182 LA CRITICA POLITICA .I so maggiore il fascismo l' ha, invece, ottenuto nell'Italia Centrale e Meridionale dove l'Alleanza con i vecchi esponenti parlamentari non iscritti al partito e i sisten1i sui quali le cronache ci hanno sufficientemente ragguagliato produssero risultati magnifici• E non c'era nemmeno·da dubitarne! La < franchezza > dei Prefetti. La Tribuna - giornale quasi fascista - esaltando il successo del fascismo faceva il seguente rilievo che equivale ad una onesta confessione sulla parte che l'organizzazione governativa ha avuto nel successo : "Il partito fascista era in evidente enorme prevalenza. In tutte le elezioni c' è sempre stato un partito ministeriale che· ha approfittato di tutte le forze ministeriali : il concorso però non era dato apertamente, gesuiticamente. Qui tutta l'organizzazione governativa era invece a disposizione del fascismo: francamente, dichiaratamente. I prefetti che volevano fare dello zelo portavano all'occhiello il rlistintivo fascista, e per la vecchia abitudine di parere al di sopra dei partiti si scusavano dicendo che il fascismo aveva ristabilito il principio d'autorità e quindi la loro autorità. Si può protestare in linea di principio contro questo che sembra un abuso di potere, ma bisogna riconoscere çhe da tempo in1memorabile è d'uso, e che il governo fascista ha un merito in materia, quello di averlo fatto senza ipocrisie o falsi pudori n· Il plebiscito pugliese. Per quel che riguarda le operazioni elettorali in Puglia, ove la Lista nazionale ha ottenuto un vero plebiscito, i delegati delle varie Liste di opposizione presso la Corte di Ap- , pello di Bari notificavano al p~imo Biblioteca Gino Bianco Presidente la seguente dichiara.zione collettiva: " L'anno 1924, il giorno 9 aprile a Bari, i sottoscritti nella qualità di delegati delle liste dei candidati dei Partiti di opposizione per la circoscrizione delle Puglie dichiarano a S. E. il primo presidente della Corte di Appello di Bari che a se_guito delle illegalità delle intimidazioni e vio1 enze, de Il' alt era zio ne degli effe t t i·vi risultati elettorali e della eliminazio- . ne completa di ogni specifica garan- . zia di legge sancite nella legge elettorale 22 luglio, 14 novembre '1923, come sono disposti a provare in modo incontrovertibile, compiute nella intera Circoscrizione elettorale delle Puglie, in tutti. i Comuni, da parte degli organi del Governo e del Partito fascista nel giorno delle elezioni e prima, essi, delegati, in segno di protesta e di condanna di ogni scempio alle più elementari norme di vivere civile e politico che sembravano ormai sacro patrimonio e retaggio definitivamente acquisito alla vita sociale degli italiani, dichiarano di astenersi dall'intervenire alle ulteriori operazioni elettorali che hanno segnato u1;1abeffa atroce per un popolo che da millenni lotta per la libertà e la dignità umana. Firmati: Avv. Rocco Giuliano, Eugenio Laricchiuta, delegati degli unitari; avv. prof. Vittorio Pesce, avv. Paolo Tria, delegati dei repubblicani; avv. Pastina Domenico, Vincenzo Veronica, delegati dei popolari; Vincenzo Pinto, Matteo Altomare, delegati per i massimalisti ,. L'analfabetismo scomparso in Puglia! In Puglia - e non solamente in Puglia, come vedremo - le- elezioni hanno persino compiuto il miracolo di rivelarci la scomparsa quasi totale
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