210 LA CRITICA POLITICA RECENSIONI GIUSEPPE PREZZOLINI: Le Fascisme (tra- , duit par Georges Bourgin). Paris, Editions Bossard. Frs. 9. ' E un libro d'informazione sulle cose italiane in generale e sul fascismo in particolare, specialmente per il pubblico francese. Prezzolini lo scrisse in un momento che per il Fascismo sembrava dovesse essere di crisi, quando le opposizioni parlamentari si •ritenevano ora-- mai sicure che il re avrebbe licenziato Mussolini. Si rimproverò allora al Prezzolini di avere seguito nei riguardi del Fascismo, sotto veste di imparzialità storica, un metodo di apologia. Il rimprovero ci sembra ingiusto. Prezzolini non è più fascista di quel che sia antifascista. Ha le sue simpatie e le sue anti .. patie e sopratutto un modo suo di conside-- rare e valutare i problemi della vita politica che lo pongono ora più qua, ora più là, fuori cioè di ogni posizione definita, con gli uni piuttosto che cogli altri. Certo molto del Fascismo gli spiace, non è di suo gusto, ripugna al suo ideale di vita ; ma anche la realtà di ieri gli dispiaceva e lo urtava. La sua fiducia nella virtù politica degli italiani e nella loro capacità a governarsi è stata sempre assai scarsa e altrettanto grande la sfiducia nei partiti parlamentari. Prezzolini, che non è uomo d'azione, apprezza infine molto l'azione. L'essere riuscito, r aver vinto, è già una giustificazione per lui. L •ammirazione per il successo, lo porta a sopravalutare le ra-- gioni e i meriti di coloro che il successo hanno conseguito e ad una sottovalutazione di coloro che non hanno saputo o potuto vincere. Infine nel pro e nel contro, del bene come del male, riversa - molto democraticamente - ogni responsabilità su tutti gli italiani. Il che non è esatto. Anzi I Per la interpretazione degli avvenimenti politici in Italia Prezzolini incomincia coll'offrire al lettore straniero alcune regole che alla in- . terpretazione stessa ci sembrano insufficienti. In Italia, egli avverte, i partiti non sono affatto la stessa cosa che nei paesi anglosassoni; anzichè di partito si dovrebbe parlare di Bibliotec.aGino Bianco e parte» e di partigiani. I programmi ed i fini ideali contano poco ; i capi contano invece molto. Più che la realizzazione del programma interessa agli italiani la lotta per il potere, e un partito può cambiare di programma senza vedersi diminuito nella stima del pubblico. Come e perchè è così ? Prezzo .. lini non si preoccupa di spiegarlo, ed offre come causa dei nostri fenomeni politici quello che di essi è il più caratteristico effetto, non causa. Perchè mai, infatti, la lotta per il potere dovrebbe interessare assai più dell9indirizzo e dei risultati generali della politica govemativ~ ? Vi deve essere, evidentemente, una ragione molto più profonda del capriccio dei cittadini o delle loro tendenze istintive E la ragione, a nostro parere, è da ricercarsi nello stesso meccanismo politico il quale ha voluto che l'azione e l'interessamento degli italiani alla cosa pubblica si svolgessero così. Al contrario, Prezzolini del nostro vecchio ordinamento politico, del suo modo di funzionare - non dice nulla. Il lettore straniero deve giµstamente supporre di poter tenere presenti le istituzioni politiche del suo paese e trovare perciò molto strano, molto originale. incomprensibile insomma, ciò che è invece logico e chiarissimo. Le altre regole che Prezzolini offre allo straniero per la interpretazione dei nostri fatti interni sono queste : che in Italia ogni fenomeno politico ha forme e caratteristiche regionali ; che l'Italia non è entrata ancora nell'era capitalistica ; che la monarchia è un fattore importante della vita politica italiana, ma, aggiunge, elemento di equi•librio e di moderazione. Ora anche nella elencazione e illustrazione di questi elementi, non ci sembra che egli sia riuscito molto felice ed efficace. Quanto al resto del libro si potrà forse discutere se Prezzolini sia sempre giusto ed esatto. Egli si è preoccupato di esporre e nella esposizione, naturalmente, qualche cosa dimentica, qualche altra trascura, qualche altra infine sopravaluta. E di ciò non gli si può fare rimprovero. Qualunque altro non avrebbe fatto meglio o diversamente. Così alcuni suoi apprezzamenti possono essere non condivisi, oppore ripudiati. In complesso, però, il volume
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