La Critica politica - anno V - n. 6-7 - giu.-lug. 1925

UNA BIBLIOTECA STOf<ICA DEGLI ESULI ITALIANI 285 lica, degli scritti Geografici e di Economia Pubblica propriamente detta; e ugualmente gli studiosi del diritto tr~veranno riuniti quelli sulle riforme carcerarie e sul Diritto Penale e altrettanto faremo delle sue pagine letterarie, de' suoi Frammenti di Filosofia naturale e civile, di Storia Universale, di Linguistica, di Arti Belle e di materie Politiche. Questa edizione delle opere tutte del Cattaneo venne affidata dalla Casa Editrice al sottoscritto. che ne ha accettato l'incarico con grande amore perchè corrisponde, si può dire, a un voto segret9 di tutta la sua vita; ma egli confida di trovare preziosi collaboratori, per alcune speciali materie, nelle quali sa che altri conosce a fondo il Cattaneo e potrà presentarlo con grande competenza alla gioventù studiosa del nostro tempo, L' impresa è ardua e richiederà diversi ·anni di lavoro, di cure, di sacrifici ; senza propositi e senza speranza di lucri, perchè i volumi saranno editi con molta diligenza. Ma all'amico che assunse la direzione della Biblioteca, alla çasa Editrice che volle denominarsi " del Risorgimento " e a quanti contribuiranno l'opera e l'ingegno alla patriottica impresa sorride la convinzione profonda di riaccendere nelle generazioni odierne l'amore per i generosi pensieri dei grandi Mae- . stri che hanno tanto scritto e sofferto per la Patria Italiana. A. GHISLERI FORZE PER UN MOVIMENTO POLITICO ' Perchè un movimento politico giunga ad imporsi o ad avere un'efficienza bisogna che trovi nella società civile le sue /orze, bisogna che esprima e interpreti degli interessi. Senza questa base realistica non è possibile un movimento politico efficace: una dozzina di intellettuali, qualche ventif!,a di professionisti preoccupati della loro clientela, qualche gruppo di spostati in cerca di un'occupazione non servono a ;ormare i quadri di un partito. Ciò è da porre fuori discussione, come è da porre fuori questione che le maestranze operaie dei centri urbani formino una massa omogenea, capace di dar vita a un movimento politico, anche se oggi per coincidenze diverse non può svolgere una sua particolare azione. Ma oltre queste maestranze operaie non c'è proprio altro f Non vi è una massa numerosa di artieri nei piccoli centri, che fu scompaginata e disorientata dal prevalere dell' industrialismo e che ora va riacquistando la sua autonomia economica f Non vi è una folla di coloni mezzadri, che ha suoi interessi specifici da tutelare e che rappresenta la più grande riserva di sane energie morali e fisiche dell'Italia ? E perchè non dovremmo volgerci verso queste masse f Perchè non dovre.mmo studiare con cura attenta -le loro aspi- .. razioni e i loro bisogni, e rendercene interpetri f L'impresa non è certamente /acile, ma è tale da tentarsi. A queste due categorie sociali, così importanti nell'economia italiana, bisogna parlare un linguaggio diverso da quello adatto per gli operai, che tnovaro la loro espressione politica sul massimalismo più che nell' unitarismo turatiano, caro alla piccola borghesia degli inipiegati. Biblioteca Gino Bianco

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