, Note sulla rivoluzione russa I. Ogni rivoluzione va classificata e giudicata come momento particolare della rivoluzione ·perennemente in atto che è la storia. La vita, per mantenerci nel puro campo della speculazione filosofica, ha in senso generico lo stesso procedere della dialettica hegeliana. Le antitesi che si risolvono nelle · sintesi e le sintesi che si sdoppiano n~ovamente nelle antitesi altre, non esprimono che l'eterno dissidio fra vita e forma, fra limitato e illimitato, assoluto che tende ad una individuazione chimerica e particolare che questi vorrebbe chiudere nella sua finitezza per poterlo comprendere interamente. Cos) il processo storico può anche considerarsi come processo eminentemente rivoluzionario in quan_to le fasi riformiste altro non esprimono che periodi di elaborazione preparativa. Rivoluzione, perciò, è il momento storico più o meno disteso nel tempo durante il quale una nuova situazione già sufficientemente formata pone se stessa in contrasto e in posizione di predominio alla antica che la ha generata. E rivoluzionarie sono tutte quelle manifestazioni che cercando di inquadrarsi ed affermarsi nettamente nella realtà storica tendono a negare e a superare un ordine di cose esistente in dissidio. Tali fatti, quindi, vanno considerati da posizioni ideali avveniriste e anticonservatrici se si vuole aderire alla logica stessa del divenire, intenderne l'intima dialettica e coerenza attraverso l'unità dello spirito. Ora queste posizioni in noi h1nno la loro concretizzazione nel nome democrazia. Nome che nel nostro pensiero sta a significare un tal grado di maturità rivoluzionaria che ripudia per incompatibilità dalla violenza e dalla corruzione sapiente o no, potendo esplicarsi liberamente senza fiaccare le coscienze e violare i limiti necessarii alla convivenza sociale. Con queste convinzioni noi, dunque, tenteremo di prospettare le origini e gli sviluppi della rivoluzione russa. II. Le rivoluzioni possono anche intendersi. come spinte d_albasso verso l'alto che il tempo prepara nel silenzio e poi fa accadere d'improvviso sovente in forme convulse e disordinate. La rivoluzione cristiana fu opera di fatti degli strati inferiori del popolo romano contro Roma stessa e la rivoluzione francese del terzo stato già maturo per poter div~nire classe dirigente e sostituire nobiltà e alti prelati. Ora è sufficiente pensare questo per potere capire quale laborioso processo di secoli sia occorso· affinchè la rivoluzione russa si compiesse. La Russia ha avuto una storia ben diversa da quella dei popoli occidentali. Il platonismo che serpeggiava oscuramente nella Roma antica e che ebbe poi la sua prima affermazione nel cristianeBiblioteca Gino Bianco ,,
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==