La Critica politica - anno VI - n. 5 - maggio 1926

202 LA CRITICA POLITICl\ renza. però : che mentre ad una donna araba che lavora in campagna si-. danno dalle 2 alle 5 lire al giorno, ed un contadino arabo viene pagatogiornalmente in ragione di 5-8 lire, al nostro emigrante, che ha maggiori bisogni e giustamente maggiori pretese, si dovrebbe corrispondere una mercede almeno doppia o tripla. Sulla scorta di questi brevi dati possiamo quindi escludere in via assoluta che la Tripolitania possa divenire per l'Italia una colonia di popolamento. Per quanto riguarda poi la valorizzazione economica della colonia dobbiamo dire che per attuarla sono necessari dei rilevanti capitali di cui l' Italia oggi non ha certo grandi disponibilità. LUIGI BATTISTI BIBLIOGRAFIA : La Trlpolitania Settentrionale - Relazione a S. E. il prof. 'B. Bertolini. Ministro delle Colonie - A cura della CommÌSiione per lo studio agrologico della T ripolitania. 'Per la valorizzazione e la pacificazione della "Cripolitania - del comandante Baistrocchi. Cinque annl di sperimenlazlone agraria in Tripolitania - del prof. De Cillis. Esplorazlone geografica della Tripolitania e zona d'influenza in rapporto al suo sfruttamento economico - del prof. De Ciilis. Valorizzazione economica e colontzzazione in Trlpolitaniu - Comunicazione al Convegno coloniale di Roma ( 13- l 7 aprile 1923) del prof. E. De Cillis. I CAPITALI STRANIERI IN ITALIA Per mettere in chiaro la situazione dei capitali stranieri impiegati direttamente in Italia, la Direzione generale del Demanio e delle Tasse ha compilato una interessante statistica sulla consistenza di una parte rilevantissima di quei capitali, quelli cioè delle Società straniere che operano nel nostro Paese. Dai dati statistici risulta che nell'ultimo esercizio finanziario, 1924-25, essi ammontano a 691. 160.390 lire, ripartite per 644. 49 7. 486 ad opera ~ioni di varia natura industriale e commerciale, e per 46. 363,034 ad operazioni di assicurazione e contratti vitalizi. I massimi impieghi per operazioni varie, ritenuti tali quelli superiori a 50 milioni di lire, fig~.. rano nella Campania, milioni 158; in Lombardia, milioni 97,5 ; in Toscana, milioni 91,6 ; in Piemonte, milioni 62,8 ; nella Venezia Euganea, milioni 56,5 ; e in Liguria, milioni 55 ; esenti ne risultano le Marche, la Basilicata e la Calabria. Per quanto riguarda l'impiego in assicurazioni e contratti vitalizi, il massimo importo si trova in Lombardia, con milioni 17 ; in Dalmazia, con milioni 12 ; in Liguria, con milioni 5,3 ; in Piemonte, con milioni 5 ; nel Lazio con milioni 4 ; negative sono la Venezia Euganea, l'Emilia e l'Umbria, le Marche, gli Abruzzi, le Puglie, la Basilicata, la Calabria e la Sardegna. Dal l 912 ai 1913, egercizio al quale la Direzione generale ha retroestese le sue indagini, al 1924 e 1925 il movimento non si dimostra molto accentuato: infatti i capitali impie.. gati in operazioni varie sono appena aumentati di circa 90 milioni e quelli destinati ad assicurazioni di circa 13 milioni e mezzo. La Direzione generale del Demanio si propone di dare, in ultdriori studi, notizie sulla nazionalità, natura, oggetto, e capitale investito da ciascuna categoria delle Società straniere operanti in Italia. Biblioteca Gino Bianco

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