La Critica politica - anno V - n. 6-7 - giu.-lug. 1925

NOTE SULLA RIVOLUZIONE RUSSA 275 clopedia scaturenti da un umanitarismo privo di virili sostegni interiori, furono le confuse ideologie di libertà, di progresso che nulla dicono poichè appagandosi in se e volendosi porre come mito riescono soltanto aborti dato che la libertà e il progresso sono in sostanza mezzi e non finalità. Si pensi, quindi, a tali teoriche, nebulose per natura nel clima storico ove avevano avuto origine e ove avevano esercitato una funzione, trapiantate in un ambiente diverso e immaturo per avere il senso e la portata del fatto. La posizione trascendente non sub} mutazioni e il tutto si ridusse ad indefinite aspirazioni che non potevano assolutamente generare azione e movimento. Ma, ad ogni buon fine, la crisi cosl venne aperta e il problema dell'accostamento ali' Europa posto direttamente sul terreno. L'enciclopedismo e l'estetismo che da questo nacque diedero difatti origine ad altri svolgimenti, a lotte che si potrèbbero definire puerili se non si pensasse che ogni teorica portata ad aderire a diverse atmosfere spirituali dalla originaria deve necessariamente subire deformazioni. Hegel e i filosofi del romanticismo seguirono, a riprova, il destino di Montesquieu, Beccaria etc. E la lotta tra romanticismo e classicismo che nel resto dell'Europa aveva proporzioni grandi esprimendo l'urto di due concezioni della vita, espressioni di due forme una già formata ed una in divenire, tra i russi divenne disputa piccola e meschina, non assunse nessun tono e nessun significato, non generò problemi e preoccupazioni di stile, esigenze spirituali moderne. Il dissidio difatti era una ,semplice parvenza in quanto non obbediva ai bisogni di mentalità differenti essendo sibbene frutto dello stesso procedere mentale orientato a seconda il temperamento individuale, non risvegliava nel popolo il senso dell'attività autonoma, del concretismo storico, della responsabilità individuale. L' intellettualismo si manteneva accademismo, vuota esteriorità, retorica poichè era privo di un fuoco animatore interno, non rispecchiava stati d'animo collettivi, non era per qualche cosa, che trascendesse la vita e fosse al medesimo tempo immanente nella vita stessa. Un risveglio primordiale e fazioso con carattere di estremismo si ebbe per questo solo quando il procedere lento della cultura occidentale risvegliò in certi· nuclei il senso della propria natura ..e si venne alla guerra fra slavofilisti e occidentalisti. Guerra che pur mantenendosi in un campo strettamente metafisico assunse carattere nazionale pur tra gli stessi intellettuali, diede individuazione al problema della rinascita e toccò il suo vertice con Dostojevskj nel tentativo della conciliazione mentre frattanto la praxis preparava il trionfo della corrente occidentalista al di fuori di essa. IV. La rivoluzione bolscevica trae di fatti origine da due fattori pratici. Dalla creazione di avanguardie proletarie nei maggiori centri cittadini e dalla funzione rivoluzionaria della guerra. Le industrie fiorenti nelle città per bisogni insopprimibili trasportarono il marxismo che solo potè operare un rivolgimento profondo e di effetti duraturi. Chi scrive ha già altre volte affermato· che esso altro non è che una metafisica sociale e che in questo suo carat ... tere trova pregi e difetti. I difetti stanno nella interiore ferrea logica impossibilitata ad aderire alla logica sociale. I pregi sussistono tra l'altro, nella Biblioteca Gino Bianco ,I

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