La Critica Politica - anno IV - n. 7 - 25 luglio 1924

302 LA CRITICA POLITICA · Venturi parli a nome dell'Associazione Combattenti o del Partito Fascista. Ma d'altra parte è opportuno osservare che con queste dichiarazioni egli non fa che ' ricollegarsi ,alla linea politica con rigida coerenza seguita dai vari Comitati Centrali o Nazionali, che si sono succeduti dal 1919: Trovarsi sempre d'accordo col governo in carica. Nitti, Giolitti, Bonomi, Facta, Mussolini, finchè sono al potere. 11successpre, qualunque indirizzo ideale rappresenti, sarà sempre il benvenuto. L'A. N. C. è l'associazione più squisitamente politica che vanti r Italia, ed ha inoltre il merito di essere costantemente pervasa da un simpatico ottimismo. L' A. N. C. NEL 1919 L'associazione dei combattenti italiani si distingue nettamente dalle consorelle delle altre nazioni. In Francia essa ha un composto carattere patriot~ico-poincarista, precisi compiti d'assistenza, nessuna influenza politica. In Inghilterra è, se ancora esiste, una specie di lega contro la disoccupazione. In Germania le leghe degli ex ufficiali, nazionalisti o particolaristi, l' uno e l'altro insieme, non hanno niente che fare con il proletariato reduce dalla guerra. In nessun altro paese fuorchè nel nostro un sodalizio di reduèi ha tentato di diventare un partito di masse, di pesare nella vita pubblica. Fenomeno derivante dalla immaturità politica di gran parte degli italiani, specialmente dei meridionali. Quando l'associazione sorse, nel 1919, la sua forza numerica neU'alta Italia era scarsissima, specialmente nella pianura padana, dove i reduci erano o socialisti o popolari. Il campo della politica era dunque vietato ai benemeriti promotori di sezioni. Naturalmente lassù dovevano prefiggersi compiti di semplice assistenza, trincerarsi nella apoliticità. . Tutte le masse contadine del mezzogiorno erano invece inquadrate nella associazione. Risvegliate dalla guerra, aizzate dai discorsi bolscevici degli Uffici Propaganda ne11u' ltimo anno di passione 1918, ubbriacate di Giustizia, di Libertà dei popoli, di Trincerocrazia, di Terre ai contadini, avevano bisogno di un minimo denominatore comune per iniziare la lotta contro il segretario comunale che si aveva mangiato i soldi dei sussidi alle famiglie, contro il sindaco che era restato a casa, contro i padroni che non volevano dare gratis le terre, contro tutti i nemici del fronte interno, additati nel fervorino di commiato dagli stessi comandanti di reggimento o di batteria come l'obbiettivo della nuova offensiva : Ritornati a casa, fate valere i vostri diritti. L'associazione, presso la quale si faceva il reclamo per il pacco vestiario e la domanda di croce di guerra, poteva servire anche come formazione di battaglia. Alle conseguenze della psicologia di guerra s'aggiungano gli effetti di una abbondante circolazione di denaro nelle mani di contadini disabituati al lavoro (sussidi alle famiglie non ancora sospesi, indennità, arretrati ecc.) e si comprenderà il carattere dell' A. N. C. nel 1919, in Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata, Irpinia, Abruzzo, e, con qualche colorazione diversa dovuta ad un particolare clima storico, anche in Sardegna. Stato d'animo d'inquietudine e di malcontento dovuto specialmente alla difficoltà d' inserirsi nuovamente nell'ambiente economico, a cui erano diventati estranei i reduci, ma anche conseguenza di una più larga conoscenza della vita, del pullulare di nuovi bisogni, dell'abitudine contratta di comandare ed obbedire, I BibliotecaGino Bianco

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