La Critica politica - anno V - n. 6-7 - giu.-lug. 1925

272 LA CRITICA POLITICA sarebbe stata e non sarebbe possibile : ammenochè ogni individuo non fosse costantemente accompagnato passo per passo da un carabiniere, che Io proteggesse dalle altrui violenze, e da un giudice pronto a dirimere tutte le contese e beghe, in cui egli si potesse trovare irnpigliato col suo prossimo : nel qual caso poi sorgerebbe più arduo e assillante che mai il problema: chi ci protegge da' nostri protettori? come salaguardare la nostra personalità, la nostra libertà, il nostro diritto, dagli abusi e dagli arbitrii ? Tornando ora al sentimento di dignità, che nasce come istinto di conservazione e di difesa dell'individuo contro l' individuo, esso si viene sviluppando e modificando, se pur lentamente, a misura che ·si accrescono le relazioni sociali. I vincoli di parentela, i rapporti di amicizia e di vicinato, gli affetti varii e il sorgere d'interessi collettivi (comuni a un dato aggregato) producono la forma~ione di sentimenti, di costumi e di consuetudini obbligatorii, che modificano il sentimento primitivo di dignità individuale, che potrebbe essere anche puro egoismo, in un sentimento ego-altruistico di dignità collettiva (solidarietà familiare, spirito di corpo, amore del loco natio ecc.) : i quali tutti contribuiscono a cementare la soc'ietà, che può perciò reggersi in gran parte, come si regge, per il libero gioco delle volontà, delle energie, de' bisogni degl' individui, e per virtù de' sentimenti affettivi che mantengono uniti gli uomini più e meglio che non possano fare le leggi, la forza organizzata gerarchicamente e disciplinarmente, e le varie coazioni economiche, militari e poliziesche. Così il sentimento individuale della dignità personale si viene approfondendo e raffinando nell'animo umano, e si estende dall'individuo al gruppo, dal gruppo all'aggregato politico (nazione o Stato), da' rapporti privati a' rapporti tra le classi e a quelli tra governati e governanti, e tra popoli e popoli; e da ultimo da sentimento particolare (individuale, regionale, nazionale) diventa sentimento umano e umanitario, universale,. della dignità umana, ossia comune a tutti gli uomini, che ciascuno sente per sè e per gli altri. Questo sentimento comprende- in sè, e riassume, valorizzandoli, i sentimenti di libertà e di responsabilità, di reciprocanza,. di solidarietà, di umanità e di giustizia. Un talé sentimento della < dignità umana > è acquisito alla coscienza morale dell'uomo moderno, ed è esso che redimerà gli uomini - e i popoli da ogni servaggio economico e politico -- da ogni privilegio di classe o di categoria, da ogni dominazione di fazioni o di individui. SA\TERIO MERLINO AIUTATE LA DIFFUSIONE DELLA «CRITICA» Biblioteca Gino -Bianco

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