La Critica politica - anno VI - n. 5 - maggio 1926

LA SCONFITTA DEI PARTITI 183 creare una vita nuova, a seppellire il passato. Uno dei peggiori residui, dei più funesti, del passato di ogni partito è l'orrore della discussione, la preoccupazione viva di mostrare di essere sempre d'accordo, la rima obbligata per tutti. Bisogna spersonalizzare, questo sì, per quanto è possibile, ma abituarsi nel tempo stesso a discutere e, ancor più, ad esser discussi. Ciò creerà in ciascuno un senso raffinato ed elevato delle proprie responsabilità, una maggiore vigilanza, un'attività più intensa e più sollecita. L'assenza di discussione, di critica anche aspra, anche ingiusta, produce inevitabilmente lentezza, rilassatezza in tutti gli organi, in tutti i movimenti. Non giova all'azione. Mai. Se la critica avesse potuto funzionare in pieno, se ogni discussione sull'Aventino non fosse stata evitata e denunciata come un servizio reso agli avversari, alcuni dei più grossi e1Toridelle opposizioni si sarebbero probabilmente evitati. Dopo un insuccesso come quello del1' A ventino non si può pretendere che non si discuta ! Se anche le polemiche non gioveranno ai partiti nel seno dei quali si fanno, gioveranno a coloro che verranno. Gioveranno in quanto ripropongono vecchie questioni ideali in un momento e sotto un'aspetto nuovi; in quanto riaprono il campo alla ricerca, alla meditazione, alla elaborazione di nuovi programmi, alla indicazione di nuove mète. ·Gioveranno così, non ostante tutto, quei socialisti che, contro i loro esponenti di destra e di sinistra, contro il passato lontano e recente, si pongono_il problema dello Stato, del quarto Stato. Gioveranno altresì - per quanto il partito repubblicano, essendo il meno efficiente, sia il meno responsabile e abbia piuttosto l'aspetto di una milizia ideale di protestatarii - quei repubblicani i quali, dinanzi alla transigenza che non ha giovato, al senso della politica pratica che è tuttavia · mancato, si pongono sopra un terreno di rigida intransigenza ideale. L' av· venire, del resto, non si può conquistare che così, orgogliosamente, su una mèta nettamente definita, inequivocabile. OLIVIERO ZUCCARINI La migliore propaganda, presso gli indifferenti e presso gli avlJersari,si fa facendo conoscere e diffondendo ovunque la nostra rivista. Abbonatevi e /ate abbonare I Ogni abbonato ci procuri un abbonamento nuovo per il I 926. I Biblioteca Gino Bianco

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