La Critica politica - anno V - n. 6-7 - giu.-lug. 1925

DAL PATTO DI LONDRA ALLA PACE DI ROMA 269 "Il sistema diplomatico e militare di San Giuliano poggiava su tre premesse essenziali 1): l'alleanza continuata dopo la guerra fra i vincitori a scopo di mutua garanzia; 2) la lotta a fondo contro l'Austria Ungheria; 3) una intesa formale fra i governi di Roma e di Belgrado per la successione di Casa d'Austria nell'Adriatico orientale. " Perciò fra l'interventismo imperialista di San Giuliano e l' interventismo democratico di Bissolati non sarebbe stata impossibile se non un' alleanza, almeno una azione parallela »· Nel luglio 1914 l'on. Sonnino avrebbe voluto l'intervento immediato a fianco degli Imperi centrali (così egli stesso scriveva a Bertolini un mese dopo). Poi credette che la miglior cosa fosse persistere nella neutralità, pur armandoci fino ai denti per essere "preparati a tutto,,, cioè a negoziare sia la persistenza nella neutralità sia l' intervento tanto con gli Imperi Centrali quanto con l'Intesa e decidersi per quella parte che più vaste concessioni territoriali ci offrirebbe. < Andato a monte il forfait con gli Imperi centrali e quindi tutto il programma dell'imperialismo triplicista, Sonnino al principio del marzo 1915 iniziò le trattative coi Governi della Triplice Intesa. E le conchiuse il 26 aprile 1915 con il Patto di Londra >. I nuovi confini, garantiti in caso di vittoria ali' Italia dal patto di Londra, erano stati definiti in conformità al " programma importato in Italia dagli agenti degli armatori Triestini nella s_econda decade del settembre 1914, dopo la battaglia della l\tlarna, ed adottati alla cieca .... Cadorna era contrario ad ogni acquisto sulla terraferma dalmatica. Sonnino non lo consultò mai su questo soggetto ,,. La guerra col progra1nma del patto di Londra più che una guerra contro l'Austria era una guerra contro gli Slavi del Sud, aspiranti alla successione dell'Austria. " Odiavamo noi o condannavamo in se stessa la Casa d'Absburgo ,, ? domanderà persistendo nel programma sonniniano Francesco Coppola (Idea Nazionale, 4-5 aprile 1921) e risponderà:· "Niente affatto. La casa d'Absburgo ci era allora come ci è oggi indifferente. Invece gli slavi del sud (oltre a " provare per essi una certa repulsione e.... natural repugnanza a considerarli nostri pari ,,) li reputiamo necessariamente nemici dell'Italia, nemici nel passato, nemici nel presente e nell'avvenire" l "Il contenuto del patto di Londra doveva essere un segreto segretissimo fino al momento della vittoria ,,. Invece le future annessioni di territori slavi, stipulate dall'Italia, furono conosciute in tutto il mondo tre settimane dopo che il patto era stato firmato. Il Governo di Vienna ebbe tanto in mano da presentare agli Slavi meridionali la guerra con l'Italia come guerra per la loro difesa nazionale contro l' imperialismo italiano. Effetto immediato del patto di Londra fu pure che i Serbi smisero ogni attacco contro l'Austria. " Non c'era alcun accordo segreto fra Austria e Serbia; c'era disaccordo pubblico fra Serbia e Italia,,. Sonnino era uscito dalla Triplice Alleanza non per andare alla Triplice Intesa ma per fermarsi a mezza strada fra l'Alleanza e l' Intesa : l'Italia non era- che un'alleata provvisoria ( alliée pour le ,noment come diceva un no- ' stro deplomatico a Parigi) della Intesa an.tigermanica. Non solo Sonnino penBiblioteca· Gino Bianco

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