. . ANCORA : RINGIOVANIRSI l 305 senso. Essi determinano, intorno a sè, una nuova stratificazione delle attività umane, e delle generazioni che ne sono i supporti vivi. La guerra è stata, da noi come presso tutti gli altri, un fenomeno essenzialmente giovanile, ma, da noi più che presso gli altri, è stata particolarmente efficace e influente sul poi. Perchè fu quello il primo grande esperimento n1ilitare, tempratore e modellatore, cui la nostra popolazione abbia partecipato. Esso fu il primo. Senza precedenti. E le qualità, buone e cattive, fucinatesi in quella prova, dovevano, più che mai, accentuare il distacco fra coloro, che vi avevano preso parte, e quelli che, sostanzialmente per ragioni di età, ne erano rimasti fuori. Il massimalismo fu il prodotto, nelle classi popolari, della tradizione democratica e socialista del paese, rinnovata al contatto della generazione popolana rnisuratasi, entusiastica o rampognatrice poco monta, col fatto della guerra. Lo stesso, mutatis mutandis, si può dire del fascismo. Esso fu, giudicato come fatto e quasi come vegetazione naturale, il prodotto del vecchio tronco delle oligarchie moderate e conservatrici italiane, innestato dai giovani, gonfi e crudi germogli della generazione combattente. Fascismo e massimalisn10, presi come indici estremi, sono, nella loro intrinseca costituzione, due fatti generali, ma, viceversa, ben differenti sono stati il loro sviluppo e la loro rnaturazione. Il fascismo è riuscito. Esso ha condotto a termine, o quasi, quell'opera di sostituzione delle vecchie forze conservatrici con le forze nuove, in cui consisterà la più gran parte della sua <rivoluzione>: e quegli antichi segmenti delle oligarchie moderate, che hanno voluto aderirvi, sono in manifesto stato di sottomissione. Ben diverso, invece, è il panorama che presentano le correnti democratiche e operaie, che, tutto sommato, sono il terreno della opposizione. Qui la stessa compressione fascista ha contribuito, in maniera decisiva, ad arrestare ogni processo di sviluppo e di rinnovazione. Essa ha agito come una materia congelante, che ha immobilizzato e con- ·servato uomini e cose dell'opposizione nella stessa giacitura e nella stessa rispettiva posizione interna, in cui essi furono sorpresi dall'evento tiran- · nico. Nulla si è mosso più, o quasi. Ma è appunto questa totale mancanza di moti, di rotazioni, di selezioni quella che, meditatamente, ne prepara la lenta estinzione ; è necessario quindi, per reagire e per vivere, riprendere la intima libertà. Cioè accelerare il processo di maturazione e di ricreazione interiore, che il fascismo, dopo averlo compiuto salutarmente per sè, vuole impedire agli avversari di compiere. Cioè aprire la via alle correnti nuove e iimpregiudicate, che inevitabilmente maturano nel sotto suolo, e che, nate in un clima nuovo, avvertono anch'esse l'ingombro del passato sul loro orizzonte. * * * Ma qui si affaccia una domanda capitale : esistono queste giovani -:forze di opposizione ? dove sono ? chi sono ? Biblioteca Gino Bianco
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