La Critica politica - anno VI - n. 3 - marzo 1926

\ • CRONACA PROVINCIALE Alle porte del Mezzogiorno \ Piccola provincia del regno papale, la Sabina, anche oggi. Ha vissuto per secoli la vita monotona della provincia di Roma, in cui l'eco delle passioni che muovono ogni tanto gli animi assopiti dei sudditi del buon padre, giunge appena di lontano, confuso ed incerto. Ha vissuto per secoli, buona suddita e fedele, la vita calma che le garentiva la sicurezza del dominio, senza forza d'idee o di passioni, vita di accademici e di signori, di feste e di ricevimenti, di cerimonie· e di processioni. Riconoscete i segni della lunga noia dei secoli anche nel suo paesaggio, quasi traccia di un tardo passar di anni, in ql!el suo mancar di frastagli, dove anche i monti si levano quasi a forza su verso l'Abruzzo, terra memore di vecchi briganti e di nuovi venturieri, per ridiscendere frettolosi verso il piano morto di Roma. Terra di chierici conserva nell'anima le tracce della lunga educazione cattolica, nella sua vita mondana, piccola, ristretta. Non riconoscete per le vie la vecchia plebe, i vecchi signori, i buoni accademi del Tizzone ì A compire il quadro, domani, ritornerà, dai vecchi esili liberali, il gonfaloniere di pontificia . memona. Cittadine e paesi, lindi, ordinati, assestati, come contadine a festa, con. qualche pretenziosità cittadina di buon gusto ; campagne dalle aperte case coloniche, lavorate ad ogni palmo, il cui verde ostinato s'arrampica alto sui colli, vie bianche e diritte nel piano : ad ogni svoita una madonna dal paltido viso riflesso dal povero lume. Alle porte del Mezzogiorno, chiusa tra Roma e l'Abruzzo, la sua vita so-- ciale e politica, dai ben netti caratteri meridionali, va svolgendosi coi nativi. elementi, verso l'originalità politica delle terre 8:gricole più avanzate. Chi dà la nota nuova sono i contadini, questi sordi rivoluzionari, seri della serietà della terra, in veste conservatrice. Il vecchio ambiente s'adatta ai nuovi venuti. Ma guardiamo un po' indietro. * * * La Sabina entrò nella vita italiana, con le sue piccole oligarchie paesane, che nell'unità trovarono miglior sicurezza al loro dominio, proprio quando il processo di dissoluzione del primo risorgim~nto s'inizia. Ricordate Oriani ? Subito dopo il '61 comincia, quaggiù, la reazione al risorgimento. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==