• . . ELEMENTIDELLA SITUAZIONE N·azionalisti e fascisti Nella situazione che sta creandosi al Fascismo è interessante ciò che avviene fuori, ma è anche molto interessante ciò che avviene dentro. Dentro è necessario tener d'occhio i nazionalisti. Fascisti e nazionalisti hanno costituito sempre - anche dopo la fusione - due elementi distinti. La fusione fu fatta, e da Mussolini imposta, unicamente per impedire tra le due organizzazioni un contrasto che altrimenti sarebbe stato inevitabile. Mussolini, come capo del fascismo, volle togliersi di mezzo anche ogni possibilità di concorrenza. I nazionalisti f ecero però anche l'impossibile per evitare e ritardare la fusione . Allorchè avvenne la " storica passeggiata " i nazionalisti dei fascisti non si fidavano, e si buttarono pure essi su Roma, per difendere all'occorrenza il Quirinale. L'on. Misuri, in una lettera aperta a Mussolini pubblicata · nel suo giornale " Campane a stormo " uscito in questi giorni a Roma, così espone quale fu in tale occasione l'azione dei nazionalisti: " Quanto ai nazionalisti, tra i quali ero ospitato allora anch'io, vi dirò che nessuno si fidava di voi. Concentrammo in Roma quanto maggior numero dei nostri potemmo concentrarvi e con quarantott'ore di precedenza sui vostri, montaintl}O la popolazione romana in senso cosl spasmodicamente monarchico, che molti dei vostri, partiti dalle proprie sedi con truculenti velleità repubblicane, andarono a sgolarsi con gli alalà vociati sotto la Reggia. "La Reggia fu il colossale macigno che vi ponemmo attraverso la strada ed anche io, senza alcun rimorso, vi dichiaro di avere avuto la mia parte nella faccenda, insieme con Paolucci e Greco in piazza, mentre ForgesDavanzati e Federzoni facevano il resto n· Avvenuta la fusione i nazionalisti, che l'avevano dovuta subire senza condizioni, si preoccuparono di esercitare un'influenza decisiva sull' indirizzo politico e sociale del partito e di assicurare ai proprt uomini una posizione preminente. Restarono un partito nel partito. E man mano sono riusciti a conquistare molti posti direttivi volgendo a loro beneficio ogni nuova disavventura che colpisce il governo e il partito nelle persone dei suoi alti gerarchi. La fortuna dei nazionalisti incominciò cos} colle disgrazie del fascismo. Dopo il delitto Matteotti, Mussolini dovette di necessità far posto nel ·Ministero degli Interni a Federzoni, che egli aveva avuto la preoccu.pazione costante di tenere indietro a un posto di secondo ordine, e a molti elementi nazionalisti nelle cariche diretti ve del partito. E da allora ad ogni alto gerarca fascista che cade c'è sempre un nazioaalista pronto a occuparne il posto. Questa invasione nazionalista nelle cariche conquistate e tenute dai fascisti - per quanto sia un fatto interno della vita di partito - è per se stessa una forma di liquidazione del fascismo. I fascisti puri hanno visto ed Biblioteca Gi o Bi·anco ,,
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