una olovo1.iono di J)1'Cz1.o dol. l'ottanta per conto. {') E noi !Sin caddero i 111-cu.idel l't·umcnto in !<"rancia.o in Inghilterra. inn~eo di salire, porciocchò vcnno introdotto in !alo misura grano ame– ricano che ru più che co,·erlo il deficit della raccolta. L'America. sah·ò l'Europa dalla ramo. In princi1>io tlol nostro secolo dal risultato dei raccolii si po1owi. giit dedurre presso a J)OCO il prono dol pano; oggi non si può dedurlo elio dal prezzo del f'rumento, o ancora meglio della rarina, pereiocchò In. spcculaziono si ò impossessalo. tanto del commercio della rarina, quanto di quello del rrumcnto, o i prezzi del pano stanno in più stretto rapporto coi 11re1.1.i della. f1\rìna che con <111elli del grano. In J,"mncia il ))rozzo del ))ancè slnbili1o dalle autorità comunali; esso lo stabiliscono sempro sul ))rezzo della. rarinn., non del rrmncnlo, concodcndo al panettiere por ogni sacco di rarina un determinato J>rolltto, chia– ma.lo pi·imc de cui,ou. Noi sogneremo quindi lo lil1Codolio banchorot.toan– nualrncnto dichial'ato o del prezzo modio annuo del sacco di ra.rina, o le paragoneremo con lo lineo doli& crimi– nalità. Il numero delle banchoroUo n oi lo tro,•ammo nello relazioni n.nnuo sulratth'ità. dei tribuno.li civili e commerciali; lo cirro ofllciali sono da.lo regolarmente solo dal 18-10, sicthò io non rui in grndo di ostcndcro la mia disamina al di là di quest'epoca. Il ))rozzo modio del sacco di r,irinn. di 150 chilogrammi nei mercati di PArigi, lo rica,•ai dall'annuario del panettiere, cho pub– blica la Camorn. sindacale dei panettieri di Parigi. IV. l... 'l. tubclh, n. O contiene cinque lince, h-c dello quo.li Appartcnf,'0110Al cnrn1>0della. crìminalitù. Lo linoo, della. criminalità generalo (Il) o quella dei delitti comuni che rurono giudicali dai tribunali co1Tc1.ionali (lii) sono J>:i– rallclo: ciò ò Rifatto naturale, J)()ichò la criminalità generale ò rornmtA.dnlln. l'iunione dei crimini o delitti contro lo pc1'SOneo la 11ropriol;\. Poichè il numero tlci delitti supera. di molto quello dei crimini, ò esso <:110 do1crmina anche il corso dclii\ criminali1à. generalo. l..a linC.'l. t• (c1'imini) mos1ra dal 1851 un rilevante abbas– samento. )la noi no abbiamo già spiegata In.causa.. (') Lo tre lince della. criminalità., SOJ>ralutto la seconda o lel"',m.,non sono completamento parallelo alln linea. quinta (bancherotte}, ma. seguono nondimeno in gene- (') TOOUt. 111,141,, or PrlU,. 18'8. - CUP.t.Dt:LIIU:, D<Ctii"1nOU'I ae t'konomte pollltque. articolo Cor-el/ltl, 185!. (') La cau.u, secondo l'A., è la mltlgatlone giudirlarla. per cui molti reati, lnYec• che alle Aullle, Ten!YanorlnYla.11 al tribunali,

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