·NOTE E COMMENTI · Il Governo e l'Associazione Combattenti. Era da prevederlo. La questione .dell'Associazione Combattenti è stata praticamente risolta dall'intervento del Governo che, con speciale decreto, ha sospeso dalle loro funzioni i dirigenti di diritto sostituendoli colle persone di tre Commissari. Il decreto è motivato: dal fatto che in più di metà delle sezioni non si è anc'Jra effettuata l'assemblea ordinaria di gennaio e che il Comitato Centrale non aveva approntato il preventivo 1925; dalla irregolare situazione dei membri di diritto del Consiglio Nazionale che avrebbero dovuto essere rinnovati o conferma ti dalle assemblee ordinarie di gennaio; dall'errato indirizzo dell'attività'--dei_ dirigenti che avrebbe determinato larghe correnti di sfiducia verso l'Associazione e conseguenti dissidt tra i combattenti; dalla necessità d'interrompere la illegale attività che gli amministratori dimessi si sarebbero proposti di continuare col)danno degli interessi del1'Associazione e di provvedere alla riorganizzazione amministrativa di questa. I dirigenti deposti rispondono che tutte queste m_otivazioni " non sono che un artificioso pretesto per punire la f edeità del Comitato Nazionale a quei postulati che raccolsero, in Assisi, l' unanimità dei consensi»· È verissimo, ad e.sempio, che la maggior parte delle sezioni non avevano potuto convocarsi nella ordinaria assembl_ea di gennaio. Ma perchè non iblioteca Gino Bianco poterono ? Si risponde : o perchè i fascisti locali intervennero a disturbare le adunanze o a impedirle, o perchè l'autorità politica locale ne vietò la convocazione. Del resto la natura politica del provvedimento è cosl concordemente ammessa da tutta la stampa governativa che non è nemmeno il caso di discuterne le motivazioni di carattere amministrativo. Se queste avessero qualche ragione di essere, non si capirebbe come uno dei tre Commissari scelti dal Governo per la "riorganizzazione " dell' Associazione sia proprio il vice presidente dell'Associ azione stessa, on. Russo, politicamente dissidente dagli altri dirigenti in quanto rimasto fascista, ma partecipe e solidale in tutti gli atti amministrativi da questi compiuti. La natura del provvedimento è politica. L'Associazione Combattenti dal momento che, attraverso i suoi dirigenti, senU il bisogno di separare, ad Assisi, la propria responsabilità dagli atti politici del Governo (e a sentire tale bisogno furono gli stessi fascisti i quali non potevano non rendersi conto del disagio dei gregari per un indirizzo politico dell'Associazione che ne snaturava il carattere e non corrispondeva ai sentimenti della grande maggioranza) era venuto a costituire un ostacolo al predominio assoluto del fascismo. Nell'assenza di tutti gli altri partiti - costretti alla inazione dalla mancanza di sedi proprie e dalla impossibilità di rianirsi. e di muoversi politicamente - le associazioni combattenti erano il
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