La Critica politica - anno V - n. 3 - marzo 1925

Il problema della sicurezza europea e il Protocollo di Ginevra • Qualunque sia il destino riserbato al Protocollo di Ginevra, destino che è in gran parte nelle mani dell'Impero Britannico (l ), è certo che esso viene dibattuto sulla stampa inglese, in seno ai partiti inglesi di qua e di là dagli oceani e in seno ai clubs e alle famiglie, come non lo è in alcun altro paese. L'Inghilterra prende la cosa sul serio, laddove è dubbio se altri la prenda sul serio. È ad esempio lecito chiedersi se essa sia presa sul serio da Stati, poniamo, come il Siam o l'Argentina, i quali certo non intendono aumentare i loro armamenti per essere in grado di intervenire adeguatamente a far valere le decisioni della Lega contro Stati aggressori e non di meno hanno dato la loro ratifica ; laddove l' Impero , Britannico intende ratificare solo ciò c·he si sente in grado di mantenere. Ebbene, è molto probabile che nella sua forma attuale il Protocollo di Ginevra non risulti accettabile ad alcuno degli Stati componenti I' Unione Britannica. Le ragioni di ciò sono molte e apparvero sia in giornali conservatori che liberali e laburisti ; tutti tre i partiti sono profondamente più o meno divisi su questo punto. Anzitutto tutti sono d'accordo nel pensare che la Gran Brettagna non debba prendere impegni che non sieno accettabili anche per i Dominions e che i vari parlamenti dell' Impero Britannico devono, in ultima istanza, rimanere gli arbitri del se e del come, in ogni data contingenza, forze britanniche devono essere adoperate a far valere decisioni della Lega contro uno Stato aggressore. Una delle obbiezioni più diffuse al Protocollo, si è che da esso non risulta ben chiaro che la sovranità dei Parlamenti dei singoli Stati rimane intatta e che la Lega non è un superstato che può comandare i suoi membri, ma un'Associazione volontaria di Stati autonomi. Si pensa che insensibilmente la Lega diventi un Superstato. E sopratutto si considera che il Protocollo di Ginevra fu affrettatamente elaborato a Ginevra in sostituzione del Patto di Mutua Assistenza preparato da Lord Robert Cecil d'accordo con vari Stati Maggiori e affrettatamente condannàto dal Governo laburista ; che la delegazione laburista a Ginevra fu a tal compito colta impreparata e che il Protocollo stesso è sostanzialmente un docu1nento ispirato dalle preoccupazioni militari dello Stato Maggiore francese e degli Stati Alleati e vassalli della Francia; un (1) Nella sessione di marzo la Società delle Nazioni ha rinviato ogni decisione sul protocollo .a settembre. BibliotecaGino Bianco

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